Eolie, Comune&Elezioni

mgiacomantonio.jpgdi Michele Giacomantonio

Perchè nel 2001 sono stato sfiduciato. Risposta ad Imbruglia.

Caro Imbruglia, prima di affrontare l’argomento centrale della sua lettera (“perché sono stato sfiduciato”) mi permetta due precisazioni.

La prima, io non ho deciso di candidarmi a Sindaco ma ho dato la mia disponibilità a candidarmi a patto che si segua una determinata procedura e cioè che si formi un tavolo di personalità della realtà eoliana che, al di fuori dei partiti, stendano un programma di base ed un regolamento ed indicano una pubblica assemblea cittadina. Una assemblea ampia la quale dovrà lanciare un nuovo movimento civico e indicare un candidato a Sindaco sulla base di una votazione che spero vedrà diversi candidati. Ecco, uno di questi candidati sarò io e se dovessi risultate il più votato in assemblea mi candiderò a Sindaco se no darò il mio contributo di idee e se si vorrà di opere a chi risulterà designato. Preliminarmente ho chiesto al mio partito, il PD, di far propria questa linea cioè di non presentare sue liste e suoi candidati ne di appoggiare altri candidati ed altre liste se non quelle che passeranno per questa assemblea civica. Su questa richiesta, l’Assemblea degli iscritti al PD (un centinaio) decideranno domenica 29 mattina.

La seconda, lei sostiene che, nel complesso le mie giunte sono state un fallimento e che il mio è stato un fallimento politico. Certo lei è libero di pensare quello che vuole ma ritengo che a dieci anni di distanza molte cose dovrebbero farla riflettere perché l’orologio dello sviluppo di queste isole è ancora fermo al quel fatidico giugno del 2001 quando fu votata la sfiducia in consiglio comunale. La mia amministrazione ha portato le Eolie al riconoscimento di Patrimonio dell’umanità ma non si è fatto niente per mettere a frutto, con un piano di gestione, questo importantissimo riconoscimento anzi si è rischiato e si rischia di perdere il riconoscimento.

La mia amministrazione ha fatto ottenere alle Eolie due Patti territoriali che hanno rinnovato notevolmente sul piano dell’offerta alberghiera ed hanno portato contributi alle attività agricole e della pesca ma questo importante risultato non ha potuto produrre i suoi effetti positivi perché la riqualificazione dei servizi (portualità, ciclo dell’acqua, rifiuti solidi urbani) previsti dal piano “Eolie
2000” sono stati bloccati, o peggio stravolti come è accaduto per il ciclo dell’acqua. Si era promosso con le altre isole della Sicilia un piano di messa in sicurezza dei porti che vedeva al primo posto la creazione di una diga foranea di 200 metri Sottomonastero che avrebbe risolto, già almeno otto anni fa, il problema degli attracchi. Piano che è stato stravolto e frantumato proponendo in alternativa un megaporto velleitario quando di insopportabile impatto ambientale.

Potrei andare avanti parlando della società mista, della creazione dei centri di interesse, della promozione a livello nazionale del Dupim, della definizione della riserva marina, ecc. ecc. Io non so se c’è mai stata amministrazione nelle Eolie che ha prodotto tanto in soli sette anni ( di cui i primi tre con il consiglio all’opposizione). Forse sulla mia amministrazione si potrà emettere un giudizio più sereno quando, fra qualche mese, uscirà il mio libro “Sette anni da gabbiano” che parlerà di questa esperienza.

