Da Torino in linea Michele Sequenzia

msequenza.JPGdi Michele Sequenzia

Che bel pasticcio che avrete in Sicilia con il Federalismo!! Un minestrone indigesto che renderà  l’isola ancor più ingovernabile!

“Il problema è il federalismo. Se quell’affare là non si fa prima che mio figlio superi un esame all’università, quarantaquattro milioni di padani angariati, compresi i cani da riporto, sono pronti a scendere nelle strade con gli Uzi spianati. Poi se Berlusconi dice che ha i numeri vedremo, ma sia chiaro che io con la Ferrari mi ci pulisco il culo e che noi non siamo omofobi perché non abbiamo mai detto una parola contro i negri; e comunque Casini è un impotente.

(Uno dei noti concetti di Bossi caposaldo del suo federalismo)

Voilà, è arrivato il “ Federalismo” ! Eccoci in pieno Carnevale! Un bel carro allegorico con tanto di caricatura di una Italia viziata e corrotta. Una legge populista- federalista concepita alla  brusca maniera  dai grossolani  lumbard di Gemonio

In antitesi con la storia patria, il “ federalismo italico ”  nasce in circostanze politico-economiche assolutamente le meno propizie, in un momento di marasma diplomatico con il terrore di una nuova sanguinosa guerra tra nord e sud. Un federalismo, tutto  in contraddizione con il nostro caro inno nazionale: “Noi  siamo da secoli calpesti, derisi, perché non siam popolo, perché siam divisi.

Da quanto si percepisce, si tratta  di un fenomeno politico che non potrà avere vita facile, proprio perché cammina in senso opposto al federalismo vero. Esso è tutto in contraddizione con il pensiero di Ernesto Rossi e di Altiero Spinelli  che a Milano il 28 agosto del lontano 1943 aveva fondato “ Il movimento federalista Europeo”.

Abbiamo perso allora un appuntamento storico irripetibile. La colpa di quell’errore la paghiamo ora molto cara.  Quello si che era un  movimento federalista, che prefigurava una Europa fondata su organizzazioni statali già autonome che volevano liberamente federarsi. Tutto al contrario di oggi,nel caso nostro italiano, di enti pubblici – comuni-province  e regioni – che appartengono ad uno Stato unitario, dal quale si vogliono acquisire, travasando alla rinfusa,  senza alcun senso, varie  competenze.

Immaginiamoci se Regioni, Provincie e Comuni  italiani  come ce la faranno a esistere senza il biberon di “Roma ladrona”? Tribunali amministrativi oberati da mille conflitti di attribuzioni, scontri per competenze interpretative, valanghe di ricorsi tra un ente ed un altro. Un tiro alla fune, in un calderone di  pletoriche vendette, un pieno di contraddizioni!  .

E noi vecchi di 150 anni di storia patria unitaria, fedeli alla nostra costituzione Repubblicana, – da Vipiteno a Lampedusa- d’un colpo di bacchetta magica siamo costretti a diventare tutti  paladini  “ federalisti”.

Per caso, il federalismo alla Bossi ci renderà la vita tutta rose e fiori? Forse che l’economia oggi in stagflazione profonda, senza strategie di sviluppo, senza uno straccio di governo,  ripartirà  di botto?

Detto questo, se vogliamo essere onesti, la nostra Costituzione del 1948 non parla affatto di “ federalismo” . Se ne parla solo di recente con la legge 42 del 2009, nata per omaggiare, premiare, dar consistenza ideologica-elettorale alla Lega prima di Miglio, poi di  Bossi,  nuovo  “Masaniello”  insorto contro la pressione fiscale imposta dal governo vicereale spagnolo. Uomo senza cultura e futuro ha giocato l’unica carta vincente in mano: la sua astuzia. Io ti do i miei voti “ lumbard” e tu mi fai fare il “ federalismo pro domo mea”.

Sarebbe questo il vanto politico-costituzionale del nuovo “federalismo all’italiana”? Non nasce forse  da un patto di “ pelosa” amicizia per un intreccio d’ interessi personali e di astuti appoggi elettorali a favore di Berlusconi che a sua volta sostiene e finanzia Bossi, la sua struttura, le sue bravate, le sue banche, per instaurare il suo agognato potere lombardo? Oggi il vero capo del governo, asse portante del PDL,  è Bossi, confortato dalla nullità politica del PD di Bersani , sostenuto dai milioni di evasori fiscali delle più potenti lobby finanziarie italiane

Non è forse  questo un federalismo tutto di facciata, senza alcuna partecipazione della volontà dei cittadini? Nessuno ha chiesto il nostro parere. Non siamo in Svizzera.

Perché in realtà, nulla si sta facendo contro l’enorme evasione fiscale? Perché si continua a non vedere la crescente immoralità che devasta il corpo elettorale ? Sarà vero che il federalismo è nato per farci migliorare la  vita, per dare un futuro ai nostri figli che oggi sono disoccupati cronici?. O non sarà peggio di oggi?  Tremonti docet: da vero ministro dell’economia sa subito dove trovare argomenti validi “ c’è la crisi in Europa e nel mondo io non posso fare nulla”. Pagate.

Domani mattino sarà lo stesso. C’è la crisi Libica, Egiziana,Tunisina, nello Yemen, in Turchia, in Grecia, in Portogallo…. e allora? Ovunque e sempre ci sarà la crisi.

Cari amici Italiani! E allora paghiamo ancora, sempre. Cosa posso farci – continua Tremonti- se è scoppiata la rivoluzione in tutta l’Africa. Pagate  con o senza federalismo,  e basta!

“Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi” – Dal Gattopardo di Tommasi di Lampedusa…..

Da Torino in linea Michele Sequenziaultima modifica: 2011-03-05T09:48:16+01:00da leonedilipari
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