Da Torino in linea Michele Sequenzia

msequenzia.jpgdi Michele Sequenzia

Leggo su “Il Notiziario”… di certi strani …poco chiari…debiti pregressi…dei Ds per 200 milioni di euro? Eureka..ora sono a carico nostro..e quanti sono ancora i debiti dei Partiti da saldare..da Adamo ed Eva?  Quanti salassi dobbiamo sopportare?

Che bravo il signor D’Alema! E lui che dobbiamo ringraziare per lo scandalo  di “ Affittopoli” del ’95?

Ce lo ricordiamo tutti il suo   “ patto della crostata “ del ‘ 97…. sotto la sua personale orchestrazione…E’  a carico nostro?

Tutta gente tanto onesta che scarica sul prossimo suo le loro personali losche faccende.

Ugo Sposetti chi è costui? Ne abbiamo a centinaia di Illustri Amministratori che “non amministrano”, fanno tutt’altro….anche nel nostro condominio. Non ci sono forse… le beate prescrizioni alla “ Berlusconi”?

Portiamo in Parlamento questa pessima storia…facciamola discutere come si fa in Svizzera, a furor di popolo, facciamo luce su questo ennesimo orrore dei DS.

Anch’io ho una marea di debiti e li voglio trasferire allo Stato. Come posso fare?Sono tutti debiti, non miei personali, ma  impostimi di brutto  dai Governi D’Alema, Prodi, Berlusconi, Monti e Letta.

Possiamo andare avanti a forza di furti e debiti? Urliamo tutti  insieme e forte: andate a casa.

E poi si lamentano che la gente non vada a votare? Ipocriti, farisei.

Da Torino in linea Michele Sequenziaultima modifica: 2013-05-16T16:27:27+02:00da leonedilipari
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Da Torino in linea Angelo Sidoti

asidotipiccola9.jpgdi Angelo Sidoti

Innanzitutto iniziamo con delle osservazioni positive. Sicuramente il porsi sotto esame della gente elencando le attività svolte da in questi mesi rappresenta un merito per questo sindaco.

Sulle dichiarazioni del primo cittadino racchiuse in alcuni spezzoni di interviste pubblicate sul web avrei qualche riflessione da fare e qualche domanda da porre (mi scuso con i lettori se sarà lungo nell’elencarli).

Riflessioni e domande:

1) che la Masin ha rimesso il mandato nelle mani del Sindaco è una notizia che apprendiamo oggi. Un Assessorato importante come quello del Turismo non può restare perennemente in uno stato di vacatio. Se la dott.ssa Masin ha impegni “personali” di lavoro che lasci definitivamente il ruolo che ricopre e di conseguenza si proceda con la nomina di un nuovo assessore. Ma in tempi brevi non aspettiamo altri giorni abbiamo perso abbastanza tempo.

2) che la scelta di essere Assessore o Consigliere rappresenti una prerogativa dei partiti e’ una novità di oggi.  La verità è che il Sindaco nelle precedenti dichiarazioni forse si era spinto un pò oltre le Sue possibilità, in quanto non si era fatto i conti con chi governa i partiti fuori da Lipari (le famose segreterie ed i rappresentanti di sempre ormai straconosciuti).

3) la scelta di limitare il progetto Lipari Porto S.p.A. è veramente condivisa con il Socio Condotte? Se fosse così è giunta l’ora di chiedere conferma con comunicato stampa dell’Amministratore Delegato della Lipari Porto nonché rappresentante del socio di maggioranza. In questo modo facciamo chiarezza una volta per tutte e sopratutto mettiamo la prima bandierina (punto di partenza) in un percorso che sarà tutt’altro che facile. Prepariamoci anche al peggio (azioni legali da intraprendere a tutela dell’Ente peraltro preannunciate in campagna elettorale).

Citare però Marina Lunga come esempio attuale di portualità turistica mi sembra veramente azzardato. Quello che invece vediamo in Estate su questo bellissimo lungomare di Lipari sono un groviglio di imbarcazioni in sosta nei pontili galleggianti, il degrado di molti fabbricati e poche attività commerciali distribuite in modo sparso e di poco interesse per i turisti.

