Da Cagliari in linea Felice D’Ambra

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Bartolino Leone – Il Faro del Notiziario delle Isole Eolie.

Alcuni anni fa, quando conobbi di persona Bartolino Leone, è stato per me un grande piacere.

Ho avuto modo di seguirlo e di apprezzarlo nel suo modo di scrivere. Lo considero un autentico giornalista cronista della nera di una volta, quando era il giornalista che con grandi sacrifici e con un fiuto infallibile cercava la notizia, non come avviene adesso.

Bartolino Leone, non ha più il taccuino e come il grande scrittore David Heberth Lawrence, autore di quel romanzo scandaloso per l’epoca, chiamato “L’Amante di Lady Chatterley” che le valse una persecuzione giudiziaria dal tribunale di Londra e che dopo il processo, negli anni, ebbe un gran successo. Lawrence nel 1921 prima di lasciare la Sicilia e dopo aver visitato in lungo e in largo in compagnia della moglie Frieda anche la Sardegna, rientrato a Londra scrisse, senza aver mai preso appunti vari libri sul suo viaggio in Italia, tra il quale “Sea and Sardinia”. Da quegli anni gli Inglesi conoscono perfettamente l’Italia e in modo particolare la Sicilia e la lontana Sardegna che egli con un bastimento in partenza da Palermo sbarcò a Cagliari.

L’inconsueta Sardegna dell’interno, dalla primavera all’autunno inoltrato, è presa d’assalto soprattutto per il fascinoso, indimenticabile e magico viaggio del Trenino Verde turistico che Lawrence effettuò con la moglie Frieda e che incantato dai paesaggi selvaggi e meravigliosi, descrisse minuziosamente, con la sua formidabile memoria, come continua a fare oggi Bartolino Leone. Ho letto con vivo interesse i reportage da lui inviate da lui lo scorso anno dalla misteriosa  e affascinate India. Posso affermare con piacere, per averlo visto con i miei occhi, che Bartolino Leone, secondo la mia opinione è una forza della natura giornalistica e non solo di quella famosa cronaca, che lo rese famoso. Poche parole per un uomo giornalisticamente abituato al lavoro e alla semplicità ma, anche carico di una grande serietà e attaccamento professionalità incredibile, di colui che sa comprendere quando fare il serio giornalista e come carpirti la notizia che gli interessa. Egli si è inventato il Simbolo di Lipari, creato dal gioielliere Francesco Bèrtè per concederlo a quei personaggi a suo esclusivo giudizio, meritevoli per essersi distinti nel loro mondo, nel servizio delle proprie funzioni.

Se potessi avere la possibilità, onorerei personalmente Bartolino Leone con lo stesso Simbolo, per la sua grande disponibilità al servizio dello spirito libero della stampa, perché è proprio lui il più meritevole. Bartolino Leone creando il “Suo” Notiziario online delle Isole Eolie, ha dato voce a migliaia di dilettanti sparsi nel mondo che desiderano esprimere la propria opinione, realizzando il suo sogno nascosto. Chiunque può essere ospitato nel Notiziario e raccontare la propria storia o di far conoscere i problemi della propria città come sta avvenendo, evitando antipatiche polemiche e che tutti, Amministrazione comunale compresa, dovrebbe apprezzare in quanto sono notizie che possono sfuggire ai controlli cittadini degli addetti ai lavori. Ma bisogna anche capire e tenere presente che la notizia o richiesta di notizie, debba essere fatta con la dovuta cautela e non deve essere mai, imperativa. Sono tantissimi i lettori del Notiziario e gli Eoliani sparsi nel mondo che dall’Australia (l’ottava Isola delle Eolie) al Brasile, America, Argentina, Svizzera Germania, Belgio, Austria, Italia ed ancora, che grati, esprimono compiacimento per questa sua nobile, coraggiosa e libera iniziativa.

