Da Torino in linea Marta Piccoli

mpiccoli.JPGdi Marta Piccoli   

Una domenica pomeriggio autunnale ma con tanto sole che rende brillanti i colori dell’autunno già  avanzato, con l’odore del mosto che arriva dagli occhi rapiti a  guardare la campagna intorno al capoluogo piemontese e col profumo dei funghi. E’ la terza domenica di ottobre, arrivi a Cumiana, paese di quasi 8000 abitanti lindo, luccicante anch’esso , disteso senza il traffico convulso del centro della città che abbiamo oggi disertato. Alla movida di Torino abbiamo preferito  uno spettacolo nella Sala Incontri “Felice Carena” all’interno delle Scuole Medie , per la festa d’inaugurazione del 12° Anno Accademico 2009/2010 dell’Università delle Tre Età, sede di Cumiana. Ve ne parlo, come altre volte ho fatto, ma non siamo questa volta in un teatro  noto  e famoso  della città di Torino bensì in un ambiente che si fa teatro per l’occasione, in una delle tante località che ne costituiscono la cintura. Cinghia reale di trasmissione e di riverbero culturale del capoluogo regionale, Cumiana,  nella sua Scuola Media ospita la Compagnia Teatrale “Il Teatro delle Dieci” che nel 2008 con la direzione artistica di Massimo Scaglione,  festeggia il traguardo di  50 anni di storia (1958-2008). Storia fortemente radicata e legata al territorio, dal quale assorbe tradizioni, arte e cultura, intrecciandosi e intersecandosi  con la storia del Teatro Stabile di Torino nato nel ’55. Si nutre, il Teatro delle Dieci, degli  albori gloriosi dello Stabile, fondamento della drammaturgia contemporanea,  a cavallo fine anni 50 inizio anni 60, con autori stranieri e italiani oltre che attori di primissimo piano,  consegnati alla storia come pilastri del teatro italiano. Siamo qui per assistere allo spettacolo “Femminile Surreale” . Momenti di ispirazione Buzzatiana si legge sulla locandina molto sobria, distribuita all’ingresso.  Dai tre racconti di Dino Buzzati , Lettera noiosa, Spogliarello, Sola in casa, nascono come rielaborazione i tre monologhi  portati in scena magistralmente in successione da Fulvia Roggero- responsabile di progettazione e coordinamento della Compagnia-, Maria Paola Bardelli e Vanessa Giuliani -, attrici tutte di primissimo piano. Dino Buzzati conosciuto diffusamente per il suo capolavoro “Il deserto dei tartari”, viene proposto attraverso questi momenti ispirati ai suoi  racconti con una interpretazione sublime,eccellente, perfetta, nella quale   le attrici ci fanno dono dell’atmosfera delle opere di Buzzati:  fiato sospeso..dove in un attimo accade l’incredibile, da episodi  tratti dalla quotidianità. Sia pure di una quotidianità prevalentemente  di solitudine e di disperazione.  Ogni  dettaglio, mai inessenziale, è lì per creare un puzzle armonico pure musicalmente parlando, vedi anche le esecuzioni lucidissime dal vivo di Diego Lisfera. Tre donne, tre spaccati al femminile, accomunate da una solitudine esistenziale dalla quale tentano di uscire, tre vite male assortite che potrebbero appartenere alla cronaca di paese, conturbanti sul filo dell’assurdità, si legge nella locandina dello spettacolo dalla quale mi piace riportare liberamente: Tre donne in scena : il racconto di una donna sposata ad un’amica su come ha ucciso il marito e fatto sparire il cadavere e intanto fornisce dettagliate istruzioni per un lavoro a maglia; il cammino declinante di “una ragazza di vita” mantenuta da un vecchio, ricco amante; i deliri di una cartomante che diverrà vittima del suo stesso incubo. …un Dino Buzzati …sospeso tra sogno e realtà….prosa,musica e canzoni..per delineare ritratti di donne..di spregiudicatezza derivante dalla disperazione, di solitudine dell’orgoglio..vittime di pregiudizi, dell’indifferenza del mondo, della loro stessa ambizione ma senza perdere il filo di una graffiante ironia….un rimescolamento dei temi buzzatiani  per restituirli al pubblico in una veste accattivante e misteriosa.E ora, cosa c’è nella nuvoletta sopra la mia testa? che a Milazzo e dintorni a qualcuno piaccia l’idea di ospitare questa Compagnia perché ci regali le sue perle.  Eccellenze di nicchia che non sempre attraversano i confini territoriali sono da scoprire, lo sa bene la terra siciliana. Per uno scambio, contaminazione culturale che divenga ricchezza per chi sa guardarsi in osmosi con l’altro. Il gruppo teatrale del “Teatro delle Dieci” è una Compagnia che val la pena  conoscere. Auspicando che a loro interessi  aprirsi e rendersi disponibili  per “centri lontani e minori” del meridione d’Italia.

Da Torino in linea Marta Piccoliultima modifica: 2009-10-27T13:32:16+01:00da leonedilipari
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