Non ho invece sentito alcun riferimento alle nomine all’interno del prossimo CDA come mai? Dimissioni di chi? Nomine confermate o ci sono ripensamenti? Il Consiglio della Lipari Porto Spa scade con l’approvazione del bilancio al 31/12/2014 tranne se non decade la maggioranza dello stesso CDA (in quest’ultimo caso ci vuole un accordo con Condotte).

4) l’equilibrio di bilancio sbandierato più volte non può passare come un risultato di questa amministrazione ma bensì rappresenta una “strada obbligata” percorsa, nostro malgrado, a fior di aumento di tasse (IMU, addizionali, Tassa di sbarco, Tassa suolo pubblico, Tasse per pratiche ufficio tecnico etc etc.). Insomma Tasse, Tasse e Tasse.

La verità purtroppo è diversa. E’ stato necessario aumentare le tasse per non andare in dissesto. Se ci sarà un risultato a favore di questa amministrazione lo vedremo presto nel momento in cui si riuscirà a riequilibrare il livello di imposizione fiscale nell’arco del 2013. Ma ripeto non può essere classificato come un risultato già raggiunto.

Vorrei chiedere invece a che punto stiamo con il “piano delle alienazioni in generale” e con il “recupero da evasione o da contenzioso”?

5) la tassa di sbarco come deterrente al turismo di passaggio ci può anche stare bene. Non bisogna però affermare che l’introito verrà utilizzato per rimpinguare le casse vacanti dell’Ente (euro 5 per 400.000 presenze), ma invece come accade in altri Comuni d’Italia utilizzati per favorire lo sviluppo del turismo sul territorio dell’Arcipelago (inoltre nessun Comune applica un livello così alto per questa tassa).

6) porre le società in liquidazione non significa aver raggiunto un risultato ma bensì aver adempiuto ad un obbligo sancito dalla legge precedentemente trascurato. Questo rappresenta un punto di partenza.

Domando: se si dovesse riscontrare un passivo largamente superiore all’attivo da realizzare quali saranno le azioni che intraprenderanno i liquidatori? Attenzione le azioni sono diverse a secondo la tipologia di società.

Nessuna menzione è stata fatta invece su: Eolie Servizi – perennemente in liquidazione –  ATO Eolie che ha lucrato su un servizio reso al pubblico maturando degli utili successivamente destinati a??? Non parliamo delle nuove SRR che sono sempre in fase di perenne studio.

7) finalmente si è messo mano al contratto con la SEL. Questo può essere considerato un punto di partenza.

Speriamo che i risultati non siano quelli dichiarati fino ad oggi come obiettivo spending review meno di 80 mila euro su un costo di 800 mila Euro.

Comunque in linea di massima è stato interessante ascoltare dalla bocca del Sindaco l’operato di questa amministrazione in questo periodo di nove mesi.

Sono tanti gli argomenti che non ho sentito nei video pubblicati tipo: la riorganizzazione degli uffici comunali, i risultati prodotti dai consulenti del sindaco retribuiti e non, solo un breve cenno sul depuratore di Canneto Dentro, nessuna informazione in più sulla trasparenza e poco sul tema Turismo.

Ma posso anche sbagliarmi visto che non ero fisicamente presente all’incontro.

Consiglio finale: la prossima volta caro Sindaco si limiti ad introdurre i temi per poi passare la parola ad ogni suo Assessore che materialmente ha portato avanti il lavoro. La condivisione dei risultati e’ sempre elemento stimolante per un gruppo di lavoro.