Questa è pura e vera libertà di espressione di pensiero e della propria opinione che egli consente e concede sempre nei limiti che la legge consente agli uomini di spirito libero e di buona volontà. Ovviamente il successo della sua iniziativa è condiviso e i meriti vanno anche a coloro che collaborano dietro le quinte e con la loro collaborazione assicurano il successo del Notiziario online delle Isole Eolie a disposizione di tutti i lettori sempre più numeroso e incuriositi dal successo del Notiziario. Come ho potuto più volte appurare, Bartolino Leone pur di accontentare chiunque, lavora di continuo per ore sia di giorno sia di notte a tal punto che Ludy, la sua meravigliosa, adorabile e gentilissima consorte che lo segue ovunque, ammette che egli ha sposato anche il computer, visto che passa lunghe ore al giorno a operare nel suo strumento preferito.

Nel mio lungo pellegrinare per il mondo e per la natura della mia professione, ho avuto modo di conoscere e apprezzare molti giornalisti scrittori, conduttori seri, capaci e di tutte le cronache possibili, ma devo ammettere che il giornalista Bartolino Leone è unico nel suo genere. Egli è la forza della natura e quando mi trovo a Lipari, quasi tutte le mattine lo vedo seduto su quella panchina del Corso Vittorio Emanuele, punto di riferimento di tutti coloro che vogliono scambiare poche parole con lui. Egli ha tutta la mia stima, la mia ammirazione e il mio sincero ringraziamento per quanto continua a fare per tutti i lettori del Notiziario e per noi emigrati Eoliani sparsi nel mondo. Questa è la mia personale opinione del giornalista scrittore, Dott. Bartolino Leone di Lipari.

Da Cagliari in linea Felice D’Ambraultima modifica: 2012-07-19T14:48:00+02:00da leonedilipari
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Da Cagliari in linea Felice D’Ambra

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Il Turismo italiano e i Cinesi della Cina.

Nella nostra Penisola buona parte degli imprenditori turistici e popolazione, non capiscono la loro lingua. La Città Eterna, da alcuni anni ci sta provando, arredando gli alberghi secondo il gusto della clientela cinese. Essi, arrivano in Italia con tour organizzati, si spostano veloci tra musei e shopping, comprano di tutto e fotografano il nostro Made in Italy. Chiedono di visitare siti archeologici Musei, Pinacoteche ma amano anche il calcio italiano, possibilmente le partite in notturna e quelle di serie A.

Alla partenza dal nostro “Bel Paese” i vacanzieri cinesi sono delusi non dalle nostre meravigliose opere d’Arti, ne dai paesaggi e luoghi di Cultura delle nostre meravigliose Città d’Arte, essi sono delusi dalla nostra accoglienza a loro riservata. Nei nostri ristoranti, sono pochissimi gli addetti che parlano la loro lingua ed è quasi impossibile trovare il loro cibo tranne che nei ristoranti dei loro Connazionali ed è anche impossibile, in buona parte degli alberghi trovare in camera la linea omaggio “Coffee/Tea”.  I turisti dagli occhi a mandorla sbarcano nella nostra penisola provenienti dalla ormai non più lontana Cina di un tempo. I viaggiatori cinesi sono sempre più corteggiati e analizzati ma ancora incompresi dal nostro sistema turistico.

Sono stati circa un milione i cinesi che hanno visitato l’Italia nel 2010, ma sono molti di più quelli che viaggiano nel mondo, nel 2020 saranno 100 milioni e crescono le agenzie, le regioni, gli operatori che si attrezzano per conquistare una fetta di mercato tanto appetibile quanto sconosciuto. «Il viaggio per i cinesi non è per relax come per gli europei in generale, per loro è piuttosto uno status symbol per provare emozioni uniche da poter poi raccontare quando tornano a casa». Alessandro Usai, docente di economia dell’Università di Sassari, ha scritto insieme ad altri un manuale su come accogliere e comportarsi con i turisti cinesi in Italia. In Sardegna è stato distribuito gratis durante i Meeting effettuati nelle Province di Cagliari, Sassari/Gallura, Nuoro/Ogliastra e Olbia/Tempio a tutti i partecipanti imprenditori e albergatori sardi.

