Da Roma in linea Stefano Imbruglia

simbruglia1.JPGdi Stefano Imbruglia

Leggo le lamentele, di Bartolomeo Spinella, per aver pagato 3 granite e 3 brioches 15 euro ( immagino seduto al tavolo), aggiungendo, oltre al costo dei trasporti, anche l’esosità dei prezzi del soggiorno  ( alberghi e case)  e dei ristoranti di Lipari come causa del calo dei turisti. Avrei capito se la lamentela fosse stata indirizzata alla qualità dei prodotti consumati, ma sui prezzi credo che chiunque frequenti nel resto d’Italia potrà confermare che i prezzi delle attività sopra citati sono a Lipari nella media, se non inferiori, a parità di qualità, al resto d’Italia. Giusto per portare degli esempi su Roma ( ma che valgono anche per molti posti d’Italia) un te seduto ad un tavolo di un normalissimo bar  costa 5 euro;  un bicchiere di vino di scadente qualità varia tra i 5 e 10 euro. La sola granita costa 8 euro e potrei continuare con ristoranti, pizzerie, alberghi ed appartamenti in varie zone d’Italia. Forse il calo dei turisti, oltre alla crisi economica, è dovuto all’immobilismo dell’amministrazione che non si è mossa per tempo a promuovere in maniera adeguata, e nei mercati giusti, le isole Eolie. Forse altri motivi potrebbero ricercarsi nelle spiagge e nelle  strade sporche, nei cassonetti dei rifiuti stracolmi, nel traffico caotico e selvaggio, oppure nei perenni ritardi ( nel silenzio complice dell’amministrazione) di alcune compagnie di navigazioni che godono di laute sovvenzioni regionali  e gestiscono un servizio che farebbe gridare allo scandalo anche nel terzo mondo. Però mi rendo conto che è molto più comodo prendersela con gli operatori turistici.  

 

Da Roma in linea Stefano Imbrugliaultima modifica: 2009-07-08T19:19:21+02:00da leonedilipari
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