E da quella lettura si potranno capire anche le ragioni della sfiducia. Comunque, anche se brevemente, ad una analisi seppur schematica non voglio sottrarmi. Certo hanno contribuito alla crisi la ripresa di iniziativa di gruppi interni al movimento sia di natura politica sia come coagulo di interessi specifici che fino a quando “Una speranza per le Eolie” è stata partecipata ed attiva, non avevano spazio; certo ha influito un mio logoramento fisico ed la conseguente tensione nervosa impegnato in un tour de force feroce fra la gestione del movimento, la gestione del comune, la presidenza nazionale dell’ANCIM (associazione nazione comuni isole minori), i rapporti con le regioni, i rapporti col governo ed in particolare col ministero del tesoro, dei trasporti, dell’ambiente,ecc. Per rendersi conto di come questo impegno fosse frenetico basta consultare le relazioni semestrali dove, in appendice, si dava conto di tutte le missioni fuori sede e del loro costo (cosa che credo non sia usuale e che chi mi è succeduto si è guardato bene dal continuare).

Così quando tutto questo è finito è arrivato l’infarto. Ero divenuto irritabile, intrattabile, non riuscivo più a mediare come nei primi tempi,ecc. ecc.  Ma la vera ragione della crisi, a mio avviso, come già avevo preannunciato nelle mie relazioni semestrali, è consistita nel fatto che il salto di qualità che il Comune stava compiendo con l’avvio di progetti di grande spessore e il preannunciarsi di forti finanziamenti nazionali ed europei aveva scatenato gli appetiti di alcuni gruppi che avevano conquistato delle posizioni di forza dentro le nuove strutture ed in particolare nella società mista. Penso in particolare al gruppo che aveva vinto la gara per il controllo e la gestione della società di progettazione della Eolie servizi spa, e cioè l’Ecotecnica, che riteneva di poter intervenire sulla progettazione di tutto il Comune e non solo delle opere della società mista. Prove di forza e bracci di ferro favoriti da una legislazione incerta perché la nostra società mista era un progetto d’avanguardia ed infatti fu citata come modello persino in uno stage della Bocconi.

Quella dell’ abbandono della “ piccola rivoluzione iniziale  per abbracciare vecchi discutibili navigatori della politica locale”, mi creda dott. Imbruglia, mi è sempre apparsa come una leggenda metropolitana più che una credibile diagnosi della crisi. Al di là delle difficoltà e delle tensioni cui ho fatto cenno la vera ragione della crisi a mio avviso sta proprio nel fatto che il progetto che si stava implementando era troppo ambizioso e complesso per una realtà fragile quale era quella del comune di Lipari con una macchina amministrativa che si era cercato di qualificare con alcune importanti immissioni di dirigenti ma che rimaneva del tutto inadeguata.

Più di questo non saprei dire. Quando uscirà il mio libro forse si capirà di più il dramma che si visse fra il 2000 ed il 2001 e che credo riassumeva puntualmente il titolo della tredicesima relazione trimestrale . “Le Eolie fra provincialismi e mediterraneità”.

Eolie, Comune&Elezioniultima modifica: 2012-01-20T14:04:00+01:00da leonedilipari
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Eolie, Comune&elezioni

asidotipiccola.jpgdi Angelo Sidoti

Cosa e’ il bene del Paese e chi lo può fare.

Passate le feste natalizie ed iniziato il nuovo anno 2012 penso che sia giusto riflettere su quello che deve essere fatto. La maturità di un cittadinanza sta in tante cose e forse e l’ora di ricordarle.

In questi mesi ho incontrato diverse persone ed amici che hanno fatto o fanno tutt’ora politica. Ho assistito a diversi consigli comunali constatando di persona che ancora tutto viene affrontato alla vecchia maniera. Poi, a dire il vero, qualche persona valida secondo me in quella sala consiliare c’e ma e’ il sistema di come viene gestita la cosa pubblica che va cambiato.

Sarò un sognatore ma continuo a pensare che c’e bisogno di molta unita’, condivisione, confronto con un’unico obiettivo comune il “bene del nostro paese”.

Pertanto, non dobbiamo fare a gara a chi arriva prima al traguardo, oppure mostrare i muscoli per apparire i più forti, o affermare con ogni mezzo di essere gli unici detentori di una certa forza politica rappresentata sopratutto da un consenso popolare.

