La mostra che ha suscitato non poche emozioni, nostalgia e commozione, si può seguire nella sala parrocchiale di Canneto.
Dalla guerra all’emigrazione degli eoliani alla volta dell’Australia e dell’America, dalla crisi delle Eolie alla
E ancora le squadre di calcio del Lipari e del Canneto, con gli indimenticabili Franco Scoglio, Umberto Mirabito, Franchino Monteleone, tanto per fare qualche nome dei liparoti che non ci sono piu’.
Sono anche riconoscibili – tra gli altri – Ciccio Corda, Totò Capitti, Aristide Mollica, Stefanino Mazza, Pino La Cava… e ovviamente il “grande Lipari” degli anni 70 di Puleo, Zanca, Gallo, Li Donni, Monteleone, Ferro, Cariello, Sardella, Merrina, Centorino, Basile e cosi’ via.
Tante sono le facce “immortalate”. Dai sindaci dell’epoca (dal “recordman” Checchino Vitale a Tommaso Carnevale, al vice sindaco Bartolino Ferlazzo, a un Mariano Bruno ragazzino a Gino Spadaro e Armando Restuccia), all’ex presidente della Regione Giuseppe Campione, a Gianni Silvestro, al papà di Spartaco Persiani, al giovanissimo Mike Bongiorno, villeggiante a Vulcanello e “ospite d’onore” all’inaugurazione del Turmalin, voluto dallo “scopritore e pioniere” Bartolino Famularo, alla preside Isabella Vainicher Conti, a Ninni Megna, Lucio Costanzo e Raoul Di Perri che purtroppo non ci sono piu’.
E chissà oggi come commenterebbero il difficile momento che stanno vivendo le Eolie.
Chissà. Forse è meglio non pensarci…