di Saverio Merlino
Sull’emergeze idrica qualcosa si muove. Ecco la nota inviata dal parlamentare Alessandro Bratti, Pd.
di Saverio Merlino
Sull’emergeze idrica qualcosa si muove. Ecco la nota inviata dal parlamentare Alessandro Bratti, Pd.
Martedì 22 gennaio 2013 inizia alla Camera (Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici) l’esame del DL 1/20113 in cui, in sede di di conversione al Senato, è stato approvato un emendamento che proroga l’emergenza idrica a Lipari. (C 5714). Relatore è l’on. Angelo Alessandri (Lega Nord presidente della Commissione). L’esame del decreto legge è anche nell’ordine del giorno dell’Assemblea per il 22 gennaio 2013. Questo è l’elenco dei deputati presenti in Commissione. QUINDI ADESSO EMAIL!
(CAPOGRUPPO)
(CAPOGRUPPO)
PRESIDENTE
REPUBBLICANI-AZIONISTI (CAPOGRUPPO)
ITALIA LIBERA-POPOLARI ITALIANI-POPOLARI PER L’EUROPA-LIBERALI PER L’ITALIA-PARTITO LIBERALE ITALIANO VICEPRESIDENTE
VICEPRESIDENTE
(CAPOGRUPPO)
(CAPOGRUPPO)
SEGRETARIO
(CAPOGRUPPO)
(CAPOGRUPPO)
SEGRETARIO
A seguire la nota che ho inviato a tutti i deputati Pd.
Caro Onorevole, ti invio un breve resoconto di quanto avvenuto ieri in Senato con riferimento all’emergenza idrica delle isole Eolie. Come saprai il DL 59/2012 ha previsto che tutte le emergenze cessano al 31 dicembre 2012. Il Governo, in data 14 gennaio 2013, con il DL 1/2013 ha previsto che
alcune emergenze per gravi problemi ambientali (tra cui la Costa Concordia ) in deroga alla norma sopracitata erano prorogate per un anno. Il Senato, però, ieri (16 gennaio 2013) in sede di conversione del Decreto Legge 1 del 14 gennaio 2013 ha approvato, nonostante il parere negativo del governo, un emendamento proposto dal senatore Bruno Alicata di Siracusa del PDL con cui si proroga sino al 31 dicembre 2013 la sola emergenza idrica nel Comune di Lipari in cui è stato nominato Commissario
l’avv. Luigi Pelaggi (già capo della segreteria tecnica dell’allora Ministro Stefania Prestigiacomo di Siracusa del PDL).
Trattasi dell’emergenza n. 3738/2009 che è stata dichiarata nel 2002 e con cui si dovrebbe realizzare un nuovo dissalatore sull’isola di Lipari (l’appalto è già in corso) nonché due depuratori uno sull’isola di Lipari ed un altro sull’isola di Vulcano e un altro dissalatore sull’isola di Vulcano. Gli appalti delle ultime tre opere sono stati già aggiudicati e si deve solo provvedere alla firma del contratto nonché poi alla realizzazione delle opere .(con problematiche serie che da anni ci portiamo dietro e per le quali chiediamo modifiche e massima trasparenza). Non è stata prorogata, invece, l’emergenza Stromboli (il cui Commissario era il capo della Protezione Civile) e questo non è sicuramente un dramma perché la soluzione per tale emergenza, a mio avviso e non solo, non è un intervento straordinario (gli ultimi 4 anni ne sono una prova) ma un intervento con una legge ordinaria che può sicuramente garantire certezze per gli abitanti dell’Isola di Stromboli e delle Eolie in generale. Ti invio in allegato il resoconto della seduta del senato e come potrai notare la votazione e l’approvazione dell’emendamento del Senatore Alicata è molto ma molto anomala (prima non è approvato e poi è approvato). Sarebbe importante ed opportuno proporre alla Camera un emendamento abrogativo. Chiedo, pertanto, un tuo intervento in tal senso. Grazie
*Partito Democratico Lipari – Eolie
