Da Torino in linea Angelo Sidoti

asidotipiccola5.jpgdi Angelo Sidoti

Ciao Bartolino, mi accodo alla tua risposta al Sig. Giuffrè e sarò molto breve.

Come al solito il tema ATO suscita in alcuni soggetti un desiderio malsano di esprimersi, direttamente o per interposta persona, in termini offensivi.

Se non sbaglio l’ATO di Lipari è composta da solo impiegati amministrativi e forse da un direttore generale quindi dirigente o altro.

Il Sig. Giuffrè dichiara che l’ATO ha svolto una grande mole di lavoro in questi anni.

Sicuramente quelle di natura amministrativa. Con quanti soggetti e con quali qualifiche?? Nell’ultimo bilancio pubblicato non si fa alcuna menzione al numero dei dipendenti né fa cenno alle modalità di assunzione, trattandosi di un organismo a totale partecipazione pubblica, anche se esistono leggi che obbligano gli amministratori a rendere ai terzi una informativa completa. Ma non è solo questo tipo di informativa che manca nel bilancio dell’ATO.

Per quanto attiene le questioni più operative (quindi il lavoro vero) l’ATO si è guardata bene dall’occuparsene vedi ad esempio:

a) l’assunzione di personale diretto per la raccolta dei rifiuti

b) curare l’incasso della tassa;

c) sostenere l’eventuale contenzioso;

etc etc

Da qui la mia definizione che l’ATO

“si è limitata ad amministrare le risorse finanziarie che riceveva dai Comuni per poi liquidarle ai soggetti che ne garantivano il mantenimento del servizio, liquidando anche i costi fissi (personale indiretto, amministratori, dirigenti spese generali) che sosteneva direttamente”

Detto in poche parole ricevo 1000 dai Comuni con questi pago 600 per stipendi della mia struttura, per costi fissi e per la società che cura il servizio di raccolta dei rifiuti e poi se mi restano 400 me li tengo in tasca “lucrando su quanto mi ha trasferito il Comune”.

Ho affermato qualcosa di non corrispondente alla realtà? Questo è quanto traspare dai documenti pubblici e personalmente non ritengo necessario andare in processione all’ATO per avere ulteriori informazioni.

Ma l’ATO ha mai svolto secondo Voi “nella sostanza” attività di impresa? Non intravedo alcuna assunzione di rischi, impegni, o responsabilità in capo a codesta società partecipata.

Dimenticavo nella mia ultima nota parlavo di società partecipate dal Comune e non di società miste (anche se forse in qualche occasione le ho menzionate ma solo per fare comprendere l’ambito delle mie analisi).

Da Torino in linea Angelo Sidotiultima modifica: 2013-01-16T19:23:00+01:00da leonedilipari
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