LIPARI – Eolie flagellate dalle violentissime raffiche di vento provenienti da ovest. Le 7 isole da due giorni sono isolate dal mondo. Il vento nella nottata ha anche raggiunto 80 chilometri orari. Il mare molto mosso – forza 9 – ha isolato l’Arcipelago. Alicudi, Filicudi, Panarea e Ginostra sono isolate da due giorni. Aliscafi e traghetti della Siremar, della Ustica Lines e della Ngi, da sabato pomeriggio non collegano neppure Lipari, Vulcano, Salina e Stromboli. La squadra di pallavolo del Club Meligunis da due giorni è bloccata a Milazzo e non è potuta rientrare a Lipari. La Ludica Lipari non ha potuto raggiungere Meri’ per disputare la gara del campionato di calcio di Seconda Categoria. Le mareggiate hanno inferto un duro colpo soprattutto alla baia di ponente di Vulcano che è stata letteralmente investita. Le mareggiate hanno anche raggiunto diverse strutture turistiche alberghiere che sono situate nella splendida spiaggia delle sabbie nere. Non sono mancate le proteste degli operatori turistici, anche perché è da anni che si parla anche in questo litorale di imbonirlo e soprattutto di sottoporlo ad una protezione. La Provincia tra l’altro aveva anche stanziato un finanziamento, ma i lavori non sono mai iniziati. Nelle isole – quindi – si invocano urgenti interventi per la salvaguardia della Protezione. Se soffia lo scirocco, tramontana o raffiche di vento provenienti da ponente, i cittadini di  Acquacalda, Canneto, Marina Lunga, Porto delle Genti e Vulcano devono fare i conti con il mare che invade letteralmente gli abitati. “Non è piu’ possibile andare avanti in queste condizioni – dicono i sempre piu’ esasperati cittadini – occorrono interventi urgenti per mettere in sicurezza gli abitati perché ormai le spiagge non esistono piu’”.  Le violente raffiche di vento hanno divelto numerosi alberi e c’è voluto l’intervento dei vigili del fuoco per eliminare il pericolo per l’incolumità dei cittadini. Nelle zone alte scoperchiate anche diverse tettoie. Il forte vento ha anche creato parecchi danni alle attività agricole. I danni riguardano soprattutto i vigneti, gli alberi da frutta e gli orti.