di Giuseppe Pepe
Di tanto in tanto mi diletto suonando gratuitamente nei locali notturni liparoti; messinese di nascita ma un po’ eoliano visto le frequentazioni degli ultimi 10 anni. In questi giorni ho seguito con molto interesse gli argomenti postati su questo giornale on-line in merito alla questione dei “rumori musicali” notturni. Mi rivolgo dunque a chi ha appunto sollevato la questione politica e sociale. Si perché chi ha scritto, ed ha l’autorevolezza responsabile di dire liberamente ciò che pensa, è sicuramente più eoliano di me e conosce meglio le problematiche di queste isole a 360 gradi; dopo la chiusura delle cave di pomice, dopo i pesantissimi vincoli urbanistici, dopo le gravose restrizioni alla pesca, ormai Lipari “SOPRAVVIVE” (e non VIVE) di solo TURISMO. Due mesi per vincere il “cancro” di invece 10 mesi di totale improduttività per il 70% della popolazione. Sicuramente si può contestare il turismo “caciarolo” ( da caciara = fare rumore) ma è piuttosto onesto ammettere che il turismo di qualità a Lipari non esiste da almeno 20 anni.