Rassegna Stampa. “Sicilia Travelnostop”. Eolie&Nebrodi

atravel.jpg“Pronto pacchetto che coniuga la proposta mare a quella della montagna. Eolie e Nebrodi insieme per il turismo sostenibile”

Punta alla destagionalizzazione del turismo il nuovo pacchetto che unisce le Eolie e i Nebrodi, in cui la proposta mare è integrata con quella dei monti Nebrodi, attraverso itinerari turistici sostenibili per dare più visibilità ai beni paesaggistici, culturali ed enogastronomici dei due territori. L’idea è stata annunciata dal sindaco di Lipari Mariano Bruno nel corso di un convegno a Ucria promosso da Slow Food Valdemone, in collaborazione con l’Ente Parco dei Nebrodi. L’occasione è servita per lanciare in un unico progetto di turismo sostenibile i Nebrodi e le Eolie che promuova come attrattori il patrimonio naturalistico, i beni architettonici e le tradizioni enogastronomiche di due isole slow. E “Gusta il territorio” è la nuova formula per esaltare l’espressione più alta della biodiversità Nebrodi-Eolie. “Oggi si corona un sogno – ha detto il commissario straordinario dell’Ente Parco, Antonino Ferro – che lega idealmente i Nebrodi e le Eolie, ricchi di biodiversità e tradizioni enogastronomiche. Ma per fare turismo – spiega – è necessario puntare alla formazione, all’educazione ambientale e alla valorizzazione delle nostre eccellenze pianificando subito azioni di sinergia tra i due territori”.

Rassegna Stampa. “Sicilia Travelnostop”. Eolie&Nebrodiultima modifica: 2009-11-03T20:43:00+01:00da leonedilipari
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Eolie&Nebrodi

giacomobiviano.JPGdi Giacomino Biviano

Voglio ringraziare quanti hanno risposto alla mia nota, sui Nebrodi.
Riflettendo e pensando, vi chiedo di partecipare ai prossimi eventi,  che la Slow Food, condotta di Valdemone organizzerà.
Sarà mia cura informarvi e sarà un onore da parte mia vedervi partecipi.

Eolie&Nebrodiultima modifica: 2009-11-01T07:53:17+01:00da leonedilipari
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Eolie&Nebrodi

plocascio.JPGGentile Direttore,

non voglio sottrarle tempo e spazio ma desidero replicare brevemente alla lettera di Giacomo Biviano in merito alla questione “Eolie-Nebrodi” pubblicata sul suo giornale on-line. Non sono stato io a parlare di “biodiversità”, ma il titolo del convegno (“Nebrodi ed Eolie, due territori uniti dalla biodiversità”) e da lì sono nate le mie perplessità, che credo di avere sufficientemente spiegato nella precedente nota. Chiarito questo, desidero rassicurare Biviano sul fatto che, finché si parla di prodotti culinari e di gemellaggi, mi troverà assolutamente d’accordo. Sono convinto che i gemellaggi rappresentino un arricchimento per le rispettive comunità e non intendevo affatto sminuire la bontà delle iniziative di Slow Food. Tuttavia, non si parla solo di prodotti culinari: ricordo le già citate affermazioni del commissario dell’ente parco Nebrodi Antonio Ceraolo (www.parks.it, 5/6/2008) su “un progetto strategico che mette in relazione il parco dei Nebrodi con le sue bellezze ambientali, architettoniche e faunistiche e le Isole Eolie con le sue meraviglie marine”. Le allusioni a un disegno più complesso, che riguarda configurazione del “prodotto” turistico, suo delle risorse, ripartizione delle destinazioni turistiche, ospitalità, ecc., mi sembra evidente. Mi permetto, senza alcuna polemica, di invitare Giacomo Biviano, persona attenta e sensibile ai temi che riguardano la nostra comunità, a riflettere su quanto ho espresso nella mia lettera, dove non contesto la validità di interventi sinergici su singoli temi o aspetti, ma rifiuto assiomi che ritengo comodi per altri e improduttivi per noi eoliani.

Grazie e cordiali saluti

 

Pietro Lo Cascio

Eolie&Nebrodiultima modifica: 2009-10-31T14:08:23+01:00da leonedilipari
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Eolie&Nebrodi

