Da Roma in linea Stefano Imbruglia

di Stefano Imbruglia

BNATALE62.jpgRisposta  a Bartolo Natoli.

Caro Bartolo, io non condanno nessuno “a priori”. Al contrario nel mio intervento cercavo di mettere in guardia dal rischio di una facile condanna preventiva, senza mettere in dubbio la qualità dell’operato degli investigatori.

Chiarisco che non sto sposando alcuna tesi pro o contro la colpevolezza dell’indagato: non conosco l’arrestato,  non conosco la sua storia personale, né conosco le prove che hanno portato i carabinieri ad arrestarlo e le notizie apparse sui media mi sembrano troppo generiche per formarsi un’opinione che non sia preconcetta .  Nel mio intervento mi sono limitato a consigliare prudenza prima di emettere condanne “popolari”.  Se il Cannistrà è colpevole di qualche reato è giusto che paghi, ma solo per i reati che LUI  ha commesso, compreso eventualmente l’omicidio della signora Biviano. Però non ne facciamo un capro espiatorio.

Ti rassicuro sul fatto che avevo letto il comunicato stampa dei carabinieri. Però devo pure informarti che opero nella comunicazione ed ho una certa dimestichezza con i comunicati stampa (ne ricevo giornalmente a decine da fonti molto diverse ), quindi sono portato ad attribuire allo strumento un peso relativo: ossia una notizia data da una sola parte.  

Ribadisco la condanna per  il tentativo di aggressione nei confronti del Cannistrà , anche se fosse colpevole,  che si intravedono nei filmati. I linciaggi, anche solo  tentati come nel caso in questione, non sono mai segno di civiltà e sono i segni di un imbarbarimento della società che tu stesso denunci.  Visto che ci sono mi auguro che il sindaco che si detto rammaricato che “il colpevole fosse un eoliano”, si scusi per la gaffe,  sicuramente involontariamente razzista,  con coloro che non eoliani ( italiani, comunitari ed extracomunitari)  vivono e frequentano le  nostre isole.

Infine, caro Bartolo, nel tuo post scriptum ti dici convinto che in Italia la percentuale di accusati risultati innocenti non supera il 2%. Bene anche se fosse il 2% dovrebbe già essere sufficiente a non infliggere una condanna prima di un regolare processo. Devo però smentire il tuo  dato: riferendosi alla sola popolazione carceraria ( più di 67.000 persone),  le percentuali  di arrestati e poi risultati innocenti sono molto più alti: tra le persone sottoposte a custodia cautelare ( il 40% dei detenuti presenti nelle carceri italiane) la percentuale di  assoluzioni e proscioglimento è di circa il 40%. Cordialmente.

Da Roma in linea Stefano Imbrugliaultima modifica: 2012-01-04T13:09:00+01:00da leonedilipari
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