Da Ustica in linea Aldo Messina. Siremar, avremo una Caporetto o un vaporetto?

amessina.jpgdi Aldo Messina*

Un’inquietante preoccupazione determinata dall’incertezza sul destino dei trasporti nelle isole minori siciliane. È quello che provo dopo l’incontro  tra i sindaci delle isole minori siciliane e la commissione Trasporti dei deputati regionali siciliani presieduta dall’onorevole Mancuso. Il mio intervento ha puntualizzato le ombre passate, presenti e future della ormai nota vicenda Siremar.

Dubbi passati e mai chiariti sul perché due anni fa la Regione abbia detto no al ministero dei Trasporti che era disponibile a cedere gratuitamente la Siremar, mentre oggi stiamo partecipando a un bando che prevede un esborso di denaro pubblico. E poi perché mai l’acquisto della Tirrenia è un problema siciliano e non campano (che ne è coinvolta con la Caremar) o toscano (Toremar) o pugliese (Nuova Adriatica)?

Perplessità presenti sull’incertezza sul numero delle linee. È vero, il bando prevede che chi vince deve garantire lo stesso numero di linee per undici anni. Però afferma anche che lo Stato non esborsa nulla e che eventuali aumenti dei costi (più che eventuali in undici anni sono certi) andranno a ricadere sui servizi (quindi sul numero delle corse) o sul costo dei biglietti (che già ci sembrano cari ora). Ad esempio si sappia che il costo del miglio marittimo, stabilito dall’estimo statale ministeriale per valutare i costi delle linee, è passato dai 13 euro del 2002 ai 144 (nessun errore di battitura) del 2009. Figurarsi cosa ci aspetta come aumento di costo da oggi al 2022 se non potremo fare affidamento su alcun contributo statale. Inoltre chi deciderà quali linee tagliare e su quali principi? Quelli dell’utile economico? In questi giorni ha luogo la Bit sul turismo. Cosa vendiamo? Che linee proponiamo?

Paure future nell’apprendere che sono sette (coperte da un finto segreto) le compagnie che hanno aderito alla richiesta di acquisire Tirrenia e cinque per la Siremar. Non è nostro compito valutare la affidabilità dei partecipanti ma evidenziamo che recentemente qualcuno molto serio si è tirato fuori preoccupato dallo stato di vetustà (che scoperta!) dei mezzi navali. A conferma di ciò ricordiamo il balletto della motonave Antonello da Messina che da Ustica è stata portata alle Eolie e da lì a Favignana e poi di nuovo ad Ustica. La Antonello da Messina, ho detto in commissione, è come il presidente Giorgio Napolitano: anziana ma ancora efficiente più di altre motonavi più giovani. E per la sua affidabilità contesa da tutti.

E il problema dei lavoratori Siremar? La Regione è prodiga di promesse: 20.000 precari stabilizzati (che il commissario ha bocciato), coprire i debiti dei Comuni nei confronti degli Ato (raccolta rifiuti). E ora vuol mettersi pure a navigare. Se la riunione non è stata utile a dirimere i miei dubbi lo è stata certamente per aumentarli. Ho capito ad esempio che il bando Tirrenia- Siremar non è stato predisposto dall’assessorato Trasporti ma da quello al Bilancio. Come dire che il problema dei trasporti delle isole minori, che non riguarda solo i turisti ma 30.000 cittadini che vivono nelle isole e che hanno il diritto di andare a curarsi, a scuola, a divertirsi o comunque di vivere, non solo è passato sulla testa dei rappresentanti dei cittadini ma anche degli uffici competenti. La soluzione emersa? Parlarne nella conferenza Regione- autonomie locali. Ma quando, se il 13 marzo è la data fatidica? Avremo una Caporetto o un vaporetto?

*Sindaco di Ustica

Da Ustica in linea Aldo Messina. Siremar, avremo una Caporetto o un vaporetto?ultima modifica: 2011-02-27T09:23:35+01:00da leonedilipari
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