Dalla Sardegna in linea Felice D’Ambra

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Carissimo Bartolino Leone
è con molto piacere che io e Mary per sempre,
T’inviamo i nostri migliori “Auguri” di Buon Compleanno,
Felice D’Ambra

Dalla Sardegna in linea Felice D’Ambraultima modifica: 2010-10-21T16:25:38+02:00da leonedilipari
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Dalla Sardegna in linea Felice D’Ambra

fdambra12.JPGdi Felice D’Ambra*

Sono tempi molto duri, la crisi turistica attanaglia moltissime strutture alberghiere e non. Tutti ci auguriamo che passi molto presto, comunque questa stagione si prevede più nera del solito e non solo alle Eolie, anche in Sardegna.

Poche Località al mondo, possono vantarsi di avere un mare con incredibili riflessi limpidi dai fondali di sabbia finissima, da calette, coste, spiagge e da splendide immagini da “cartolina” conosciute in tutta Europa e così sorprendenti anche nell’entro terra. Una Sardegna, capace di ”incantare”, ricca di storia, di Archeologia, di grotte, di sentieri,  di bellezza allo stato puro, di colori accesi di una vegetazione mediterranea, di un ambiente selvaggio, incontaminato e di antiche vallate che testimoniano una storia millenaria. Immagini meravigliosi, profumi e suoni che s’ irradiano dal profondo dell’anima di una terra che ha tanto da raccontare. Tutte queste bellezze da meraviglia, questo mare smeraldino, queste spiagge di sabbia bianchissima, oggi non bastano più e la Sardegna, come qualsiasi altra Località turistica della Penisola, langue il silenzio quasi assoluto di un turismo muto, tronco, afflitto, ferito dalla crisi che affligge i popoli dei vacanzieri europei e non solo. Siamo al 15mo giorno del mese di luglio e soltanto da qualche settimana il tempo meteorologico si è assestato e fa eccessivamente caldo, anzi caldissimo, ma non per il turismo. La Sardegna, quella per modo di dire “ a buon mercato” come, Il Sud Est, la costa del Sulcis, la Costa Occidentale, la Costa Paradiso, tutta la Costa Orientale Centrale, la Costa di Muravera, e purtroppo,  anche quella di Baia Sardinia, Golfo di Marinella, il “nobile” Porto Rotondo ed anche la più famosa “Costa Smeralda”, dove a dir poco gli alberghi a cinque “Stelle”, ostentano un’occupazione camere limitata e nessuno Hotel della Costa del Nord Est Sardegna e dintorni, detiene il tutto esaurito. Soltanto Campeggi, Bed and Breakfast e il mondo sommerso delle seconde case continuano a lavorare ma non a pieno ritmo.

 

Le navi delle varie compagnie, che sbarcano al porto d’Olbia, il più importante del Nord Est  e porta della Costa Smeralda, traffico commerciale a parte, le auto dei vacanzieri no effettuano le colonne degli scorsi anni.

A fare da cornice al turismo blasonato e di portare un grosso afflusso a Porto Cervo, ci hanno pensato i cassintegrati dell’Isola dell’Asinara, che la scorsa settimana, stanchi di stare sull’isolotto, hanno pensato bene di trasferire la loro protesta e curiosare per qualche giorno nella più famosa e lussuosa Località turistica  della Costa Smeralda. Nella piazzetta semi vuota, proprio di fronte all’Hotel Cervo. attrezzati di megafono e vestiti con tute bianche, in  presenza di pochi turisti, hanno voluto pacificamente manifestare il proprio dissenso per la mancanza di lavoro. Gli scioperanti, resosi conto che la loro manifestazione non ha avuto gran successo di pubblico, hanno promesso che sarebbero ritornati in un momento migliore per la più magica e mondana “Piazzetta” conosciuta in tutto il mondo. Tutto è bene, quello che finisce bene, nella serata i cassintegrati dell’Isola dell’Asinara, hanno lasciato la silenziosa e sconsolata turisticamente, Costa Smeralda, facendo rientro all’Asinara.

Dalla Sardegna, un caro saluto a tutti.

