Da Messina in linea Franco Cavallaro. Lettera anche a Napolitano e Berlusconi sulla concorrenza sleale della Sogesid

fcavallaro1.JPGdi Franco Cavallaro*

Le organizzazioni Confindustriali di categoria e quelle territoriali sono particolarmente sensibili al tema  della concorrenza sleale che svolgono le società pubbliche, e su tale tema , con particolare riferimento alla SOGESID (società inhouse del Ministero delle Infrastrutture e dell’Ambiente) , sono state presentate numerose interrogazioni parlamentari (sito della Camera con la chiave SOGESIDhttp://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/startpage.asp ) Lo scrivente è amministratore di una piccola società d’ingegneria iscritta a Assindustria Messina, la quale a seguito della delibera n. del 23 dicembre 2008 dell’Autorità di Vigilanza ha chiesto al Prefetto di Messina ( che in quel tempo ricopriva anche l’incarico di Commissario per l’emergenza delle Isole Eolie) di comunicare quale provvedimenti avesse intenzione di assumere in attuazione di essa . La delibera, partendo dalla segnalazione  dell’affidamento senza gara di un incarico di progettazione per le opere del ciclo dell’acqua alla SOGESID , da parte del Sindaco di Lipari,  Commissario per l’emergenza nelle Isole Eolie, definisce gli ambiti generali  di operatività delle società pubbliche (in particolare della SOGESID) per evitare che si verifichino ingiustificate limitazione alla concorrenza. 65/08 Riassumendo i termini della vicenda, nelle precedenti legislature prima il governo Berlusconi e poi quello Prodi, avevano concesso oltre 35 milioni € per l’esecuzione delle   opere necessarie alla risoluzione delle problematiche del ciclo dell’acqua delle Isole Eolie, affidando queste somme direttamente al Sindaco di Lipari, che era stato nominato commissario per l’emergenza, ma affiancandogli un soggetto attuatore: l’avv.to Di Raimondo, che doveva supportare il Commissario-Sindaco. Recentemente alcuni consiglieri  comunali di Lipari hanno chiesto con una interrogazione al  Sindaco per quale motivo egli ,con i poteri di Commissario, avesse affidato l’incarico alla SOGESID nonostante vi fosse un’ATI (con capofila la società Lotti insieme alla società di cui lo scrivente è amministratore) che già aveva svolto in parte la stessa attività per conto del Comune di Lipari , e il Sindaco Bruno ha ammesso di avere concordato ciò con il Ministero dell’Ambiente, visto che il progetto della Lotti non era stato giudicato valido ( così affermando, nel corso di una intervista rilasciata a seguito della suddetta interrogazione cosa non veritiera). In più sottraendosi alla spiegazione del mistero  delle integrazioni al progetto richieste  dal Ministero , prodotte dalla Lotti, e mai ad esso inviate per il riesame dal Sindaco-Commissario. Si sottolinea come questa problematica sia stata riferita anche all’avv.to Raimondi soggetto attuatore nominato dal Ministero dell’Ambiente. Su tale tema peraltro è stata recentemente presentata un’interrogazione dal Senatore Lumia ed è stata delegata alla risposta la Presidenza del Consiglio dei Ministri per cui mi permetto di chiedere l’attenzione al Signor Presidente del Consiglio!!!! Parallelamente ai ricorsi amministrativi proposti dall’ATI Lotti e altri, e grazie agli interventi della Federazione delle Associazioni di categoria che ha coinvolto l’Autorità di Vigilanza degli appalti , dopo una lunga  “istruttoria” è stata affermata da quest’ultima la non conformità all’ordinamento dell’atto che il Sindaco-Commissario Bruno aveva sottoscritto con la SOGESID, ed è emerso una quanto meno potenziale quanto diffusa alterazione della libertà del mercato svolta dalla Società pubblica , in quanto essa gode di un  sostanzioso margine di “ricarico” sui servizi d’ingegneria che vengono assegnati senza gare ad essa al valore delle tariffe professionali (che da anni ormai sono solo una base per le gare) e poi subappaltati a terzi (peraltro in violazione delle norme di affidamento degli incarichi professionali). Alcuni parlamentari scoprendo tale pratica l’hanno denunciata (vedi interrogazioni nel sito della camera) ma con scarsi risultati, come peraltro è successo anche all’ANTITRUST che ha effettuato una segnalazione sul caso ma di cui non c’è traccia di concreti esiti. Nel frattempo il governo Prodi in seguito al clamore della vicenda aveva sostituito il Commissario-Sindaco con il dott. Francesco Alecci, Prefetto di Messina, il quale dopo mesi e mesi di attività della SOGESID tesa a differenziarsi dal lavoro già svolto e consegnato dall’ATI guidata dalla Lotti (cosa che ha prodotto varii contenziosi con un consorzio di artigiani e poi con una azienda turistica a seguito della localizzazione del depuratore), si è trovato un progetto che affronta solo la ricostruzione del dissalatore di Lipari, senza fornire un quadro generale , continuando a lasciare Lipari e Vulcano nell’emergenza inquinamento del mare e soprattutto rendendo ancora necessario chissà per quanto il trasporto dell’acqua via nave per le altre isole Eolie . Si gentile  Ministro dell’Ambiente, mi permetto di segnalarLe che a Panarea, Stromboli,Vulcano, Alicudi e Filicudi  non cambierà nulla !!! Chiusa l’esperienza della Cassa del Mezzogiorno le isole Eolie sono state oggetto di uno spreco di risorse pubbliche per garantire ai cittadini eoliani il diritto all’acqua. Oltre 400 milioni di Euro negli ultimi 20 anni!!!!  