Ho visto l’intervista, fatta al caro giornalista Luigino Barrica, che parla dei tedeschi a Stromboli, e della fine della nave-ammiraglia “Corazzata Roma”. Nel libro scritto da Marco Antonio Bragadin (di mia proprietá) “Il dramma della Marina italiana 1940 – 1945 “. Una foto dell’ammiraglio Bergamini, comandante della Squadra dal 14. 4. 1943 fino all’armistizio, (scomparve nella Corazzata Roma).
“Frattanto, alle 15,50 la Squadra navale, che era giunta in vista della Maddalena passando a ovest della Corsica, subí un violentissimo attacco aereo cui reagí tardivamente. Credendo si trattasse di apparecchi angloamericani. Viceversa era l’aviazione tedesca della Provenza che attaccava con tutte le forze, e per di piú impiegando per la prima volta << bombe – razzo >> di nuovo tipo (poi denominati missili ). Sulla corazzata Roma, colpita presso il deposito munizioni prodiero, si sviluppó un pericolosissimo incendio. Dopo venti minuti di lotta con il fuoco, la corazzata esplose con inaudita violenza. L’amm.Bergamini (medaglia d’oro alla memoria), tutti gli ufficiali del suo Stato Maggiore, quasi tutti gli ufficiali della “Roma” e la maggior parte dell’equipaggio, scomparvero con la nave. L’incr. Regolo. tre caccia e una torpediniera salvarono i superstiti della Roma (596 sui 1948 d’equipaggio). Cariche di naufraghi e di feriti, queste unitá (cui si aggiungero altre due torpediniere e tre motozattere), dato che i porti della Corsica e Sardegna sembravano in mano tedesca. si diressero a Port Mahon nelle Baleari: ma Pegaso e Impetuoso, danneggiati da aerei tedeschi, anziché farsi internare si autoaffondarono.