Le rimostranze avanzate da privati, associazioni di categoria e persino da soggetti istituzionali, come il presidente di ANCIM Sicilia, in merito ai problemi di approvvigionamento idrico per le Isole Eolie, rappresentano il risultato attendibile di un provvedimento – la sciagurata riduzione del 10% delle risorse stanziate per il trasporto dell’acqua con le navi cisterna dal Ministero della Difesa – che è stato varato ormai mesi fa dal governo Berlusconi e al quale ha fatto seguito un incomprensibile silenzio da parte degli amministratori locali, come se la cosa non li riguardasse; le timide proteste estive, indirizzate peraltro alla Regione Siciliana, dopo che funzionari ministeriali hanno suggerito di rimediare ai tagli governativi con risorse straordinarie fornite da questo Ente, lasciano sperare ben poco. Probabilmente, se il calcolo delle periodiche forniture idriche venisse fatto su dati reali, ovvero prendendo in considerazione quella vasta ricettività sommersa che è causa indiretta della attuale “sete” di isole come Vulcano, o Panarea, si potrebbero limitare i danni. Ma questi problemi, nel comune di Lipari, non sembrano turbare eccessivamente un assessore al ramo che, invece, vanta con ostentazione quasi cinque anni di assoluta inconsistenza politica, e un sindaco che ha già ricoperto l’incarico di “commissario all’emergenza” nel settore coinvolto, e del cui operato i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Ma l’aspetto più singolare della vicenda è il fatto che, mentre il governo Berlusconi taglia del 10% gli approvvigionamenti idrici alle isole minori, si accinge a reiterare quella pagliacciata istituzionale che, ormai da anni, viene definita “emergenza idrica” per le Eolie, e che nel decreto governativo verrebbe giustificata proprio dalla peculiare situazione di questi territori, dotati di impianti insufficienti a garantirne l’autonomia idrica, o che ne sono completamente privi, e che pertanto dipendono esclusivamente dal trasporto dell’acqua con le navi cisterna. Sfugge alla logica comprensione il motivo per il quale un territorio necessiterebbe di un’“emergenza idrica”, con tanto di commissario e dei relativi superpoteri (per esempio, quello di approvarsi e avviare la realizzazione di un depuratore contro la volontà di un consiglio comunale), ma – allo stesso tempo – gli si tagliano le risorse finanziarie per pagare il trasporto delle navi cisterna. Forse un’iniziativa così palesemente contraddittoria serve a consolidare il principio fondante della stessa “emergenza” e, dunque, a corroborarne l’esistenza? Forse la strategia politica del governo Berlusconi riguardo ai problemi idrici delle Eolie consiste nell’avvalorare la tesi che solo in presenza di un’“emergenza” (l’ennesima: abbiamo già quella del “massiccio afflusso turistico”, e poi quella dei “vulcani”) si possono affrontare e gestire progetti e pianificazioni che, altrove, vengono affrontati e gestiti come ordinaria amministrazione? Il taglio del 10% dei soldi destinati al trasporto idrico a mezzo nave, deciso dal governo Berlusconi, è la dimostrazione di quanto sia falso e fuorviante il teorema dell’“emergenza” a tutti i costi, autentico punto-cardine dell’atteggiamento del governo verso le isole e le loro comunità.
Di fronte a questa farsa, talmente evidente e grottesca da risultare offensiva per la decenza e per l’intelligenza dei cittadini, ci sarebbe da attendersi una seria presa di posizione da parte delle amministrazioni comunali coinvolte; in particolare, da parte di quella di Lipari, condizionata nelle proprie scelte strategiche e nella gestione del proprio territorio, contraddetta da un commissario che ignora le previsioni del proprio piano regolatore, le istanze della gente e ben due voti di indirizzo espressi dal consiglio comunale, e – dulcis in fundo – derubata di risorse che sono di fondamentale importanza per garantire standard di vita civile, come quelle destinate all’approvvigionamento idrico con le navi cisterna. Ma, naturalmente, siamo fiduciosi che l’amministrazione in questione – anche questa volta – assisterà in rispettoso silenzio a un’umiliante e vergognosa farsa consumata sulla pelle e sulle tasche dei cittadini.
Circolo Sinistra, Ecologia e Libertà delle Eolie