Qui di seguito alcune istruzioni per l’uso: mai dare troppa confidenza, non gradirebbero, rivolgersi a quello che loro considerano il leader della comitiva, sopportare se sono un po’ chiassosi e se amano fumare, ricordarsi che molte coppie preferiscono i letti separati. E non affrettarsi a dare la mano ma aspettare che siano loro a decidere se salutare “all’occidentale” o con un piccolo inchino. I turisti cinesi vorrebbero ritrovare in albergo le loro abitudini, anche se apprezzano il prodotto italiano a patto che non sia assillante.  Secondo il parere di Usai, gli alberghi in Sardegna non sono ancora pronti ad accogliere il turismo cinese, e questo lo si evince da quando nel 2009 secondo il progetto di Confcommercio Confturismo operazione voluto dalla Regione Sardegna dall’allora Assessore al turismo Sebastiano Sannitu quando un gruppo di sedici coppie di sposini provenienti da Shangai, la Città più ricca e popolosa dello stato, sono sbarcati ad Alghero, la Città catalana più turistica e conosciuta della riviera del Corallo. Sulla terrazza dell’Hotel Punta Negra dell’amico e Collega A.D.A. Sardegna Giorgio Macciocu, Presidente di Federalberghi e di Francesco Masia General Manager. Grazie al format fortunato della TV di stato della Cina, le coppie guardando il meraviglioso mare di Capo Caccia, emozionatissimi e in eleganti vestiti di cerimonia hanno realizzato il loro sogno d’amore e davanti a un altare posto di fronte alla scogliera, protagonisti anche del Reality “Rose Wedding” si sono giurati eterno amore. 

La delegazione asiatica attrezzata di telecamere e cineoperatori che oltre a riprendere le nozze e a girare il primo “ format” in Sardegna, si sono impadroniti delle meravigliose bellezze della riviera del corallo che assieme agli sposi hanno fatto il giro del mondo. La Sardegna cerca dunque di promuovere nella terra del Sol Levante quella nicchia di turismo e con un battage pubblicitario su quotidiani e su Internet di Shangai tenta ancora il lancio turistico. Il turismo in Cina è ancora sotto il controllo del governo che ha un sistema che stabilisce quali sono i paesi che si possono visitare. Queste Nazioni accessibili, sono circa 120 e tra queste nel 2008 ne fanno parte anche gli U.S.A. La Sardegna da parte sua ha già iniziato un rapporto e continua ad instaurare il dialogo intrapreso dal Collega Giorgio Macciocu Presidente di Federalberghi, Confcommercio e Turismo del Nord Sardegna. La Cina prevede che nei prossimi anni una marea umana di trecento milioni di turisti cinesi invaderanno L’Europa e che L’Italia sarà soltanto una forte meta ricercata, per le sue Città d’Arte e per la raffinatezza del Made in Italy: Venezia, Firenze Roma, Bologna, Sardegna, Napoli, Milano e Taormina.

Per l’occasione in Sardegna, è stato formato un gruppo tecnico scientifico fatto da imprenditori, operatori turistici e professori universitari per stabilire un approccio progressivo che possa permettere al turismo cinese di avvicinarsi sempre di più alla Sardegna. Il problema con la Cina è spesso burocratico, ci vogliono molti giorni per avere il visto mentre le altre Nazioni rendono tutto più semplice. Un altro problema è che manca un’ospitalità su misura, basterebbe che i ristoranti fossero in grado di cucinare almeno alcuni piatti cinesi e utilizzassero le tipiche “bacchette” e negli hotel non c’ è ancora niente che sia destinato a loro come: giornali, canali televisivi, informazioni, servizi che sono invece presenti in Francia e Germania. Intanto l’onda cinese avanza: e ad agosto i turisti cinesi nella Città di Roma nel 2010, sono aumentati di circa il 20 per cento rispetto l’anno precedente. Secondo un’indagine di Global Blu, Leader mondiale nel ” Tax Free Shopping”, il servizio che offre ai turisti stranieri la possibilità di ricevere il rimborso dell’Iva sui beni acquistati, i cinesi hanno speso in Italia circa 800 euro a testa. La spesa è aumentata del 90 per cento rispetto al 2009. Quando essi girano per fare shopping, amano comprare abbigliamento, pelletteria, orologi e gioielli, dimostrando la stessa smodata passione dei russi (oggi i primi in classifica) per il made in Italy.