Consenso che e’ rappresentato dall’avere o meno un certo numero di voti. Ma e’ possibile che in un territorio come il nostro, luogo di vacanze di gente proveniente da paesi diversi, ricco di storia e di tradizioni deve “limitarsi a valutare così una campagna elettorale e quindi ad individuare i propri rappresentanti”?

Alcuni dicono che le scelte o i disegni politici non vengono fatti sul nostro territorio ma bensì in provincia nelle solite segreterie politiche.

Se cosi fosse significa che noi non abbiamo persone valide, che non esiste una classe dirigente alle Eolie e che quindi non siamo in grado di far crescere il nostro territorio e che di contro invece abbiamo bisogno di qualcuno che ci spieghi le cose o che ci guidi.

Io mi rifiuto di accettare un tale modo di fare e da qui la mia scelta di esprimere un pensiero diverso ovvero “l’indipendenza dai partiti”.

Pertanto, ritengo che sia giunto il momento che quelle persone che concepiscono come me il bene di questo paese si riuniscano. Non ha importanza da quale provenienza o esperienza politica provengano ma l’importante che siano animati da questo desiderio.

Quindi il mio messaggio e’:  Ai partiti che facciano il loro mestiere ma alla svelta. Avviino le
primarie per i diversi schieramenti/coalizioni delineino i loro programmi. Agli altri che come me non hanno un casacca politica cucita addosso o che non si ritrovano più in quello in cui hanno creduto o che ritengono che sia importante in primo luogo il bene del paese dico “usciamo allo scoperto” e:

A) individuiamo dei nostri rappresentanti (non solo identificati come portatori di voti ma sopratutto per maturità e competenza)
B) condividiamo insieme idee e programmi
C) successivamente, a schieramenti definiti, discutiamo con gli altri forse potremmo scoprire che possiamo condividere le loro idee ed i loro programmi.

Io attendo il vostro pensiero ed attendo che mi esprimiate le vostre idee, nel modo che ritenete piu’ opportuno fermandomi per strada, come gia’ qualcuno ha fatto ed ho molto apprezzato, o inviandomi una vostra email al mio indirizzo di posta elettronica sidoti_angelo@hotmail.com.

Un grazie a tutti

Eolie, Comune&elezioniultima modifica: 2012-01-08T09:11:00+01:00da leonedilipari
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Eolie, Comune&elezioni

di Gaudenzio Mollica*

udc.png

Ieri 30.11.2011 si è riunito il Comitato Comunale UDC, che, in riferimento alle iniziative da intraprendere per le prossime amministrative, ritiene necessario, per dar vita ad una proposta amministrativa credibile ed condivisa, avviare, nei prossimi giorni, un  confronto con le altre forze politiche e sociali, a cominciare da quelle con cui abbiamo condiviso 5 anni di opposizione alla Amministrazione in carica. E’ essenziale avviare, al più presto, una verifica sui programmi e sugli uomini che saranno delegati a realizzarli, a cominciare dalla proposta  del candidato a Sindaco.

Vista le emergenze, che la prossima Amministrazione, dovrà affrontare, crediamo indispensabile, la realizzazione di un patto per le Eolie che renda possibile il coinvolgimento di tutti gli eoliani che vorranno contribuire ad una sana ed adeguata proposta amministrativa.

*Presidente del Comitato Comunale Udc

Eolie, Comune&elezioniultima modifica: 2011-12-01T11:46:36+01:00da leonedilipari
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Eolie, Comune&elezioni

asidotipiccola.jpgGentile direttore,

volevo solo chiarire alcune osservazioni fatte sul suo giornale on line in questi giorni.
L’utilizzo della parola BASTA nelle mie lettere aperte.
Il basta mi viene dal cuore e non e’ assolutamente uno slogan elettorale. Penso che come me a Lipari ed un tutte le Isole molti vorrebbero gridare questa parola.

