Da Santa Marina Salina in linea Elio Benenati

ebenenatiassessore.jpgdi Elio Benenati*

Da diversi anni ormai, la tendenza generale è quella di contenere l’impatto ambientale delle disinfestazioni con prodotti chimici e ricorrere, piuttosto, a piani di controllo integrato basati su tecniche maggiormente sostenibili, che vanno dalla bonifica dei focolai di proliferazione alla lotta biologica. In Francia, per esempio, nel 2005 sono stati banditi i prodotti chimici tossici nella disinfestazione larvicida.

Nello specifico caso di Salina, va osservato come:

 1) I Culicidi (la famiglia di Ditteri che comprende tutte le numerose specie di zanzare) non sono strettamente legati allo stagno di Lingua, dove anzi sono probabilmente presenti 1-2 specie caratteristiche di ambienti salmastri (il laghetto lo è!) nei quali, a causa della salinità elevata nel periodo estivo, è estremamente difficile che altre specie più comuni (p.e. la zanzara tigre) riescano a condurre il proprio ciclo biologico.

2) Tutte le zanzare sono ematofaghe (si “nutrono” di sangue) e si disperdono con il volo, ma le Anopheles dello stagno di Lingua, a causa della loro peculiare ecologia, tendono a permanere nella zona riproduttiva senza allontanarsi mai a notevoli distanze.

3) Addirittura lo stagno di Lingua ospita alcune specie di Ditteri simili alle zanzare ma che non “pungono” né risultano dannose per l’uomo.

4) I focolai delle zanzare comuni, che appartengono a diverse specie, ma soprattutto ad Aedes albopictus e Culex pipiens, si trovano invece negli ambienti più disparati: orti e giardini pubblici o privati irrigati con relativa frequenza, tombini e pozzetti con acque di ristagno, piccoli micro-habitat umidi nei pressi di tubazioni, di sanitari ecc., persino i sottovasi delle piante nei balconi.

A questo punto, appare evidente che sarebbe impensabile – se non scellerato e anacronistico – saturare ambienti dove si conduce la propria vita e quella dei nostri cari con prodotti chimici altamente tossici, soprattutto se sparsi in contesti che influenzano la qualità dei prodotti alimentari o delle riserve idriche; inoltre, il danno procurato dai prodotti chimici normalmente utilizzati nelle disinfestazioni pubbliche risulta probabilmente maggiore su numerose altre specie di insetti che non soltanto fungono da alimentazione per i vertebrati insettivori (molte specie di uccelli e praticamente tutte le specie di pipistrelli, ma anche rettili e alcuni mammiferi terrestri), ma spesso hanno un ruolo fondamentale nell’ecologia agricola, agendo da impollinatori di diverse specie orticole e frutticole.

Intervenire con prodotti chimici nei focolai di larve è – di fatto – impossibile, dato che a Salina non esistono specchi d’acqua dolce ma soltanto un laghetto salmastro dove si riproducono, ripeto, 1-2 specie di Anopheles che hanno scarsissima incidenza sull’uomo (non sono le tre specie realmente importanti in campo medico-sanitario, ossia Anopheles labranchiae, Culex pipiens e Aedes albopictus: quest’ultima è la cosiddetta zanzara tigre).

Di contro, il risultato di una disinfestazione chimica “tradizionale” sugli adulti ha un effetto di contenimento in ambito contestuale e ristretto, e rappresenta spesso un palliativo – anche se le ditte che lo propongono certamente ne esaltano i risultati – ma è necessario sottolineare ancora una volta il grande impatto derivato dal rilascio di grandi quantità di principi attivi a largo spettro d’azione, poco selettivi e potenzialmente pericolosi per il rischio di intossicazioni croniche.

Per le ragioni di cui sopra, le modalità delle operazioni di disinfestazione e derattizzazione poste in essere dal Comune di Santa Marina Salina, da quest’anno, saranno effettuate con azioni mirate e particolari, che avranno lo scopo di debellare solamente alcune tipologie di zanzare , e con l’utilizzo di prodotti disinfestanti eco compatibili, lasciando intatte le altre specie di insetti.

In aggiunta a quanto l’Amministrazione Comunale porrà in essere, si suggerisce alla Cittadinanza di adottare “pratiche di Buon Senso”, quali evitare l’accumulo di ristagni d’acqua nei giardini e sottovasi per evitare il proliferare di zanzare, oppure mantenere puliti i propri fondi per contrastare l’annidamento di scarafaggi e ratti.

*Assessore all’ambiente del comune di S. Marina Salina 

Da Santa Marina Salina in linea Elio Benenatiultima modifica: 2013-06-11T08:11:30+02:00da leonedilipari
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