 
Da Cagliari in linea Felice D’Ambraultima modifica: 2011-07-04T09:07:46+02:00da leonedilipari
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Da Cagliari in linea Felice D’Ambra

di Felice D’Ambra

Attraverso “Il Notiziario”, vorrei porgere i saluti al maestro di sempre per la meritata nomina a Presidente anatoligiacca.jpgdell’Associazione Geometri delle Isole Eolie. A quanti non conoscono Aldo Natoli, vorrei ricordare, che egli, da una vita si dedica alla nobile “Arte” del turismo, con devozione, serietà e professionalità, come da targa del “Golden Helm of Tourisme” ricevuta tanti anni fa, nell’ambito della più grande Fiera mondiale del Turismo a Berlino.  Congratulazioni di cuore ancora e in bocca al lupo Aldo!

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Da Cagliari in linea Felice D’Ambra

di Felice D’Ambra

csolinas.jpgLa Regione Sardegna intende fare ricorso contro la privatizzazione di Tirrenia, che al momento vede come unica acquirente la Cin (Compagnia italiana di navigazione).
L’assessore ai Trasporti Christian Solinas invoca l’articolo 14 dello Statuto sardo (legge costituzionale a tutti gli effetti) che prevederebbe il passaggio della compagnia o almeno di una sua pare alla Regione. “La flotta sarda e’ solo un passaggio, un punto di partenza e non di arrivo. L’orizzonte vero si chiama Tirrenia, con il suo patrimonio di naviglio e i contributi destinati al servizio pubblico: 72 milioni per otto anni. E’ lo Stato ad aver sbagliato: prima di avviare qualsiasi procedura avrebbe dovuto coinvolgere la Regione Sardegna nelle scelte”.
Se la Regione Sardegna  non sarà inclusa nelle trattative procederà con il ricorso, anche se una prima battuta d’arresto dovrebbe arrivare già dall’Authority per la concorrenza che sta indagando sul cartello fra gli armatori.
Chissà cosa ne penseranno le varie compagnie private che già si sono ampiamente lamentate della nascita della flotta sarda?
Intanto gli unici a rimetterci sono gli utenti che stanno vivendo grandi difficoltà e disagi per raggiungere le mete vacanziere sulle coste sarde.

Da Cagliari in linea Felice D’Ambraultima modifica: 2011-06-27T18:16:00+02:00da leonedilipari
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Da Cagliari in linea Felice D’Ambra

Caro direttore,

fdambra13.JPGDevo comunicarti che le foto dei panorami mozzafiato delle meravigliose Isole Eolie e soprattutto quella di oggi pomeriggio,  “Quattrocchi” dove due occhi non bastano per quanto è bello il panorama e con l’Etna ammantata di bianco…… sono un attentato alla nostalgia di chi ha fame di Lipari e non ha nulla da mangiare e quando pure c’è l’avesse, la lontananza, è come il soffio del vento che ti fischia alle orecchie, lo senti, ma non lo vedi. Ciao Bartolino, dalla magica Sardegna, un caro saluto di cuore a tutti gli amici e parenti, a presto,

Felice D’Ambra

Da Cagliari in linea Felice D’Ambraultima modifica: 2011-02-06T19:50:10+01:00da leonedilipari
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