di Aldo Natoli

Condivido quanto evidenziato dal Dott. La Cava circa le problematiche che potrebbero insorgere trasferendo i collegamenti marittimi da Milazzo a Messina, anche se, a mio avviso i vantaggi sono di gran lunga superiore agli svantaggi. Ritengo però che l’Armatore La Cava dovrebbe fare un confronto
bipartisan. Infatti in questi anni la Città di Milazzo ha perso il mulino Lo  Presti ed il pastificio Puglisi ; il gelsomino non viene più esportato; la Piana non produce ortaggi e frutta; la raffineria non garantisce i posti di lavoro promessi; le attività commerciali aprono e chiudono dopo un breve periodo. Buona parte dell’economia della città mamertina quindi si alimenta con il transito e con gli approvvigionamenti con le isole.

Si può quindi affermare che le Eolie rappresentano per Milazzo una risorsa e non un danno. Nelle pagine del Giornale di Sicilia di ieri l’articolista ha elencato i problemi che causa ai cittadini milazzesi il transito da e per le Eolie, e che hanno motivato l’iniziativa del Consigliere Scicolone tendente ad istituire un ticket sui transiti : “il rallentamento del traffico cittadino e dei continui blocchi stradali per la presenza di auto e bus in via dei Mille; l’occupazione dei parcheggi sottratti ai milazzesi dagli eoliani o dai vacanzieri; un impegno maggiore per la polizia municipale presente in forza sulla via dei Mille sottraendo vigili in altri punti nevralgici della citta”.

Ma sia il Consigliere Scicolone che il Dott. La Cava non tengono conto di cosa diventerebbe la già precaria economia di Milazzo e di tutte le attività commerciali e di servizi che ruotano nella zona del Porto senza il transito marittimo con le Eolie. Il buon senso quindi dovrebbe indurre gli Amministratori della città mamertina a non provocare facendo un’attenta valutazione dei costi e dei ricavi, anche perché le motivazioni che ho letto non mi sembrano molto apprezzabili dal momento che la maggior parte degli isolani le proprie auto li parcheggiano presso le autorimesse che stazionano sul porto, ed a pagamento.
Altrimenti una reazione da parte di noi eoliani è inevitabile, e come ci insegna Gay Lussac “ad ogni azione corrisponde una reazione uguale è contraria”.