Poi il mio post del 4.11.2011 aveva come obiettivo mettere in evidenza le linee guida di un piano di sviluppo. Le linee guida, per chi non e’ pratico in termini gestionali, non sono altro che delle tracce su cui sviluppare un piano/programma.

Secondo il mio modesto parere tutti i programmi avranno queste linee guida ovvero si focalizzeranno su temi come il turismo, il parco, la cultura, la sanità, lo sport e lo spettacolo e il sociale.

In che modo potremmo, pertanto, distinguerli e di conseguenza valutarne i contenuti?

Dalle fasi sottostanti e quindi:
– nell’esplicitazioni delle modalità di intervento;
– nell’ individuazione di un obbiettivo da raggiungere;
– negli strumenti e risorse che saranno indicati necessari per poter giungere ad un risultato positivo.

La mia, pertanto, era solo una sintesi di un programma. Ci saranno altre occasioni per poterlo presentare interamente e discuterlo prima di tutto con il Gruppo che ho creato attualmente su Facebook.

Per quanto riguarda ad argomenti triti e ritriti penso che alcuni da me riportati non lo sono affatto (ripeto sono delle linee guida). Mi riferisco a:

Individuare gli strumenti per riportare in equilibrio le casse del nostro comune Riorganizzare la struttura dell’amministrazione pubblica
Riqualificare e valorizzare il patrimonio delle risorse umane che il comune dispone
Razionalizzare la spesa pubblica
Rivedere gli investimenti in infrastrutture gia’ programmati focalizzandosi su quelli più strategici prestando molta attenzione, al decoro urbano, alla portualita’ turistica e commerciale, ai trasporti in genere.

Poi se sono stati indicati in precedenti programmi “mi scuso” ma sicuramente, se cosi fosse, non sono stati mai attuati (vedi per esempio attuale situazione finanziaria del comune).

In ultimo vorrei precisare che nessuno di noi e’ alla ricerca di un messia, ne di un mago che esce il coniglio dal cilindro bensì come diceva il geom. Sabatini di gente che abbia dei valori  sani.

Sono sicuro che a Lipari persone che possono portare avanti idee e programmi e che possiedono tali valori ci sono. La bravura sta nel metterli insieme, creando quindi un Gruppo vincente in grado di discutere e confrontarsi serenamente ed in modo costruttivo.

Grazie per lo spazio che ancora una volta hai avuto la bontà di dedicarmi. Saluti

Angelo Sidoti 

Eolie, Comune&elezioniultima modifica: 2011-11-07T08:00:00+01:00da leonedilipari
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Eolie, Comune&elezioni

smerlino.jpgdi Saverio Merlino

Intervengo solo perché chiamato in causa da Daniele e preferisco, senza offesa, almeno in questa fase, per libera scelta, dire il minimo indispensabile per evitare inutili strumentalizzazioni che, purtroppo, da qualche tempo sento sul mio nome.
Chiarisco che, in atto, desidero solo impegnarmi per tentare di portare avanti una questione che da anni vedo sottovalutata da ogni parte.

Intendo adoperarmi per lottare, civilmente e democraticamente, affinché si possa trovare una soluzione per il punto nascite e il reparto di pediatria nel nostro ospedale di Lipari che necessita, inoltre, di una razionalizzazione e di una rifunzionalizzazione di diversi servizi sanitari (Centro riabilitazione, chemioterapia, diagnostica, etc.)
Non è facile, lo so, ma, adesso, il mio obiettivo principale è questo, difendere un diritto Costituzionale: quello della salute e della tutela dell’origine eoliana cosa che non ritengo di poco conto visto il mio amore viscerale per questi scogli che ogni giorno vengono sempre più mortificati.

