Bambini e ragazzi senza scuola per protesta, condivisibile?
Ritengo che le azioni vanno ponderate perchè “gli assenti hanno torto” e la presenza attiva nelle aule scolastiche che fa ricadere la responsabilità dell’apprendimento su chi di competenza.
Siamo a fine settembre e la presenza degli insegnanti dipende dallo spirito di sacrificio degli stessi nello scegliere di soggiornare sull’isola durante il periodo d’insegnamento. Nei tempi passati gli insegnanti vivevano sull’isola e di pomeriggio facevano anche il doposcuola.
La quantità è un valore relativo, quello che conta è la qualità dell’insegnamento e per questo ritengo che la battaglia scuola debba essere fatta dal di dentro, esigendo per i propri figli un insegnamento puntuale e concreto, trampolino di lancio per una formazione superiore.