COSA LEGGERE, “L’ISOLA CHE BRUCIA” DI GIANNI FARINETTI

di Cristina Leone
36a448a7b62a9b7983cf866f8808a0bc.jpgIl torinese (come me) Gianni Farinetti con il titolo L’isola che brucia (Ed. Marsilio E 8,50), personalmente 92a309a6cdc168a399fa9ba2bb344866.jpgmi porta nelle terre natie di mio padre.
Questo libro è un intrigo d’agosto all’ombra del vulcano Stromboli.
Quattro giorni di vacanza sconvolti da un crudele segreto. Quasi come vedere un film giallo, in un contenuto intarsiato con un descrittivo di accoglienza, nera sabbia con cadavere nel cui piede cresce anche un filo d’erba naturale.Inizio violento in un susseguirsi di nomi di turisti residenti e dei vari Bartolo che vi abitano tutto l’anno.Fra il motore di una moto ape e la comparsa del Piero della Francesca, i suoni dell’isola cambiano quasi i colori delle pagine del libro.
Spesso vien voglia di leggere due pagine e scorrere il resto ad occhi chiusi, perchè il giallo è il colore delle ginestre ed il rosso è solo la infinita sciara.
L’IDDU”, primo attore in queste 407 pagine scritte nel 2000, regna quasi come un Dio sull’altare.”E ancora richiami di giovani uomini nudi, e delicate ragazze, e vecchi ormai placati e il latrare inquieto di molti cani alla luna…” Scusate ma la vera trama verrà da sola, quasi come una camminata o per meglio dire una scalata violenta al cratere in un momento anche strategico del propio io, incontrando magari sulla via del ritorno l’assassino con il fazzoletto sul viso per non respirare lo zolfo o per non farsi riconoscere. 
Se esiste…
COSA LEGGERE, “L’ISOLA CHE BRUCIA” DI GIANNI FARINETTIultima modifica: 2008-06-29T16:51:55+02:00da leonedilipari
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