di Pino Martinucci
Cara Anna, ti ringrazio per il tuo puntuale “reportage” sulla visita del nostro Sindaco nella nostra piccola comunità. Piccola, ovviamente, solamente per il numero dei residenti, ma non per questo meno meritevole di attenzione rispetto ad altre.
Vorrei aggiungere alcune considerazioni: oggi mi sono sentito, e con me la totalità di tutti gli intervenuti, finalmente cittadino eoliano in casa propria !
Avevamo dimenticato questo modo sincero e produttivo di essere vicini alla gente, ascoltare le loro esigenze, i loro bisogni quotidiani, abituati com’eravamo alla spocchiosa alterigia, alla colpevole assenza, alla strafottente gestione del territorio della precedente amministrazione (mi assumo la responsabilità di quello che dico e sfido gli interessati a provarmi il contrario).
Sono soddisfatto per l’impegno preso dal Sindaco e da una parte della Giunta, di confrontarsi nuovamente con questa comunità fra un mese o due, per dialogare e recepire ulteriori suggerimenti e proposte.
Sono soddisfatto, non lo nego, ma non abbasso la guardia cara Anna, e non dovrai abbassarla anche tu. Forse alla fine del tuo intervento ti sei lasciata andare al “buonismo” e mi sta anche bene per l’atmosfera familiare venutasi a creare. Ma non demordiamo, cerchiamo di essere vigili e vigilanti in casa nostra, se non altro per rispetto dei nostri avi, legati dal medesimo nome e cognome, i quali alle personalità che si recavano a Pirrera, prelati o sindaci che fossero, colà giunti in ritardo, venivano dai Nostri apostrofati: “cù tiempu sùa” !