Da Torino in linea Angelo Sidotiultima modifica: 2013-03-16T19:35:00+01:00da leonedilipari
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Da Torino in linea Angelo Sidoti

sidotia.jpgSecondo me dietro questa delibera gatta ci cova.
Intanto la legge regionale richiamata in oggetto non e’ la LR 7/2002
ma bensì la LR 7/1992.
La suddetta legge regionale all’art.14 comma 5 recita “Agli
esperti e’ corrisposto un compenso pari a quello globale,previsto per
i dipendenti in possesso della seconda qualifica dirigenziale”
Si parla infatti di consulenti a titolo oneroso!!!
Ora perché in determina sindacale all’art.3 si precisa invece “di
dare atto che il suddetto incarico non comporta, in atto (che vuol dire
questa precisazione?), alcun onere finanziario per l’Ente e che
eventuale compenso sara’ determinato con successivo
provvedimento”.
Perché si richiama una legge riguardante consulenza a pagamento se poi si
riporta e dichiara esattamente il contrario in modo ambiguo?
Ricordo che la LR succitata all’art.4 riporta anche l’obbligo da
parte del Sindaco di redigere una relazione annuale sull’operato di
questi consulenti e trasmessa al Consiglio Comunale.
Possiamo fare chiarezza su questa posizione.
http://www.comunelipari.gov.it/images/Trasparenza/mazziotta.pdf

Da Torino in linea Angelo Sidotiultima modifica: 2013-01-23T08:45:00+01:00da leonedilipari
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Da Torino in linea Angelo Sidoti

asidotipiccola5.jpgdi Angelo Sidoti

Noto con rammarico che alcune mie riflessioni vengano percepite come critiche distruttive o ancora peggio come giudizi sull’operato di alcuni rappresentanti di società partecipate del Comune di Lipari.

Non amo usare toni offensivi o intimidatori nell’ambito di una discussione o di un confronto, ma se sono costretto purtroppo devo puntualizzare alcuni aspetti.

Primo aspetto: Gestire un’azienda non è come fare la conta delle banconote che vengono presentate allo sportello di una banca.

Certo per l’ATO di LIPARI ci voleva proprio questo. Infatti, l’ATO di LIPARI, a differenza di molte altre realtà presenti sul territorio, non ha gestito direttamente il servizio dei rifiuti (non ha macchinari,attrezzature o personale diretto) ma ne ha affidato l’esecuzione a terzi soggetti.

Quindi si è limitata ad amministrare le risorse finanziarie che riceveva dai Comuni per poi liquidarle ai soggetti che ne garantivano il mantenimento del servizio, liquidando anche i costi fissi (personale indiretto, amministratori, dirigenti spese generali) che sosteneva direttamente.

Insomma, per amministrare questa società era sufficiente un discreto tesoriere, maestro nel tenere il un semplice mastrino di cassa o banca. Detto fatto.

Secondo aspetto: Gli utili sono sempre un fatto positivo ma se questi vengono prodotti da una società che gestisce un servizio pubblico tale fenomeno economico è secondo il mio modesto parere discutibile.

“Lucrare su un servizio pubblico” non penso sia un comportamento consono ad una società partecipata da Ente Pubblico.

Come ho detto in precedenza era più naturale restituirli ai Comuni o destinarli ad investimenti condivisi preventivamente con l’amministrazione, ma invece sono stati “recentemente utilizzati per altri fini”.

Insomma ma gli utili prodotti ci sono o non ci sono? E non mi riferisco all’accantonamento al fondo di riserva ma alla sua contropartita contabile monetaria ovvero le disponibilità liquide generate negli anni.

Inoltre a cosa si riferiscono le competenze professionali (ritengo di progettazione) per circa 36 mila euro  iscritte nel bilancio del 2011?

Terzo aspetto: Lo stato di liquidazione della nostra ATO è anomalo rispetto alla normalità dei casi. Infatti la liquidazione è una fase di vita della società in cui:

– non viene esercitata l’attività propria della impresa

– si svolgono unicamente attività finalizzate a trasformare in denaro gli elementi patrimoniali attivi

– si utilizza il ricavato della liquidazione degli elementi patrimoniali attivi per pagare le passività.

Domando: Tali criteri trovano corrispondenza nell’operato e nella gestione dell’attuale ATO?

Certo che poi a complicare le cose ci si mette pure la Regione con la concessione di ulteriore proroghe.

Da Torino in linea Angelo Sidotiultima modifica: 2013-01-15T19:10:51+01:00da leonedilipari
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