Condivido senz’altro l’iniziativa di questo gruppo perché ritengo utile e fondamentale che la gente di queste isole parli, si confronti e proponga.
Per il resto, a mio avviso, considerato lo stato attuale di questo nostro Comune, è difficile, molto difficile (ma non per questo impossibile) immaginare come poterlo governare.
Ritengo che tanti siano stati i danni provocati in quest’Arcipelago, non solo per colpa della situazione economica nazionale e mondiale ma sicuramente per la totale assenza di un concreto progetto di sviluppo che sta alla base di ogni tipo di amministrazione a qualsiasi livello.
Vedo danni anche nella struttura sociale.

La trasparenza, la legalità e la correttezza dell’azione amministrativa devono essere i primi e imprescindibili punti da affrontare e risolvere.
Solo dopo, a mio avviso, si può parlare di altro.
Anche perché, esperienza mi dice, che tutti i programmi alla fine si somigliano, si copiano e si fa a gara per spararla più grossa.
Non ci sarà candidato che nel suo programma non parlerà di trasporti, di turismo, di termalismo, di scuola, di giovani e anziani, etc.
Non so quanti saranno disponibili e vorranno governare questo Comune di là dei Partiti e dei grandi affari e dei grandi numeri.
Non so quanti vorranno amministrare Lipari, Vulcano, Panarea, Stromboli, Filicudi e Alicudi come un vero padre di famiglia governa e educa i suoi figli.
Questo tipo di candidato sarà il mio candidato e avrà tutto il mio appoggio.

 
PUBBLICATO MERCOLEDI’ 2 NOVEMBRE ALLE ORE 16.41 SUL GRUPPO FACEBOOK
Eolie, Comune&elezioniultima modifica: 2011-11-05T08:01:00+01:00da leonedilipari
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Eolie, Comune&elezioni

asidotipiccola.jpgdi Angelo Sidoti

Più mi avvicino alla politica e più mi rendo conto che alle Eolie c’e molto da fare. Infatti, chi più chi meno in questi anni e’ stato al governo del nostro paese con risultati negativi ben evidenti. Eppure anni fa si era iniziato un percorso di “cambiamento” diciamo una inversione di rotta (vedi esperienza del gruppo una speranza per le Eolie) ma poi la mano e’ passata di nuovo ai partiti.
Alleanze diverse ma con risultati pressoché uguali ovvero un continuo declino verso il baratro.

Mi viene da sorridere quando oggi emergono debiti fuori bilancio di euro 2,8 mln di cui nessuno, guarda caso, sa nulla. Condivido l’intervento di Guarino e di altri nel chiedere chiarezza. Ma se andiamo a ricercare i colpevoli chi secondo voi di questi politici si può esimere da tale responsabilità?
Pertanto, ritorniamo sulla strada maestra ovvero proviamo a risanare questo comune e perché no, convincere l’elettorato della bontà dei nostri propositi.
Leggo sempre sul web comunicati stampa dove i partiti invocano alleanze e condivisioni di progetti e programmi.
BASTA.

Mi sento dire invece cari amici che dobbiamo tentare di unire le nostre forze.
“Gente sana, gente pensante, gente lungimirante, gente saggia (i nostri vecchi sono una nostra forza utilizziamola), gente professionalmente valida, gente semplice (l’umilta e’ sempre un punto di forza).
“Prima di tutto questa parte delle Eolie deve unirsi e condividere progetti e programmi”. Poi viene tutto il resto. Ritengo che il tempo per organizzarci non e’ poco ma nemmeno molto. Pensiamo a:

1. Individuare gli strumenti per riportare in equilibrio le casse del nostro comune
2. Riorganizzare la struttura dell’amministrazione pubblica
3. Riqualificare e valorizzare il patrimonio delle risorse umane che il comune dispone
4. Razionalizzare la spesa pubblica
5. Prestare molta attenzione al sociale (al momento le famiglie sono in forte difficoltà)
6. Rivedere gli investimenti in infrastrutture gia’ programmati focalizzandosi su quelli più strategici prestando molta attenzione, al decoro urbano, alla portualita’ turistica e commerciale, ai trasporti in genere.
7. Tracciare un piano di sviluppo che abbia come linee guida:
       A. Il turismo
       B. Il Parco
       C. La Pesca
       D. La cultura
       E. La sanità
       F. Lo sport e lo spettacolo
       G. Il sociale
Penso che queste poche ultime righe possano rappresentare il programma del nostro sindaco.

