Eolie, le lottizzazioni scellerate. Denuncia di Legambiente sull”Unesco alla Siciliana”

mfontana.jpgQuesta mattina alla Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, Gianfranco Zanna, responsabile Beni culturali di Legambiente Sicilia; Mimmo Fontana, presidente regionale Legambiente Sicilia, e il Circolo Legambiente di Piazza Armerina hanno presentato il dossier “UNESCO ALLA SICILIANA, i siti in sofferenza della bella Sicilia”. Presente Guido Meli, direttore del Parco archeologico Villa del Casale.

Nel corso della conferenza stampa Legambiente ha sottolineato che tutti i siti culturali e naturalistici siciliani dichiarati dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità” sono afflitti da situazioni critiche, più o meno gravi, che ne mettono a repentaglio il futuro.

L’assalto portato avanti dai vandali, vecchi e nuovi, è su più fronti, con diversi strumenti e modalità: dall’abusivismo edilizio della Valle dei Templi di Agrigento alle scellerate lottizzazioni di Vulcano e Lipari, due delle Isole Eolie; dall’individuazione nel PRG di nuove zone di edilizia per costruire altri palazzi nell’area archeologica di Siracusa all’assalto speculativo per cancellare il paesaggio del Val di Noto, fino all’abbandono in cui si trova una delle più suggestive ed emozionati tra le nostre tradizioni: l’Opera dei Pupi.

Unica eccezione è la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, dove, grazie alle denunce di Legambiente si è finalmente intervenuti per tutelare e conservare i meravigliosi mosaici. A questo proposito è stato annunciato che la Villa sarà inaugurata il prossimo primo dicembre.

Per il resto nulla o poco più. Anzi, dove si è cercato di costruire un percorso virtuoso e utile a una migliore fruizione e gestione del bene, come nella Valle dei Templi con l’Ente Parco, invece di rafforzare e valorizzare l’esperienza fatta, come dovrebbe avvenire in una regione normale, si pensa invece e ci si impegna a smantellarla e mortificarla.

Legambiente è seriamente preoccupata sullo stato attuale di quelle che sono le nostre eccellenze, i nostri migliori tesori culturali. Tutto il mondo ci guarda e ci richiama a maggiori responsabilità, a fare di più e meglio. Ma dov’è l’Amministrazione regionale? Perché non svolge pienamente il ruolo che lo Statuto siciliano le affida di responsabile della tutela dei nostri Beni culturali?  La Regione siciliana è la grande latitante nella scommessa dei siti Unesco. Scommessa – sottolinea la Legambiente –  perché essere riconosciuti “Patrimonio dell’Umanità” deve essere considerato solo l’inizio di un percorso di lavoro, perché quel sito non appartiene più solo ai siciliani ma al mondo intero, e da quel momento noi ne siamo i custodi e i garanti per tutti.

Eolie, le lottizzazioni scellerate. Denuncia di Legambiente sull”Unesco alla Siciliana”ultima modifica: 2011-06-29T14:12:00+02:00da leonedilipari
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