 

*Presidente dell’associazione direttori d’albergo della Sardegna

 

Dalla Sardegna in linea Felice D’Ambraultima modifica: 2010-07-16T17:31:00+02:00da leonedilipari
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Dalla Sardegna in linea Felice D’Ambra

fdambra11.jpgdi Felice D’Ambra*

Per comunicazione e conoscenza ai Colleghi e Soci A.D.A. lettori de “Il Notiziario Online delle Isole Eolie” di Bartolino acavaliere8.JPGLeone che si recano ad Alghero, per il Seminario organizzato dal nostro Centro Studi di Roma  che si svolgerà dal 17 al 20 giugno p.v., comunico qualche descrizione sulla cittadina che ospiterà l’Associazione Direttori Albergo Nazionale: L’Hotel Punta Negra, sede del Seminario, si trova a Fertilia, in Località Punta Negra, posizionato sul mare e vicinissimo alla Spiaggia delle “Bombarde” distante pochi chilometri da Alghero e dall’Aeroporto.
La strategica posizione della Città d’Alghero, ha avuto nel passato un grande ruolo militare e mercantile che la fa risalire ai Doria dal 1100, sino alla dominazione aragonese nel 1353. Alghero è un tipico esempio di città fortezza ben conservata. Ben mantenute sono le vecchie torri medievali, come il baluardo della Maddalena, l’imponente Torre dello Sperone, la Torre gotica di San Giacomo, la chiesa seicentesca di Nostra Signora del Carmelo, il Bastione del Mirador,e la Torre della polveriera. Nei pressi della Porta a Mare, tradizionale accesso alla città murata, si trovano i resti del Forte della Maddalena, una delle testimonianze meglio dei bastioni spagnoli, con la targa che ricorda lo sbarco di Garibaldi. Valgono anche una visita, il Palazzo De Ferrera, edificio signorile D’impronta gotica del XVI  secolo, ed anche la Casa Doria, dimora Patrizia in stile gotico catalano, la Chiesa di San Francesco, un esempio di architettura catalana, che comprende anche un Chiostro. Se, volete rintracciare un angolo di Spagna, pochi lo sanno, ma sulla costa Nord Occidentale della Sardegna si acavaliere9.JPGparla un idioma ancora più ostico della lingua sarda. Questa “isola nell’isola” definita da Carlo V, la “Bonita” è Alghero, el Pais català. L’impenetrabile favella è catalano antico, simile a quello parlato a Barcellona e alle Baleari. Il nome d’Alghero, forse deriva dalle abbondanti alghe (posidonie), le alghe che durante le mareggiate invernali si depositano lungo le spiagge, alte che sembrano dune oscure, risale al Medioevo: secondo la tradizione, Alghero era solo un villaggio arabo di pescatori che nel 1102 la famiglia genovese dei Doria, liberò, fondando una città in forma di fortezza. Dopo un lungo assedio, gli abitanti furono deportati alle Baleari. Poi Pietro IV d’Aragona ripopolò Alghero con coloni catalani. La bella filla de Catalunja restò in mano iberica fino al 1720, quando passò ai Savoia. Ma, le era rimasta un’impronta ancora evidente nei suoi vicoli in acciottolato, dove si ritrova l’intricata vitalità mediterranea del centro storico di Barcellona: botteguzze che espongono monili di filigrana e collane di rosso corallo ( d’altronde siamo sulla “Riviera del Corallo”), campanili che si stagliano contro un cielo chiarissimo, panni stesi che lasciano intravedere facciate dalle linee arabeggianti. Agli angoli, belle targhe toponomastiche segnalano l’identità bilingue dell’Alguer, e non v’è dubbio che i nomi catalani siano più poetici di quelli italiani o sardi. Alghero, è una città vivace ma lontana dalle frenesie metropolitane nelle quali momenti di una pausa scandita da ritmi “giusti”: la pausa (siesta) nei bar, il giocoso tour del trenino, l’interno un pò  ricercato de “L’arca Sard rock cafè”, bellissima è la cupola acavaliere11.JPGpolicroma della Chiesa di San Michele, simbolo della città, il piacere dello Shopping in una bottega artigianale che espone monili in corallo. Il linguaggio catalano degli algheresi, anche se modificato dal sardo e italiano, resta ben vivo nell’uso comune e nella cultura. Ad Alghero, non c’è da stupirsi se nei ristoranti cittadini si mangia il porcetto, la “paella”, gli spaghetti ai ricci di mare (spettacolare la sagra dei ricci che si svolge sul porto da gennaio a marzo d’ogni anno), se le donne alla processione del Venerdì Santo mettono la mantiglia. Alghero, è città dalla doppia vita. Una città da gustare a poco a  poco, scoprire lentamente, con