Eolie, Comune&elezioniultima modifica: 2011-11-04T14:10:00+01:00da leonedilipari
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Eolie, Comune&elezioni

plagreca5.jpgdi Pino La Greca

Parole dimenticate.

Seguo con interesse la rassegna stampa e le notizie che giorno per giorno appaiono sui quotidiani on-line delle Isole Eolie. Ho letto ed ho provato a seguire con attenzione il dibattito intorno alle prossime elezioni amministrative e sento che prima di parlare di programmi occorre riportare ad un uso quotidiano alcune parole chiave che qualsiasi amministrazione deve avere e che negli ultimi dieci anni sono state dimenticate:

partecipazione: i comitati cittadini sorti negli ultimi anni per la portualità,  i trasporti, il problema del depuratore a Canneto Dentro, la problematica dell’ospedale, solo per citare gli ultimi arrivati, rappresentano la conferma che questa amministrazione non ha avuto la capacità di coinvolgere la propria comunità nelle scelte che si andavano a fare. I cittadini si sono visti espropriati dei propri diritti senza poter fare le proprie osservazioni, avanzare delle proposte alternative. Si sono dovuti mobilitare, produrre ricorsi costosi al T.A.R., sobbarcare occupazioni di navi e di ospedali per rivendicare i propri diritti costituzionali. Una amministrazione alternativa a quella attuale, non condizionata dal marianismo, deve fare della partecipazione la propria bandiera.

Confronto: questa maggioranza, questa amministrazione hanno sistematicamente evitato il confronto non solo con la propria comunità, ma anche in consiglio comunale. Decine e decine sono state le autoconvocazioni sui problemi del Paese, ma nessun confronto serio e costruttivo è stata avviato su un qualsiasi problema, uno su tutti: la portualità. Di fronte ad ordini del giorno votati a maggioranza dal consiglio comunale sia il presidente del consiglio sia il sindaco hanno preferito far finta di nulla, nessuna discussione; ed ancora oggi a circa sei mesi dalla fine del mandato non si sa niente della messa in sicurezza di sottomonastero o della messa in sicurezza del Porto di Filicudi.

Trasparenza: come per gli iceberg oggi vediamo soltanto la punta dei problemi che la nuova amministrazione dovrà affrontare e risolvere con gravi sacrifici per l’intera comunità eoliana,  provocati dalla mancanza di trasparenza nella scelte economico finanziarie di questa amministrazione. Com’è possibile accumulare debiti fuori bilancio per oltre due milioni ed ottocentomila euro dopo che il ragioniere capo negli ultimi tre/ quattro anni ha lanciato degli allarmi pubblici, attraverso lettere e note che di volta in volta sono state trasformate dalle forze di opposizione in mozioni, ordini del giorno, autoconvocazioni, rimaste lettera morta. La mancanza di trasparenza favorisce lo scarica barile tanto caro a questa amministrazione: non sono stato io, è stato il sindaco tal dei tali trent’anni fa, e chi ha fantasia puoi aggiungerci quello che meglio ritiene, basta ripercorrere le notizie di stampa e leggere le dichiarazioni degli assessori o del vice sindaco contro il sindaco ed i colleghi, per poi ritrovarsi a marciare a braccetto dietro le processioni. Una amministrazione trasparente deve fare l’elenco dei debiti che trova all’inizio del mandato e pubblicarlo e lo stesso deve fare al momento della chiusura del mandato. Errare è umano, perseverare diabolico, e noi adesso ci troviamo nel secondo caso.

