Da Roma in linea Tommaso Orioles. Lipari&megaporto

torioles1.JPGdi Tommaso Orioles

Come  sai in questi giorni mi trovo lontano da Lipari, ma, grazie anche al tuo Notiziario, posso seguire le inquietanti vicende locali. Fossi stato a Lipari sarei certo stato tra gli “scalmanati” (così sono definiti, da tale sig Tomarelli,  gli amici e quanti si trovavano sul molo di Marina Corta gratis, ma ancora per poco a dire dello stesso,)  che chiedevano quanto è di più naturale per un uomo – difendere il proprio territorio dai barbari invasori.  Ho visto anche le foto scattate agli “ eletti” che hanno potuto partecipare all’incontro, tra i quali quelli che dovrebbero rappresentare i cittadini eoliani, le espressioni dei loro visi mi sono apparse prive di qualunque emotività, disinteressate, eppure si stava parlando  del futuro del nostro paese.

Nostro paese ma non loro che nulla hanno a che fare con  l’identità dell’isola che “dopo ottomila anni di storia verrà soffocata da una massa di cemento che la renderanno simile a tanti altri porti e porticcioli del Mediterraneo senza anima e senza memoria”. (ringrazio Michele Giacomantonio al quale ho rubato il virgolettato) Cosa stiamo trasferendo ai nostri ragazzi “ denaro contro valori”, salvo poi cospargersi il capo di cenere e ripetere le solite frasi fatte e l’aria fritta a fronte di drammi che hanno di recente toccato la nostra comunità. Perché regalare il “nostro scoglio”? Qual è il ritorno alla cittadinanza di questo monstrum? Non ci si venga a raccontare che garantirebbe la sicurezza dell’approdo di navi ed aliscafi di linea, o peggio centinaia di posti di lavoro. Sarebbe un insulto alle nostre intelligenze.

Più che sufficiente sarebbe per la sicurezza l’opera come suggerita da personaggi competenti. Che bisogno di circondare il molo sicuro di piscine, bar, ristoranti, negozi, centri benessere da Portinente a Pignataro? Certo sarebbero assunti i disoccupati provocati da tali iniziative economiche che causerebbero la chiusura di analoghe strutture già esistenti. Certo che se per moli agibili dobbiamo far riferimento a quello che si è in procinto di realizzare siamo a posto. L’acqua alta Sottomonastero, dopo la posa dei cassoni, farà invidia a Venezia e cosa ne sarà delle nostre case costruite oltre 100 anni fa? Ma “la possibilità di pescare direttamente dai balconi ne farà aumentare il valore; si potranno utilizzare cantine e magazzini per l’itticoltura; mi aspetto ci dicano con la stessa faccia tosta gli stessi dei 200 posti di lavoro.   Infine un invito ai 4 scalmanati, che non sono 4 ma tanti tanti di più, riserviamo al sig. Tomarelli quelle sorprese che in altri casi sono state riservate a quelli che volevano imporre  agli EOLIANI provvedimenti dagli stessi respinti.

Da Roma in linea Tommaso Orioles. Lipari&megaportoultima modifica: 2010-12-03T19:03:41+01:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo