Da Milazzo in linea Angelo Laquidara

di Angelo Laquidara

aliscafosoccorso.JPGLa collisione avvenuta stamane ad un miglio dall’imboccatura del porto fra aliscafotiziano.jpgun aliscafo ed una barca da diporto di dieci metri, poteva essere l’ennesima tragedia del mare. Fortunatamente non ci sono stati feriti nè sul mezzo veloce nè quanto meno nella barca che, a seguito del violento impatto si è spaccata affondando successivamente. Il pilota della barca, il noto meccanico navale Nino De Gaetano, 59 anni, ha avuto l’astuzia di tuffarsi in mare evitando così di essere “colpito” dall’aliscafo. Un impatto violentissimo, seguito “in diretta da numerose persone presenti nella passeggiata della Marina Garibaldi. Il bilancio è di un ferito lieve appunto il meccanico, che in stato di chock, è stato visitato a bordo dell’ambulanza del 118 dal medico che lo ha successivamente dimesso.

Il comandante del porto, C. F. Fabrizio Coke ha disposto uni’inchiesta amministrativa sulla collisione aliscafosoccorsi.JPGmentre l’aliscafo “Tiziano” della Siremar, dopo la collisione ha fatto rientro alla banchina XX Luglio da dove era partito ieri mattina alle 8 e trenta diretto alle Isole Eoloie. Dieci minuti dopo lo scontro fra il mezzo veloce e la barca da diporto. Secondo quanto ha riferito lo stesso meccanico era partito dal porticciolo “Poseidon” di Vaccarella diretto ad uno dei cantieri di Giammoro e stava navigando in direzione Ponente-levante, quando improvvisamente ha visto l’aliscafo che viaggiava da Sud verso Nord. In mezzo fra i due natanti c’era ancorata in rada una petroliera che, forse, non ha permesso al meccanico di vedere giungere l’aliscafo.

L’impatto tra i due mezzi sarebbe stato inevitabile, e, per questo il meccanico ha preferito gettarsi in mare; un gesto che forse gli è servito a subire danni fisici. L’aliscafo “Tiziano” della Siremar comandanto dal comandate Maimone era partito da Milazzo con 35 passeggeri a bordo diretto alle Eolie. Nella collisione nessuno dei passeggeri ha subito danni. Drammatica la testimonianza di De Gaetano. “Quando ho visto l’aliscafo arrivare addosso alla barca, ho capito che non c’era altro da fare che tuffarsi in mare. E’ stato questione di un paio di secondi. Ero in acqua, quando c’è stato l’impatto che ha tagliato a metà l’imbarcazione che è subito affondata”.

L’allarme è scattato subito. Dalla Capitaneria di Porto sono partite le motovedette della Guardia costiera asieme ai rimorchiatori della società Capieci e sono stati allertati anche i piloti e gli ormeggiatori. Tutte le operazioni di soccorso sono state seguite, minuto dopo minuto dall’ufficiale della Capitaneria, C.C. Michele Messina e dal primo maresciallo Luigi Trasacco. Nel pomeriggio l’interrogatorio del comandante dell’aliscafo e del meccanico, poi sarà il comandante del porto a stabilire la dinamica della collisione ed eventuali responsabilità.

Da Milazzo in linea Angelo Laquidaraultima modifica: 2011-12-30T16:34:00+01:00da leonedilipari
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