Efficienza, efficacia, economicità: per illustrare questo punto parto dall’ultimo caso che la stampa ci propone: il trasferimento dei rifiuti in terraferma. Trasportiamo con nave dedicata i rifiuti prima dalle isole a Lipari (1998/2001) e poi da Lipari alla terraferma (2001/2011) da oltre un decennio. La nostra comunità sostiene due tipi di spesa: il trasporto vero e proprio con la nave dedicata, a totale carico della Regione, ed il deposito dei rifiuti nella discarica autorizzata, oltre 500 mila euro, a totale carico della nostra comunità.

Una amministrazione efficiente, efficace e che programma per il bene della propria comunità doveva porsi una serie di domande e programmare una riduzione dei costi. Ad esempio: compatto e riduco i rifiuti differenziati e li trasferisco in determinati periodi, anche utilizzando le navi di linea (la plastica, la carta, il vetro, possono essere trasferiti con mezzi ordinari e ridurre i trasferimenti della nave dedicata); riduco la produzione di rifiuti per ridurre i quantitativi da depositare in discarica e risparmio sulla tassa di deposito, faccio delle economie.

Ma qualcuno ha mai sentito parlare di un programma di questo tipo?

Qualcuno ha mai visto gli amministratori delle varie società promosse dall’amministrazione, tipo ATO, andare in consiglio comunale per illustrare i loro programma in questa direzione? Illustrare gli obiettivi raggiunti dalla racconta differenziata? Ha letto una qualche relazione in tal senso?

Oggi ci troviamo di fronte ad un’altra emergenza. Se la Regione Siciliana taglia il contributo per il servizio della nave dedicata dove troviamo i soldi per effettuare il trasferimento?

In questi giorni alcuni dei sostenitori dell’attuale amministrazione cercano di spostare “l’amaro calice” e l’attenzione dei cittadini dai problemi quotidiani che la futura amministrazione erediterà verso i “programmi”; è facile parlare di programmi in questo momento, dopo aver sostenuto un’amministrazione che di programmi non ne ha saputi fare e quelli che ha messo in campo sono falliti miseramente perché si scontravano con la programmazione urbanistica regionale e nazionale che in molti casi hanno rigettato.

Anche qui voglio fare un brevissimo esempio di come si riesce a distogliere l’attenzione della gente: ricordate la lunga polemica sull’istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie e di come alcuni assessori si sono battuti per difendere la nostra agricoltura, la tutela del territorio, il diritto di proprietà (visto che si voleva attuare il sistematico esproprio delle proprietà), e non come sostenevano gli ambientalisti la caccia.

Bene si battevano per l’agricoltura e per non espropriare i diritti di proprietà degli eoliani, ma come mai questi stessi assessori non si sono battuti alla morte, come hanno fatto nella vicina Salina, per la problematica dei fuochi controllati in agricoltura? Forse i nostri contadini non hanno bisogno di pulire i propri fondi?

Perché non si sono battuti alla morte per contrastare gli incendi che devastano il nostro territorio e provocano frane e dissesti ad ogni occasione di precipitazioni atmosferiche?

Perché non hanno promosso, proposto, cercato di individuare delle linee di sviluppo dell’agricoltura di eccellenza nelle nostre isole? Vedasi in vigneto a Panarea messo su da due ragazzi milanesi? Demagogia. Pura demagogia, il tempo è galantuomo.

Possiamo parlare di programmi in qualsiasi momento ma lo possiamo fare soltanto attraverso la partecipazione, il confronto, la trasparenza, avendo sempre presente l’interesse della nostra comunità e non l’interesse di pochi privilegiati; ricordando a noi stessi chi siamo e chi abbiamo sostenuto, chi ha fatto opposizione e chi ha goduto dei benefici di un sostegno all’attuale amministrazione.

Eolie, Comune&elezioniultima modifica: 2011-11-03T11:41:00+01:00da leonedilipari
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