Un incarico ad uno studio associato per oltre un milione di euro l’anno per la consulenza legale. Rinnovabile tacitamente ogni anno.

Incarichi vari che  costano circa dieci milioni di euro l’anno. Con un picco nello scorso agosto quando ne sono stati affidati 400 a tre professionisti.

Un servizio notifiche di 12 milioni di euro l’anno. E, ancora, operazioni poco trasparenti che hanno segnato l’uscita del Monte dei Paschi di Siena dalla Serit, ora Riscossione Sicilia.

Sono solo alcune delle “stranezze” relative alla società di riscossione siciliana che il Presidente della Regione siciliana sta denunciando in conferenza stampa a Palazzo d’Orléans. “Non servono i controllori per questa società, ma i magistrati” ha detto il Presidente che non ha voluto fare i nomi dei tre professionisti  ”praticamente in campagna elettorale”.

E ancora: “Un anno fa la Monte dei Paschi è uscita da Serit, valutando, da sola,  la propria quota di circa 360 milioni di euro.  La Serit, dopo che la consociata è uscita, ha acceso un mutuo naturalmente con Monte dei Paschi, ventennale, per pagare i 360 milioni. Con una rata di venti milioni annui. Nel frattempo la società perdeva venti milioni di euro l’anno. Incredibile. Siamo generosi. Evidentemente vogliamo contribuire a risanare il buco di questa banca.  Ho denunciato questi fatti alla Procura della Corte dei conti e alla Procura antimafia. Da tempo monitoravamo queste cose, ma non credevamo di trovare tutto questo”.