Da Stromboli in linea Giusi Oliva

goliva.JPGdi Giusi Oliva

Dall’acqua al fuoco. Il colore nero si immerge nel blu cobalto! Leviga, il tempo, i sassi di sempre e gli scogli che ci astromboli9.JPGaccolgono per tuffi spericolati. A Te Madonnina, forma di uno scoglio, fra i più belli, posto di lancio delle canne per una sicura pesca. Cosa dire della ricchezza, incontrata nella semplicità di gesti, tramandati da generazione in generazione? La sabbia, la ghiaia, le onde, che musica naturale. La brezza del mare tutto accarezza e risveglia. Le conchiglie stanno a guardare e aspettano mani operose per diventare bracciali, collane, ciondoli. Tutto ciò è di fronte e lontano; ecco lo scoglio più maestoso Strombolicchio con un occhio luminoso. La luce ricorda che per mare si può navigare e rispecchia la luce più grande: il faro del Tirreno. Si, in cima un fuoco perenne, la dimora di lava incandescente che colora l’aria di un rosso scarlatto. Venite con noi, andiamo a dormire vicino a questo calore, scaviamo nella calda sabbia e aspettiamo una forte esplosione. Oh Madre Natura tutto il creato parla di te: qui la terra, qui l’acqua, qui il astromboli10.JPGfuoco, qui l’aria. Quanti desideri appagati, quanta armonia vissuta. Te, dolce e unica terra mi hai lasciato migrare da isola ad isola, da mare a mare, da fuoco a fuoco. Noi “bambini” lontani e vicini scriviamo di cose future e speriamo, tra boccoli d’oro, di ritornare a fiutare l’aria della terra, che culla d’amore ci accolse quel dì.

Foto di Nino Spartà, “scoghiu da Madunnina”, zona Punta Lena e “sutta u pizzu”, Valle della Luna e, sullo sfondo,cratere di nord-ovest fumante.

 

Da Stromboli in linea Giusi Olivaultima modifica: 2009-07-16T08:01:47+02:00da leonedilipari
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