Da Stromboli in linea Giusi Oliva. La storia

goliva1.jpgdi Giusi Oliva

Storia di ordinaria follia quella di una impiegata del municipio di Messina che nel 2003 ha subito un trattamento sanitario obbligatorio durante l’espletamento delle sue funzioni in qualità di pubblico ufficiale. Due medici psichiatrici dell’allora Asl n.5 si recarono nell’ufficio comunale con aria investigativa e chiesero alla funzionaria di volerli seguire, alla impossibilità di questa di allontamento fisico senza preventiva autorizzazione e dopo la dimostrazione di essere nelle qualità di potere aprire e chiudere il proprio ufficio reagirono con il minacciare che si sarebbero recati dall’assessore.

La sopresa successiva fu molto amara perchè arrivarono i vigili urbani con una ordinanza di trattamento sanitario obbligatorio destinazione ospedale “Papardo” di Messina. Il trattamento fu prorogato per ben due settimane e alla fine la paziente fu “rilasciata” ai familiari. Raccontare oggi a distanza di tempo questa storia fa pensare ai tempi antecedenti alla L.180/78 quando nei manicomi entravano soggetti da esautorare per questioni ereditarie, personaggi scomodi, ambientalisti.

L’uso di questo trattamento deve essere garantito da personale altamente specializzato e soprattutto nel rispetto della dignità della persona che ha e avrà sempre diritto alla difesa degli abusi. La pericolosità a se o agli altri, il riifuto delle cure, l’impossibilità di intervenire in un ambiente extraospedaliero non sono documentabili e per questo resta l’incertezza in assenza di testimoni che quanto fatto dai medici nel 2003 sia stato un abuso a danno di una persona sola fisicamente. E’ comunque assodato che nessuno è solo al mondo, ma che dall’alto qualcuno guarda, sente e agisce affinchè trionfi la Giustizia Divina e che sotto un mantello materno possano riunirsi tutti i figli di Maria.

 

Da Stromboli in linea Giusi Oliva. La storiaultima modifica: 2011-05-25T10:53:58+02:00da leonedilipari
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