Le risorse in ballo sono importanti, se pensiamo che l’acqua in provincia di Messina dovrebbe costare ai cittadini una media di €/mc 1 , mentre i residenti delle isole Eolie se dovessero pagare la tariffa al costo che paga la Regione e lo Stato , si troverebbero a pagarla circa da un minimo di €.4,8 (quanto costa attualmente il dissalatore di Lipari) ad un massimo di €.13 (quanto paga lo Stato alla compagnia che la trasporta)  per metro cubo. In ultimo si è verificata la sostituzione del Prefetto di Messina dal ruolo di Commissario con un soggetto “legato” alla SOGESID , anzi la SOGESID stessa vedi Ordinanza del P.C.M. n. 3738 del 5 febbraio 2009). Infatti il nuovo Commissario nelle Eolie è un Consigliere d’Amministrazione della SOGESID! E non si sa come potrà nella sua attività risolvere il palese conflitto d’interessi. Ovviamente all’arrivo   della stagione turistica del 2009 la situazione è immutata ,e vede sempre la presenza della SOGESID che, pur cambiando Governo, è sempre prepotentemente in sella ,anzi rilancia e assume in proprio la protezione dei suoi interessi, mentre i trasportatori d’acqua via mare sottoscriveranno contratti pagati dai contribuenti italiani chissà per quanti anni: ed i cittadini delle Eolie ?? e l’ATI con capofila la Lotti ?? Va evidenziato che a dimostrazione dell’interesse del mercato invece a fare proposte serie,  fin dal 2003, un’altra ATI di varie imprese (tra cui la SACCECCAV di Milano insieme alla scrivente che avendo eseguito il progetto preliminare aveva il quadro chiaro delle inefficienze del sistema) aveva presentato una proposta che riguardava la realizzazione e l’ottimizzazione dei sistemi di  dissalazione, approvvigionamento idrico, depurazione , e riutilizzo delle acque depurate di tutte le isole  Eolie, nel disinteresse della competente Agenzia della Regione Siciliana e del Commissario-Sindaco, che si erano trincerati dietro argomentazioni poco credibili, nonostante si proponesse il finanziamento privato e si richiedesse solo un modesto cofinanziamento pubblico a fronte delle risoluzione complessiva del problema e dell’eliminazione del trasporto dell’acqua con le navi-cisterne. Allora appare forse ipotizzabile, se non una “unica”regia dietro l’esclusione dell’ATI di cui  Lotti è capofila, l’esistenza di zone grigie che si alimentano da ingenti risorse pubbliche e che ovviamente anche se non associate tra di loro finiscono per agire in maniera oggettivamente convergente, non gradendo l’attività di chi ha sviluppato delle soluzioni per l’ottimizzazione  del sistema . Caro Presidente Napolitano, mi permetta di affermare che questa sintesi finale non è l’astioso punto di vista di un progettista messo da parte, ma l’amaro pessimismo di chi nel nostro paese svolge l’attività di piccola impresa e che dubita fortemente dell’aiuto delle nostre istituzioni che in questi giorni dovrebbero al contrario attuare il  recepimento della Small Business Act anche nel nostro paese !! E soprattutto non ci soddisfa la risposta che Assindustria di Messina ha ottenuto dal  Prefetto di Messina , a cui aveva richiesto un sollecito intervento in ragione dell’interesse che la vicenda riveste , non solo per tutte le imprese nazionali aderenti a Confindustria Servizi innovativi e Tecnologici, ma anche per gli associati della territoriale (quale l’azienda della quale il sottoscritto è amministratore). L’azione mirava a garantire a tutti gli operatori economici la massima “sicurezza” non solo nei confronti delle organizzazioni criminali  ma anche nei confronti della parità all’accesso al mercato, vigilando che tutte le istituzioni pubbliche,  rispettino le indicazioni delle Istituzioni dello Stato preposte quali  l’Autorità di Vigilanza degli Appalti e l’Antitrust. Il Prefetto di Messina con nota n.372/1312/GAB.  del 10 marzo 2009  ha solo comunicato che a partire dalla data  non ricopre più l’incarico di Commissario per l’Emergenza e quindi non ha la responsabilità di rispondere alla richiesta dell’Autorità di Vigilanza. Auspichiamo invece che da parte di S.E. “il Prefetto”, avendo gli strumenti per vigilare sulla legalità nel territorio di sua competenza, ci venga data comunque una risposta che affronti il merito del problema segnalato: perché anche il libero mercato dovrebbe essere uno dei valori per il quale vengono sottoscritti i protocolli di legalità !!

 

*Presidente dello Studio FC&RR Associati

 

Da Messina in linea Franco Cavallaro. Lettera anche a Napolitano e Berlusconi sulla concorrenza sleale della Sogesidultima modifica: 2009-06-18T16:12:00+02:00da leonedilipari
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