di Giusi Oliva

Tombe Amate. Bianche di calce, povere e semplici! Dolcissime anime volate lontano, il ricordo è dolore, smarrimento, paura. Le nostre vite si sono incontrate e si sono arricchite di momenti speciali. Dolcissima nostalgia dei tempi passati, dei momenti vissuti, dei consigli   dati. La saggezza si è fatta persona ed ha indicato come la vita deve essere vissuta. Amandovi per sempre, rivivete su questa terra, ridate calore fraterno, assicurate sostegno sicuro. Tra le manine, una sola speranza dai colori vivaci, un gesto d’amore eterno ripetuto nel tempo dei viventi. La vita al suo nascere è vera speranza, un inno d’amore al tempo presente. Le giornate si susseguono e lentamente si avvicina la meta della nuova nascita al cielo. Il ricordo del passato ci accompagna, nessun rimorso morde l’anima, lo spirito è pronto per l’ultimo viaggio….Dio è colore diffuso. Ogni anno si ripete il rito: fiori d’amore per tutti i fedeli e per i piccoli angeli volati lontano. Ecco l’isola, tra cielo e mare, stendere la sua terra per l’ultima dimora. Nuda terra benedetta accogli coloro che risorgeranno in un mondo dove né fame, né freddo, né paura ci saranno; un mondo di corpi redenti a immagine di Dio. E’ tempo di preparare le scarpe, segno dell’esistenza terrena, sistemarle ai piedi del talamo nuziale ed attendere la notte. Il silenzio avvolge tutto, il buio penetra ogni cosa e l’attesa stanca i piccoli. Gli occhi lentamente si chiudono e arrivano i sogni che fanno compagnia. La luce penetra dagli sportelli socchiusi delle porte, è mattina: in fretta alzarsi e correre di stanza in stanza, i “morticini” sono arrivati. Sulle scarpe di ciascuno ecco i grandi doni, le preghiere sono state ascoltate. La bocca si addolcisce, la lingua si colora, la dolcezza avvolge tutti e la speranza non abbandona; riccioli d’oro è cresciuta tra vivi e morti, tra terra e cielo, tra realtà e finzione, tra passato e presente, oggi guarda al futuro che non fa più paura.