LA NOTA PRECEDENTE. – Mentre ci sono tribunali che chiudono con il silenzio, ci sono tribunali che vogliono restare aperti con il clamore.
Gli avvocati che contrastano la nuova geografia giudiziaria si sono consorziati nel “Coordinamento degli ordini forensi minori” tempestando con numerosi appelli le varie istituzioni. Intanto sempre nell’agguerrita cittadina di Rossano Calabro, il sindaco del paese, furioso come non mai, ha chiuso tutta l’area intorno al tribunale per 6 giorni. Causa o con la scusa della festa padronale ha montato un palco lungo il viale che porta al Palazzo di Giustizia. Mentre due grossi fuoristrada impediscono qualsiasi passaggio di camion, soprattutto a quelli usati per il trasloco, mentre gli avvocati impediscono fisicamente il riempimento degli scatoloni. Il Tar della Puglia ha sospeso la chiusura della sezione distaccata di Bitonte mentre a Casale Monferrato sono stati concessi ancora 3 anni di vita per smaltire il lavoro. Chi fa i conti scentificamente e non politicamente dimostra sempre di piu’ che l’aggravio di spesa equivale ai risparmi e quindi non c’e’ nessuna convenienza per lo stato. Alla fine verra’ chiuso solo il tribunale di Lipari che e’ quello che costa di piu’? Questo si direbbe dal silenzio delle 4 amministrazioni comunali che non si rendono ancora conto cosa vuol dire la chiusura della casa della giustizia. O forse si.
Gentile Avvocato Pajno. Come cittadino, come professionista e come
Presidente dell’Associazione Geometri Eoliani mi consideri a completa disposizione per ogni iniziativa ritenuta opportuna e necessaria per salvare la sede del Tribunale. Debbo ricordarLe che nella seduta del Consiglio Comunale sull’argomento mi sono permesso affermare, considerata la latitanza dei nostri rappresentanti politici, che l’unica possibilità che avevamo per salvare il Tribunale era qualla di prendere un bus e recarci tutti a Roma per protestare, ovviamente
in modo pacifico.
-Nicola Marino, presidente dell’Organismo unitario dell’avvocatura (Oua), ha fatto un’analisi sulla chiusura dei Tribunali a proposito
della nuova geografia giudiziaria. «Dal 13 settembre in Italia la giustizia è a rischio caos, molti uffici (tribunali, sedi distaccate…), spesso di grandi comuni, non sono pronti per la chiusura e non a caso il ministro Cancellieri ha già prorogato, approfittando della disattenzione estiva, il termine in diverse realtà, ma solo in alcune e con un criterio francamente incerto e inadeguato (anche se purtroppo sembra quello del ‘divide et impera’ vista la forte opposizione sociale nel Paese contro questo provvedimento). Serve invece un intervento generale come chiesto dal Parlamento». È l’analisi di Nicola Marino, presidente dell’Organismo unitario dell’avvocatura (Oua) a proposito della nuova geografia giudiziaria. «Questa presunta ‘revisione’ – dice Marino in una nota – tanto ‘strillata’ sui giornali non fa risparmiare nulla, si pregiudicano interi territori a livello
economico e in alcune centri come, appunto, Rossano, si rischia di lasciare il campo libero alle organizzazioni criminali. Proprio in queste ore, vogliamo esprimere la nostra piena solidarietà agli
abitanti e agli avvocati di questa città calabrese che manifestano da ieri presidiando gli uffici giudiziari anche con una protesta forte come l’occupazione». «Comprendiamo – aggiunge Marino – il grande
disagio e la rabbia di fronte a provvedimenti scellerati come questo che, di fatto, decapitano la macchina giudiziaria italiana. Non a caso, nei prossimi giorni, sono state annunciate iniziative analoghe in tutto il Paese. L’Oua é a fianco di tutte queste città che vogliono difendere il servizio giustizia». «D’altronde – ribadisce Marino – anche il Parlamento con un ordine del giorno ha chiesto al Governo una proroga generale perché sono evidenti le criticità emerse. Insistere su questa strada da parte della Cancellieri è ingiustificabile, non è una questione di difesa del piccolo orticello o del campanile come si è detto, purtroppo, da più parti con molta superficialità, ma una scelta di buonsenso per avviare, invece, una seria revisione e modernizzazione della geografia giudiziaria a tutela degli interessi generali del Paese e dei cittadini».
E’ una triste realtà che cambierà la giustizia degli eoliani che dovranno giocarsela in trasferta, come le partite di calcio con tutte le relative conseguenze. Ma quello che sorprende è la totale assenza dei nostri politici ad iniziative forti come quelle di Rossano e…la deludente posizione di Casini che ha votato contro la proroga ed al quale abbiamo dato la cittadinanza eoliana. Scandalo-Scandaloso.
