Eolie&caro acqua. “Rincaro del 131,28% spropositato”. La commissione nazionale per la vigilanza sulle risorse idriche del ministero dell’ambiente “bacchetta” il Comune

pspinella.JPGLipari – Eolie&caro acqua. “Rincaro del 131,28% spropositato”. La commissione nazionale per la vigilanza sulle risorse idriche del ministero dell’ambiente “bacchetta” il Comune di Lipari. Il rag. Giuseppe Spinella, Amministratore Delegato della società EOL.MARE- Eoliana Servizi Marittimi – S.r.l. con sede in Lipari,  ha contestato l’aumento del 131,28% del costo dell’acqua, perché la tariffa doveva essere elaborata nel rispetto del contenuto della delibera CIPE n.117/2008 che vige in sostituzione del SII, (servizio idrico integrato) ed ha sottoposto alla CO.N.VI.R.I. gli atti,  in materia di servizio idrico, adottati dal Comune di Lipari per verificare il rispetto della normativa vigente in materia di tutela dell’ambiente e della concorrenza, entrambe di competenza esclusiva dello Stato: vedi art. 154 (tariffa del servizio integrato); art. 155 (tariffa del servizio di fognatura e depurazione) e dare al Comune le corrette direttive in materia di applicazione delle tariffe del servizio idrico comunale. La  Commissione ha disposto che il Comune di Lipari determini la tariffa dei servizi idrici sulla base della metodologia tariffaria risultante dalle apposite delibere del CIPE e, quindi, da ultimo, facendo riferimento alla delibera n. 117/2008 del CIPE che prevede un aumento massimo della percentuale dell’1,15%. A questo punto si pongono una serie di interrogativi: quali ripercussioni ci saranno sul bilancio di previsione del Comune di Lipari? Quanto è costato al Comune il servizio di bollettazione che pare errato e che dovrà essere modificato? I  cittadini che hanno effettuato il pagamento, se risulta in eccedenza dalla nuova tariffa, dovranno essere rimborsati? L’aumento del costo dell’acqua e l’immediato pagamento  ha determinato un grave stato di pregiudizio finanziario sul bilancio delle famiglie, soprattutto quelle disagiate? Ora si attendono le relative risposte – e soprattutto i dovuti chiarimenti – da parte degli organismi comunali, alla luce anche di tutte quelle che potranno essere le conseguenze.

A seguire la lettera che la commissione nazionale ha inviato oltre che alla società “Eolmare”, anche al Comune di Lipari (IV Settore, servizio idrico), all’Ato 3 Messina e al Cipe.

Si fa riferimento alla nota del 22 gennaio con la quale codesta società contesta l’aumento della tariffa del servizio idrico “del 131,28% sui consumi del 2009”, applicata dal Comune di Lipari, evidenziando il mancato rispetto dei limiti previsti dalla delibera Cipe n.117/2008, nonchè la competenza dell’Autorità d’ambito nella determinazione delle tariffe idriche all’interno dell’Ato 3 Messina. Al riguardo questa commissione espone le osservazioni di seguito riportate. Nell’Ato di Messina, la riforma del servizio idrico previsto dalla L.36/94, ora abrogata e sostanzialmente ripresa dal D.Lgs. 152/06, non è stata ancora applicata. Pertanto, la situazione gestionale nei Comuni appartenenti al predetto Ato rimane quella ante L.36/94 e, comunque, tale per cui non può essere applicata la metodologia tariffaria prevista dalla medesima legge. In tale situazione, e in linea con la normativa vigente che il Comune di Lipari determini le tariffe dei servizi idrici sulla base di una metodologia tariffaria risultante dalle apposite delibere del Cipe e, quindi, da ultimo facendo riferimento alla delibera n.117/2008 del Cipe stesso. Per quanto attiene alla vigilanza e controllo sugli aumenti tariffari disposti in applicazione delle predette delibere, si evidenzia che tale competenza è assegnata alle locali Camere di Commercio che debbono, preventivamente, autorizzare gli aumenti in questione.

Prof. Ing. Roberto Passino 

Eolie&caro acqua. “Rincaro del 131,28% spropositato”. La commissione nazionale per la vigilanza sulle risorse idriche del ministero dell’ambiente “bacchetta” il Comuneultima modifica: 2011-03-31T11:08:00+02:00da leonedilipari
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