di Michele Sequenzia

L’unica cosa certa è che il gelo siberiano non perdona. L’intero continente europeo è sotto la neve, gelato a -30 sotto zero. Siamo in un mare di guai. Non c’è lavoro, cresce il numero dei disperati, il costo della vita è insostenibile, la miseria è ovunque, anche in economia restiamo sotto zero. Si susseguono gli slogan governativi, che ricopiano paro paro le menzogne del Berlusconismo più vieto: “ Ormai siamo fuori dalla crisi, l’Italia cresce, l’economia va bene, .. il più è fatto..arriva la primavera.. entro marzo ci sarà la ripresa ”.

Il nostro governo – guidato da Mario Monti – ormai veleggia ad ali spiegate verso il Bel Paese di Bengodi. Mi risulta tutto il contrario. Di nuovo c’è solo tanta miseria. Stiamo assai peggio di prima. Nel giugno del 1917, 95 anni or sono, Antonio Gramsci scriveva:  “Lo scambio internazionale delle merci è regolato da una legge economica immutabile: la mutua convenienza.

Il compratore sceglie tra la merce ( titoli di Stato , patate, oro, verdura cotta, dentifrici, crociere, ……..) quella che conviene alla sua capacità finanziaria e al suo gusto individuale: il venditore cerca di produrre merce che risponda alla capacità finanziaria ed al gusto del compratore. Sta di fatto che il produttore che meglio riesce a soddisfare la domanda del compratore, che cioè offre a minor prezzo la merce migliore (obbligazioni, azioni, automobili, elettricità, cavoli, pesce e patate), vince la concorrenza ( Bunds tedeschi) e s’impone sul mercato. Ciò è perfettamente morale, oltre che economico, e perciò diciamo che è una legge immutabile, e che cercare di forzarla (vedi gli inauditi sforzi di Mario Monti – Elsa Fornero) con provvedimenti legislativi non può che determinare baraonda , creare artificialmente delle crisi ( ci siamo dentro fino al collo oggi e domani), produrre danni economici che ritardano lo sviluppo, minano la prosperità, immiseriscono i suoi abitanti.” ( più chiaro di così si muore)