– Mentre a Rossano Calabro, il presidente dell’ordine Serafino Trento guida con avvocati e politici la protesta per la chiusura del tribunale salendo sul tetto, 40 sindaci del Roero hanno hanno consegnato la fascia alla Prefettura di Cuneo perche’ non vogliono la chiusura di Alba dove anche il presidente della Regione Piemonte e’ intervenuto a muso duro con la Cancellieri. Anche Chivasso protesta con 22 sindaci, non vogliono la chiusura perche’ la ndrangheta si infiltrerebbe ancor di piu’. A Logonegro addirittura e’ scesa in campo l’Unione Cattolici Italiani. Indietro i soldi spesi per la struttura grida il sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi. In Liguria dove vige la legge del pesce grosso che mangia il piccolo la deputata Deborah Bergamini guida la riscossa come il governatore Luca Zaia in Veneto. In Sicila solo Ragusa ha avuto una proroga di 2 anni per motivi logistici immobiliari. Il resto tace. La giustizia concentrata e’ una cassata dice una avvocato in pensione mentre i fascicoli prendono la strada dell’archivio morto, alla salute di tutti. Lipari non pervenuto, movimenti politici soffici e privati.
-di Aldo Natoli
Caro Avvocato Luca Zaia il tuo continuo interessamento sulla soppressione del Tribunale di Lipari è veramente ammirevole. I tuoi scritti, i tuoi suggerimenti, il tuo continuo e pressante impegno per mantenere ” le luci accese” su un problema di grande importanza, e non solo per gli avvocati, ma per tutti noi, è straordinario. Quindi ti rivolgo come cittadino e come amico, un sentito grazie. Purtroppo bisogna rassegnarsi perchè ci troviamo dinanzi ad una triste realtà: ai nostri rappresentanti politici regionali e nazionali del Tribunale di Lipari non gli interessa niente! Tutto s’inquadra, come più volte mi sono permesso di segnalare, in un disegno politico che deve ridimenzionare le Eolie. Quindi via tutto! Oggi ai politici non interessa il consenso dei cittadini, ma bensì quello delle loro segreterie. Pertanto, caro giovane amico, attendiamoci tempi peggiori!
Diritto24 continua a fornire notizie interessanti sul fronte dell’imminente attuazione della riforma della geografia giudiziaria, anche al fine di individuare un termine di paragone tra l’operato politico dei rappresentati politici di altri territori e quello posto in essere (?) dai nostri rappresentanti. Ed infatti in due articoli pubblicati ieri si legge: “Ventisei parlamentari hanno inviato al presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta e al Ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri la richiesta di un decreto correttivo della riforma delle circoscrizioni giudiziarie. Provvedimento che permetterebbe di escludere dall’elenco dei Tribunali da sopprimere Pinerolo, Bassano, Chiavari, Lucera, Rossano e Tolmezzo. I tempi sono ristretti considerato che la data di attuazione della Riforma è fissata per il 13 settembre. “Com’è noto la scelta di queste sei circoscrizioni – si legge nel documento dei parlamentari – è motivata da valutazioni tecniche che non solo non contraddicono lo spirito della riforma, ma la rendono ancora più efficace nel rispetto dei parametri indicati dalla legge delega, e relativi alla popolazione, all’estensione del circondario, al carico processuale, all’organico dei magistrati, alla situazione infrastrutturale, alla presenza di criminalità organizzata, alla necessità di decongestionare e razionalizzare il servizio Giustizia nelle grandi aree metropolitane, il tutto proprio con riequilibrio delle competenze attuali degli uffici limitrofi della stessa area provinciale caratterizzati da rilevante differenza di dimensioni. L’iniziativa che si richiede al Governo interpreta, infine, l’orientamento di ampia unità e convergenza tra tutte le forze politiche parlamentari”. Ed ancora: ”Il Ministro Annamaria Cancellieri chiederà di sospendere il trasloco del Tribunale di Alba ad Asti. Lo ha annunciato stamane il presidente della Regione Roberto Cota, giunto al palazzo di Giustizia albese per portare la propria solidarietà al presidio di sindaci della zona che da dieci giorni occupano simbolicamente il corridoio del tribunale per impedirne la soppressione, prevista dal 13 settembre”. Il trasloco avrebbe dovuto iniziare già il 26 agosto. “Ho parlato personalmente con il ministro Cancellieri – ha detto Cota -: mi ha garantito che si farà un provvedimento correttivo del piano di accorpamento delle sedi giudiziarie che salverà il Tribunale di Alba”.
Probabilmente verrò identificato come l’Avvocato delle domande, ma sarei curioso di conoscere:l’esito dell’interpellanza presentata nell’interesse della sede del Tribunale di Lipari, di cui, ad oggi, non abbiamo avuto alcun riscontro dagli organi istituzionali;se il Presidente Crocetta, prendendo esempio dal collega Cota, abbia profuso lo stesso impegno, attuando un pressing politico sul Ministro, cercando di ottenere un analogo risultato. Ma è ovvio che se l’imput non parte da Piazza Mazzini il presidente Crocetta non perorerà – così come non ha fatto – una delle cause più importanti della storia del Comune di Lipari. Ovviamente, le mie resteranno solo domande e il 4 settembre è sempre più vicino…
LA NOTA PRECEDENTE. Lipari – Il decreto del presidente del Tribunale di Barcellona con il quale assegna ai magistrati in servizio presso la sede centrale del Tribunale di Barcellona i procedimenti penali provenienti da Lipari.
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decr-presid-n-97-del-26-8-13.pdf