DA TORINO IN LINEA ROMANA VILLARI, INTERVISTA A CLARA RAIMONDI, GIORNALISTA-SCRITTRICE SULLA…SCIA DI ULISSE

rvillari.JPGdi Romana Villari

E’ da poco uscito “Alle Eolie sulla scia di Ulisse. I diari dei grandi viaggiatori del passato”, un clara4.jpgprogetto non profit patrocinato dalla Regione Siciliana e dal Comune di Lipari per la tutela e la diffusione del patrimonio culturale eoliano; e noi de “Il Notiziario” abbiamo intervistato Clara Raimondi, autrice dell’omonimo libro illustrato con le sue immagini ed edito dal Centro Studi di Lipari, diretto da Nino Paino e Nino Saltalamacchia.

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Da dove è nata l’idea di un libro così particolare? Ho la fortuna di poter passare molto tempo d’estate alle Eolie e, poiché non amo stare sempre al mare, ho preso l’abitudine di passare del tempo ogni giorno in biblioteca e lì ho imparato ad apprezzare molti dei tesori che contiene. L’idea del libro mi è venuta sfogliando i diari dei viaggiatori che sono venuti in passato alle Eolie, che sono quasi sconosciuti se non al di là di una ristretta cerchia di eruditi. Il mio desiderio era quello di portare a galla questo patrimonio culturale seminascosto e renderlo fruibile ad un pubblico più vasto, cioè a sia coloro che frequentano le Eolie sia agli eoliani sparsi nel mondo.
houel.jpgQuali difficoltà hai affrontato nella stesura e nel reperimento della documentazione?
La maggior parte dei diari di viaggio citati nel mio libro è liberamente disponibile in libreria nella traduzione italiana, in particolare quelli editi dal Centro Studi di Lipari (ad esempio Houel, Dolomieu, Dumas, Spallanzani, T’Serstevens, Von Pereira e Vuillier). Alcuni diari invece sono disponibili in un numero limitato di copie (ad esempio i volumi sulle Eolie di Luigi Salvatore o quello di Eliseo Reclus), solo nelle biblioteche pubbliche o in qualche biblioteca privata. Altri ancora sono introvabili (es. Smyth), oppure non ancora tradotti in italiano (es. Cockburn) o disponibili sono in edizioni italiane di pregio molto costose (es. Hamilton): questi ultimi viaggiatori, seppur interessanti, sono stati volutamente esclusi dal mio saggio, che ha finalità divulgative, proprio per le intrinseche difficoltà di reperimento dei testi.
Come ti sei posta nei confronti delle personali descrizioni di un luogo così singolare come DUENINI.JPGl’Arcipelago Eoliano?
E’ straordinario leggere nei diari dei viaggiatori del passato come certi fenomeni, ad esempio la scalata al cratere di Stromboli, possano suscitare oggi le medesime emozioni che suscitavano 200 anni fa, come se il tempo non fosse passato: questo è ciò che mi ha affascinato inizialmente in quelle pagine. D’altro canto poi ho trovato veramente interessante vedere le immagini dipinte allora dei luoghi che vediamo anche oggi: ad esempio le terme di San Calogero o il belvedere di Quattrocchi dipinti da Houel sono molto diversi da quelli odierni.
adumas.jpgTi senti una moderna “artista” che dal grigio nord scopre la calda ed affascinante realtà del Mediterraneo, in modo poetico e romantico, o ti senti una viaggiatrice contemporanea che ha colto l’essenza dei luoghi?
Senz’altro non sono un’artista, forse una viaggiatrice sì, nel senso che amo molto viaggiare e descrivere – sia con le parole che con le mie foto – i luoghi visitati. Per le Eolie però nutro un sentimento speciale, del tutto irrazionale, che mi spinge a tornarci ogni anno fin da quando ero bambina, pur non essendoci nata. E’ un atto d’amore puro e incondizionato: le Eolie sono il primo e finora unico luogo dove ho desiderato fermarmi dopo tanto viaggiare.
Al di là del viaggio “turistico” , quale “viaggio dell’anima” stimolano le Eolie?
  Ti ringrazio per questa domanda perché mi permette di esplicitare l’obiettivo fondamentale di questo lavoro: mostrare ai turisti di oggi che chi viene alle Eolie non trova solo spiagge e malvasia, peraltro entrambi molto gradevoli. Trova un passato millenario e una stratificazione di culture ben visibili tutt’oggi sia nei luoghi che nella lingua, nella gastronomia, negli usi e costumi locali. Si ha proprio la sensazione di navigare “sulla scia di Ulisse” e di tutti i suoi illustri seguaci, immersi in una natura di straordinari contrasti immutata da millenni.  Qual è l’isola che senti far “vibrare le tue corde”, quella che banalmente ti piace di più? Le spallanzani.jpgEolie mi piacciono tutte, così diverse l’una dall’altra: Stromboli perennemente in eruzione, Vulcano per i fenomeni vulcanici secondari, Panarea per la vita notturna, Alicudi che è l’ultimo Paradiso incontaminato, Filicudi per i suoi tesori sommersi, Salina per le sue verdi pendici. Ma l’isola che sento più mia è senz’altro Lipari, perché lì c’è quella che da poco è diventata la mia casa. Hai già pensato a come saranno i prossimi libri dei quali ci preannunci successive pubblicazioni?
”Alle Eolie sulla scia di Ulisse” è un progetto di comunicazione che ha l’ambizione di rendere noti tutti gli autori che si sono ispirati alle Eolie nelle diverse discipline. Sono partita dai viaggiatori perché mi sentivo particolarmente in sintonia con quella tipologia di autori ma dopo di loro verranno gli scrittori, i registi, i pittori, gli scultori, i fotografi e molti altri. Aggiungo inoltre che i prossimi volumi nasceranno anche con il contributo della community di utenti del web – già composta da più di 800 persone – che già collaborano volontariamente al progetto, sempre sulla scia di Ulisse!

DA TORINO IN LINEA ROMANA VILLARI, INTERVISTA A CLARA RAIMONDI, GIORNALISTA-SCRITTRICE SULLA…SCIA DI ULISSEultima modifica: 2009-01-28T13:50:00+01:00da leonedilipari
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