la pazienza con cui si spolpano le chele di una delle fantastiche aragoste alla catalana che si gustano in tutti i ristoranti cittadini ma che trovano il suo tempio della gastronomia nel famoso ristorante “La Lepanto” di Moreno Cecchini, il grande Chef scrittore scomparso qualche anno fa. Oggi, il caratteristico ristorante, è in mano sicure che continua la tradizione con la famiglia “Macciocu”. Solo così Alghero svelerà i suoi segreti: come quello conservato nell’anonimo vicolo dove una finestra ormai murata, nasconde una commovente storia di pietà popolare. Qui, in questo vicolo, per secoli, c’era una”ruota” su cui le ragazze madri abbandonavano i neonati illegittimi, nella certezza che qualcuno li avrebbe accolti. Molte sono le bellezze della “città murata” che Carlo V ha trovato bonita, por mi fè, y acavaliere12.JPGbien asentada, “bella”, in fede mia, e ben solida”. Alghero con i suoi bastioni spagnoli cinquecenteschi, le molte torri la facevano una vera fortezza marinara della Sardegna. Il romanico, il gotico – catalano e il neoclassico si accumulano nelle chiese, quasi a raccontare la storia di una eclettica città che ha stratificato le sue fasi genovese, spagnola e sabaudia. Qualcuno azzarda che l’ottagonale campanile gotico – aragonese della Cattedrale di Santa Maria, alto 40 metri, è il più bello di tutta la Sardegna, sia un minareto arabo. Col tempo la città d’Alghero, è stata apprezzata come la località di mare, più gradita dai turisti stranieri, la canzone “Alghero” cantata da Giuni Russo (voglio andare ad Alghero in compagnia di uno straniero), attesta la bellezza di questa cittadina dei coralli rosa e di rosso colore. La meravigliosa baia di Porto Conte, l’antico e ben protetto porto dei romani, è stato purtroppo, deturpato da costruzioni d’alcuni “mostri” alberghieri. Sopra le falesie di Capo Caccia, volteggiano a migliaia i gabbiani, cormorani, le berte, i falchi pellegrini, i marangoni del ciuffo e sul dirupo della Punta di Cristallo, nidificano gli avvoltoi grifoni, che si nutrono di carogne in un carnaio predisposto nell’oasi faunistica. Si assicura che le aragoste sempre abbondanti, sono considerate dai Gourmet, le più gustose del mondo, e che la Regina Elisabetta d’Inghilterra, volle al suo pranzo di nozze. Dietro il Capo, in barca ma anche via terra scendendo i 656 scalini della vertiginosa escala del cabirol ( la scala del capriolo), costruita negli anni cinquanta), si accede alla più vasta cavità naturale della Sardegna, l’emozionante Grotta di Nettuno, lunga 2.400 metri. Sarà un caso ma, anche nelle catalane Baleari ci sono, grotte famose, come le Cuevas del Drach. Al di là dalle loro radici iberiche, gli algheresi sono consapevoli di vivere in una piccola città d’arte acavaliere13.JPGmolto originale. Famoso, il ” Cap d’Any ” (il Capodanno di Alghero), che richiama una moltitudine di turisti locali, italiani e stranieri. La compagnia Aerea irlandese Ryanair, ha fatto della Città di Alghero, il “suo Aeroporto”, sbarcando milioni di passeggeri all’anno, soprattutto Inglesi.
Da non dimenticare che l’Alguer, pais català de Sardenya è la città del Corallo, che i sardi chiamano l’oro rosa che si pesca sotto le scogliere di Capo Caccia. Gli orefici d’Alghero, perpetuano una tradizione artigiana che ha origini antichissime. Il mio amico e pittore Gianvittorio Vacca è un grande artigiano del Corallo firmato. Ricercatissimi dalle donne, i classici orecchini a forma di mora, con incastonate sferette di corallo, chiamati narvas o arreccadas. A tutti i Colleghi che vorranno partecipare, noi dell’ADA Sardegna, siamo pronti ad accogliervi, come pure il Direttore dell’Hotel Punta Negra Francesco Masia, Il General Manager Giorgio Macciocu, Socio ADA, Presidente di Federalberghi e di Confcommercio di Sassari e Gallura e tutta la Reception : Laura, Elisabetta, Rossella, Rita, Alex , Massimo e naturalmente tutto il resto dello  Staff. Nel ricordarvi che per partecipare al seminario è obbligatorio compilare il modulo di acavaliere14.JPGiscrizione, mentre nei limiti della disponibilità alberghiera la prenotazione è aperta a tutti: familiari, parenti ed ospiti. Qualora, avreste necessità di ulteriori informazioni, non esitate a contattarmi, sarò molto lieto di darvi tutte le notizie necessarie, al piacere di rivedervi, cordialmente,.

