Da Salina in linea Maria Giulia Romagnolo. “A 59 anni muore dopo 20 giorni di Policlinico”. “Lettera-sfogo” al primario di neurologia

MGROMAGNOLO.jpgdi Maria Giulia Romagnolo

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Giorno 30 Giugno, alle ore 03:15 è morta la moglie di mio fratello, Margherita.

E’ morta dopo essere stata per ben 20 giorni ricoverata nel vostro reparto: neurologia.

E’ morta dopo un intervento chirurgico in extremis tentato da meravigliosi medici di chirurgia.

E’ morta nonostante i tentativi di altrettanto meravigliosi medici della rianimazione.

Con questa mia lettera non voglio fare accuse, né denuncie, non ne avrei la competenza.

Il mio vuole solo essere un invito alla riflessione, un invito alla coscienza di chi ha, credo, giurato secondo il giuramento di Ippocrate “di prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza, perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche ….”

Di chi ha,presumo,scelto questa professione non solo per l’aspetto economico.

Margherita era una mamma ,due figli eccezionali,Umberto e Gabriele,20 e 16 anni.

Margherita aveva un marito,Gianbartolo,sorelle,parenti,amici…

Voi in lei avete visto solo un letto,una cartella clinica “qualche” volta visionata,un ammalato come tanti…

E’ stata da voi 20 giorni,per telefono mi diceva “portatemi via,qui non mi fanno niente”..

non le credevamo.

“Possibile che non le facciano niente?

No,è lei che non si rende conto..

I medici sanno cosa fare,noi siamo solo pazienti,bisogna aver fiducia,aspettare.”

Dicevo a mio fratello “hai parlato con il primario? Cosa ti dice? Non parlare solo con i medici del reparto,sono ancora troppo giovani..”

E lui si recava presto al Policlinico,cercando e aspettando il primario,poi parlava sempre con i medici del reparto ” Sono così gentili..”mi diceva.

Il primario era sempre  occupato..

Quando mi è stato possibile recarmi a Messina ho detto a mio fratello che dovevamo assolutamente parlare con il primario,cercare di capire come mai la situazione non migliorasse.

E finalmente  gli abbiamo parlato ,ci ha detto che progrediva,che presto l’avrebbero dimessa.

Successivamente, quando siamo andati a trovare Margherita, lei ci disse “questa è la prima volta che il primario viene a visitarmi”

Non le abbiamo creduto ,abbiamo pensato “non ricorda”

Ora le crediamo!

Margherita non aveva problemi neurologici,ma rimase lì in attesa di trovare posto in altro reparto.

Il caso non era di vostra  competenza…è vero.

Ma può un medico avere casi  non di propria competenza?

Siamo persone o pezzi di cuore che riguardano il cardiologo,cervelli che riguardano il neurologo,colon fegato,milza che riguardano  l’internista,ossa che riguardano l’ortopedico?

Non riuscivate ad individuare le cause dei problemi di Margherita e lei si spegneva lentamente…

La presunzione..che difetto orribile!

Perché non avete chiesto un consulto?

Bisognerebbe  avere sempre l’umiltà di dire” non riesco,chiedo”,anche quando si indossa un camice bianco.

SOPRATTUTTO quando si indossa un camice bianco!

Bisognerebbe   pensare “ potrebbe essere mia mamma,mia sorella,mia figlia”…

Non voglio farvi lezioni di morale,chi sono io per farne a voi “grandi” uomini in camice bianco?

 Nessuno,sono solo una delle tante persone che per la vostra superficialità ha sofferto e soffre..non basta?

Mio nipote mi dice “zia,come faccio adesso io?”

Cosa gli rispondo,io che ho perso mia mamma a 16anni,come lui,e so quanto è dura?

Cosa gli rispondo,camici bianchi,ditemelo voi.

Cosa rispondo all’altro mio nipote che dice “almeno riuscissi a piangere,perché non vi riesco?”?

Oh,certo,magari era destino,magari sarebbe morta lo stesso,magari non è vostra responsabilità…

Ma il dubbio…

L’aver costatato la vostra assenza,la vostra superficialità,la poca disponibilità del personale infermieristico…non ci dà pace.

Ad un certo punto ci siamo resi conto che qualcosa non funzionava,abbiamo interessato amici e amici degli amici.

E’ stata fatta una trasfusione di sangue,suggerita da un primario di un altro reparto.

Io al posto vostro sarei sprofondata dalla vergogna..un collega che deve suggerirmi una cosa così ovvia!

Comunemente tutti diciamo “negli ospedali se non hai amici ti lasciano morire”

L’abbiamo provato …

Adesso dobbiamo dire basta,tutti!

BASTA!

Basta con l’atteggiamento troppo gentile ,quasi sottomesso,verso voi che ci “degnate” di curarci.

BASTA!

Essere curati è un NOSTRO diritto,curarci un VOSTRO dovere..

Non ci fate una concessione!

Non voglio generalizzare,esistono medici che credono in questa missione ,ne ho conosciuti tanti.

Ma medici superficiali come voi devono riflettere, non temere le denunce ma solo la propria coscienza, perché tutto ha un ritorno, se non su di noi personalmente sui nostri cari!

Non so se la morte di Margherita sia dipesa da “malasanità”,sicuramente posso affermare che si sia trattato di una leggerezza  dovuta a “malaumanità”!

E questo non potremo perdonarvelo, mai!

Da Salina in linea Maria Giulia Romagnolo. “A 59 anni muore dopo 20 giorni di Policlinico”. “Lettera-sfogo” al primario di neurologiaultima modifica: 2013-07-05T20:41:00+02:00da leonedilipari
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