di Maurizio Pagliaro
Caro signor Salvatore Agrip, credo di essere stato frainteso. Io non faccio campagne pro o contro Berlusconi, ma avendo una piccola attivita’ turistica, sento i commenti dei miei ospiti stranieri a proposito del Silvio, come lei lo ha chiamato. Mi creda le mie facolta’ intellettuali le dedico al mio lavoro e
nonostante il pianto greco, come dice il mio amico Lino Natoli, riesco in un momento di crisi a galleggiare. Il che non è poco. Penso che anche se ci spieghiamo male entrambi, siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Distinti saluti
P.S. Lei è invitata nel mio piccolo ristorante a Vulcano, a presto.