*Presidente Associazioni Direttori d’Albergo della Sardegna
info@adasardegna.it

Dalla Sardegna in linea Felice D’Ambraultima modifica: 2010-06-04T09:43:08+02:00da leonedilipari
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Dalla Sardegna in linea Felice D’Ambra

fdambra2.jpgGent.mo Bartolino, ogni tanto quando posso mi concedo dieci minuti per controllare la mia posta elettronica. La ringrazio per aver risposto alla mia richiesta. Spero d’incontrarLa presto , conto di essere a Lipari verso la metà del mese di giugno per trascorrere qualche settimana di relax e d’incontrarLa con molto piacere.
Mia sorella Felicia mi ha detto che Lei è molto amico di mio nipote Stefano, questo mi fa molto piacere. La saluto con l’augurio di trovare Lipari super affollata di turisti, anche se quest’anno si sentirà, come in Sardegna, e non solo , l’aria della crisi. In questi giorni tasterò di persona il termometro turistico in quanto devo recarmi ad Alghero la cittadina catalana, ospite di un mio Collega , il Presidente dell’Associazione  Albergatori delle Provincie di Sassari e Gallura, la Provincia della famosa” Costa Smeralda ” ed al Golfo di Orosei, a trovare altri miei colleghi Direttori e proprietari d’albergo. Ad Orosei ho vissuto per nove anni, una cittadina in Provincia di Nuoro ” La Baronia ” la terra dei Baroni, gestivo una villa del novecentoventi immersa un un parco con giardino fiorito a soli duecento metri dal mare. Da Orosei sulla Costa Orientale Sarda, ricade lo Splendido Golfo che da Orosei a Santa Maria Navarrese vi sono le più belle spiagge di tutto il Mediterraneo, dal porticciolo turistico di Cala Gonone, accessibili solo via mare, ma sulla Costa di Orosei, a Cala Liberotto e Cala Ginepro, si trova la famosa spiaggia protetta di Biderrosa, un oasi di eccezionale bellezza visitabile solo a numero chiuso ed a pagamento, controllato dalle guardie dell’Ente Foreste.
Il mio tempo è scaduto, e al piacere di rivederLa a Lipari,
Felice D’Ambra

Dalla Sardegna in linea Felice D’Ambraultima modifica: 2009-06-02T19:38:08+02:00da leonedilipari
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Dalla Sardegna in linea Felice D’Ambra

fdambra2.jpgCarissimo Bartolino Leone, personalmente penso che Tu non mi conosca, io sono oriundo liparoto ma vivo in Sardegna, ultimamente ho aperto due alberghi a Lipari in qualita di Direttore, l’hotel Aktea della famiglia Cassarà e l’Hotel Bougainville della famiglia di Federico Finocchiaro, anch’essi miei nipoti.
Nel mese di marzo u.s. sono stato a Lipari e poi a Taormina per un Congresso dell’Associazione Direttori Albergo, Associazione che da trent’anni mi pregio di appartenere. Amo Lipari e le Isole Eolie, ma molto demotivato, in quanto ogni volta che torno a casa è sempre peggio, Lipari lascia molto a desiderare, sembra un’isola abbandonata a se stessa e questo mi rattrista perchè in Sardegna l’Isola della vacanza per eccellenza non faccio altro che parlare delle bellezze delle nostre Isole.
Ricevo ogni tanto notizie dell’Isola da mia sorella Felicia, da mio cognato Enzo Virgona e dai miei nipoti del Ristorante Al asardegna.jpgPescatore e dal Bar il Gabbiano di Marina Corta.
Un caro saluto.

Cav, Felice D’Ambra, Presidente A.D.A. Sardegna.

