“Basta con gli accordi esclusivamente di parte che scavalchino le amministrazioni locali!” lo dice il deputato regionale del Pdl Roberto Corona, riferendosi alla installazione delle antenne per la telefonia mobile che, come sottolinea lo stesso deputato messinese, autore di una interrogazione depositata oggi all’Ars, “da tempo, è condotta in maniera assolutamente selvaggia, con accordi che passano sulla testa dei cittadini e degli stessi enti locali”.

Nel suo atto ispettivo, Corona elenca i danni documentati che questo sistema senza regole certe provoca agli abitanti delle zone interessate: dalle leucemie, ai tumori mammari a quelli al sistema nervoso.
Di contro, l’esponente del Pdl chiede che si stipulino esclusivamente intese con le amministrazioni locali, anche alla luce delle numerose sentenze che fanno giurisprudenza, che si avvii uno studio finalizzato a un ddl di regolamentazione della materia per unire esigenze di mercato a quelle ben più importanti della salute dei cittadini.

“Alcune regioni – sottolinea Corona – hanno già diminuito di circa 500 volte il limite inferiore per le esposizioni dei campi elettromagnetici stabilito dalla norma nazionale, a salvaguardia della salute, quantomeno con un’opera di delocalizzazione dai centri abitati”.

“Sono troppe, in una regione a vocazione turistica come la Sicilia – conclude Roberto Corona – le allocazioni di antenne in dispregio del contesto artistico e storico e del paesaggio naturale come della salute dei siciliani”.

Corona conclude ricordando due realtà oggettive: che “un’antenna Umts che deve coprire pochi chilometri emana una quantità enorme di onde che diminuiscono in proporzione alla distanza e, quindi, per coprire un territorio occorrono molti ripetitori fra di loro troppo vicini” e che il Tar di Emilia e Romagna, il 27 settembre scorso, ha sentenziato che compete alle regioni e agli EELL il perseguimento di obiettivi di qualità.