Ecco il curriculum del cav. Felice D’Ambra. Originario di Lipari, Isole Eolie, ha iniziato la sua professione negli alberghi italiani ed esteri con una applicazione allo studio invidiabile. A Crotone, Calabria, nel 1974, ha iniziato a dirigere il primo di una serie d’Alberghi di grande richiamo turistico nazionale ed internazionale, ed e’ stato l’Hotel Capitol. Management dell’Hotel Sporting Club di Fonni, Sardegna, con la qualifica di direttore generale 1979-1985; Hotel Diran & Centro Congressi di Quartu S.Elena con la qualifica di direttore generale della societa’ Diran fdambra1.jpgAlberghiera S.p.A., 1986-1983; Hotel Hinterland, Cagliari-Serlargius, sempre con le mansioni di Direttore Generale, 1993-1995. Da questi alberghi passava dalla direzione e gestione in proprio del prestigioso albergo “Villa Campana” di Orosei, localita’ Fluile e’ Mare, nello stupendo Golfo della cittadina Sarda di Orosei, in provincia di Nuoro, del quale e’ responsabila dal Maggio del 1995. Questo Albergo, e’ l’esempio evidente della grande vocazione professionale di Felice D’Ambra nella costruzione degli alberghi e la piu’ attenta ospitalita’ alla clientela, anche di quella piu’ esigente.  E’ associato all’ADA – Associazione Direttori D’Albergo dal 1981; e’ presidente regionale per la Sardegna di questa associazione dal 1990 e ne e’ anche consigliere Nazionale. E’ uno Skål Man della sede di Cagliari; e’ stato insignito del premio internazionale”Golden Helm” (Timone d’Oro) nel 1989 a Berlino. Ed ancora premi: Quercia ADA; Nuraghe d’Oro, premio nazionale Sardo di cultura e turismo. Oltre a tutta la sua saggezza e’ anche un esperto della ristorazione, componente della commissione della Camera di Commercio di Nuoro e di altre istituzioni pubbliche per il turismo.  Una vita spesa per il turismo, ed ancora contuinua nei suoi impegni professionali a beneficio della nobile gara, quale oggi e’ l’ospitalita’ alberghiera.” Presidente Regionale dell’A.D.A. (Associazione Direttori Albergo della Sardegna) è stato insignito dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi dell’Onorificenza di “ Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Da tanti anni è il Presidente A.D.A. della Regione Sardegna ed è uno dei più noti Alberghieri Italiani, riconosciuto per la Sua grande esperienza e per la Sua lunga carriera nel settore del Turismo Nazionale e Internazionale. Puro tecnico alberghiero, appartiene alla generazione dei carrieristi, vale a dire che a quei tempi la carriera si cominciava dalla gavetta, facendo tutti i reparti per arrivare in cima e bisogna riconoscere che questo sistema ci ha fornito le figure Professionali più famose in tutti i settori industriali e quello alberghiero non ha fatto eccezione. Il suo amore per il mondo del Turismo, nasce per caso, giovanissimo, all’isola di Vulcano, nell’Arcipelago delle Eolie, quando portato da un amico a fare l’aiuto economo e accompagnatore degli ospiti dell’unico Hotel Villaggio francese “ La Connaissance du Monde “.  Ma è a Taormina , Perla del Turismo Internazionale che viene così a contatto con il variegato microcosmo alberghiero che lo affascinerà per sempre.  Da quel momento non esiste altro scopo nella sua vita. Avrebbe continuato la carriera alberghiera.
Sarebbe troppo lungo elencare tutti gli alberghi e ristoranti in Italia e all’estero, dove ha lavorato da giovane, nei vari reparti, acquisendo esperienza e facendo carriera.  Possiamo nominare alcuni Alberghi come il Grand Hotel Miramare, l’Hotel Excelsior, il San Domenico Palace di Taormina, il Santavenere di Fiumicello di Maratea, l’Excelsior di Napoli, L’Abi d’Oru del golfo di Marinella di Olbia, il Gabbiano Azzurro di Golfo Aranci, l’Hotel Su Sirboni a Marina di Gairo, il Costa Tiziana di Crotone, The Great Eastern di Londra ecc.  Dopo parecchi anni di instancabile lavoro, si sente maturo e pronto alla difficile carriera del Direttore d’Albergo, e il suo primo incarico in Calabria, l’apertura dell’Hotel Capitol di Crotone, prosegue il suo cammino e si ritrova a dirigere l’Hotel Villaggio Agrustos di Budoni, Costa Orientale della Sardegna, l’apertura dell’Hotel Cualbu di Fonni, L’Hotel Sporting Club nel cuore della Barbagia ed è qui che girovagando in tutta Europa, fa conoscere la vera Sardegna dell’interno, la Sardegna delle tradizioni, delle sagre e feste popolari, il mondo pastorale, organizzando nel 1980, l’escursione ” Safari fotografico ” , in Land Rover nel cuore sdel Supramonte di Orgosolo.  Viene trasferito dalla stessa compagnia a Quartu Sant’Elena all’Hotel Diran & Centro Congressi.  Nel 1995 intraprende la Gestione/Direzione dell’Hotel Villa Campana, nel Golfo di Orosei, bomboniera immersa in un parco a soli 200 metri dal mare, ne crea una struttura a quattro stelle di prestigio, che porta ai massimi livelli di qualità dei servizi ma per impegni precedentemente presi, ritorna nel suo paese natio, Lipari per preparare l’apertura dell’Hotel Aktea, una meravigliosa struttura a quattro stelle e ancora nel 2007 lancia un altro  quattro stelle , l’Hotel Bougainville in puro stile eoliano sempre a Lipari.

 

Dalla Sardegna in linea Felice D’Ambraultima modifica: 2009-05-29T17:09:00+02:00da leonedilipari
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