cdelbono3.JPGdi Christian Del Bono*

Ho letto la nota di Giacomino Biviano e desidero chiarire la mia posizione sull’argomento Nebrodi-Eolie, visto che ho l’impressione che possa essere stata fuorviata dal titolo (non dal contenuto) di un articolo pubblicato sulla Gazzetta del Sud: “Tra Eolie e Nebrodi sinergia impossibile”. L’articolo non ritrae il mio pensiero bensì fornisce un’interpretazione delle note scritte, sull’argomento, in ordine di data da me, Pietro Lo Cascio e Aldo Natoli. Il mio scritto del 23 ottobre iniziava proprio con la premessa: “ Non volendo entrare nel merito dei fattori che accomunano le Eolie e il Parco dei Nebrodi sotto il profilo della biodiversità”. Non sono, infatti, così presuntuoso o sprovveduto da pensare di potermi arrogare il diritto di esprimermi (in assenza di un confronto con le parti sociali), in modo così netto, pro o contro un’azione di co-marketing con il Parco dei Nebrodi o con i Comuni del Parco o con la Slow Food, di cui conosco e riconosco le iniziative, o con chicchessia. Astenendomi dal produrre speculazioni spicciole e prive di un’analisi che abbia un minimo di fondamento scientifico, mi ero permesso e colgo l’occasione per rifarlo di proporre una considerazione sul metodo più che sul merito dell’affermazione che ci vedeva “imprescindibilmente legati ai Nebrodi”. In questa fase, a mio modo di vedere, il problema non sta tanto nel valutare l’opportunità di legare la nostra immagine a quella dei Nebrodi o di qualche altra destinazione turistica ma sta nel stabilire le regole del gioco. Non possiamo più permetterci di prendere certe decisioni o favorire percorsi partoriti sulla base del pensiero o delle inclinazioni del singolo. Sarebbe stupido e superficiale assumere posizioni preconcette e aprioristicamente contrarie a gemellaggi ed azioni che ci vedano protagonisti di azioni di promozione congiunte con altre località. Chiedevo e chiedo, infatti, di lavorare tutti affinché si creino presupposti per l’istituzione di un tavolo tecnico permanente che ci porti alla definizione di una strategia di sviluppo per il nostro arcipelago.

*Presidente della Federalberghi delle Eolie

 

 

 

Eolie&Nebrodiultima modifica: 2009-10-30T20:06:00+01:00da leonedilipari
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Eolie&Nebrodi

giacomobiviano.JPGdi Giacomino Biviano

Non capisco le preoccupazioni di Christian Delbono su Eolie&Nebrodi.  Slow Food esiste da venti anni, quello che si è fatto il 24 di questo mese sui Nebrodi con le Eolie, si fà da tempo, vi ricordo che a Maggio, si è fatto a Salina.
Cristian si preoccupa di immagine industriale turistica di cooperazione marcketing, ma, a me viene un dubbio e mi chiedo: perchè tante scuole del globo fanno gemellagio? Perchà le Eolie hanno fatto gemellaggio con un paese del nord Italia? Potremmo continuore ancora. Scusami Cristian, ma conosci bene la Slow Food? Il suo operato nel mondo? Aldo Natoli dice è giunto il momento che i Sindaci dei quattro Comuni, facciano sentire la loro voce per arrestare queste continue strategie di aggregazioni, spurie che non ci accomunano, dal punto di vista culturale, turistico, gastronomico. Ma, a leggere questo resto allibito, se a lei non interessa aggregarsi come dice, è libero di fare quello che vuole, ma non di vietarlo. Associarsi è cultura, è turismo, è conoscenza, poi la gastronomia è tutto nel mondo. Il solo pensare che, i migliori accordi si fanno mangiando, poi se si mangia bene è meglio. Non capisco quello che vuole spiegare il Dott. Pietro Lo Cascio in un suo articolo, quando parla di biodiversità, Carissimo Dott. sui Nebrodi si parlava di prodotti culinari di cui la Slow Food si occupa in maniera egregia.
Il male è, che nessuno di voi era presente sui Nebrodi, ed a Salina, e nessuno di voi conosce la politica alimentare Slow Food. Vi invito a Mettervi in contatto con il responsabile della condotta Slow Food Valdemone, che è il Dott. Gugliotta Rosario. Lo potete trovare al sito Slow Food Valdemone, e lui sarà lieto di delucidarvi in tutti i dubbi che avete, perche l’organizzatore di tutto questo movimento è lui che io stimo e apprezzo il suo operato e volontariato.

Eolie&Nebrodiultima modifica: 2009-10-29T22:08:21+01:00da leonedilipari
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Eolie&Nebrodi

anatoli.jpgdi Aldo Natoli

 

Ho più volte messo in guardia l’Amministrazione Comunale e gli Operatori turistici e commerciali sul fatto che il tentativo di accumunare le Eolie ai  Nebrodi   rappresenti un pericolo per il nostro sviluppo economico e turistico. Oggi leggo che il Presidente della Federalberghi delle Isole Eolie, Christian del Bono, ed il Consigliere Comunale, Pietro Lo Cascio, con autorevolezza, e argomentazioni  più articolate e qualificate delle mie, criticano questo tentativo di gemellaggio che può soltanto arrecare danno all’immagine delle Eolie, proprio per quella diversità che non ci accomuna, e che bene è stata illustrata da Lo Cascio.

Purtroppo in questi ultimi anni il nostro Comune ha  perso credibilità ed autorevolezza, grazie anche ad una classe politica messinese sempre più modesta, tant’è che l’Ufficio Registro ci è stato tolto, le Poste nelle frazioni e nelle isole funzionano a scartamento ridotto, l’Ospedale viaggia sempre più “in elicottero”, i servizi marittimi sono sempre più precari, ed adesso  ci vogliono pure imporre le strategie di mercato. E’ veramente troppo! E’ giunto il momento che il Sindaco del nostro Comune, ed oserei dire i Sindaci dei quattro Comuni, facciano sentire la loro voce per arrestare queste continue strategie di aggregazioni che non ci accumunano dal punto di vista culturale, turistico, gastronomico, etc. Che finalmente si prendano in modo chiaro le distanze  da tutte queste iniziative, perché il silenzio, spesso, viene considerato come assenso. Le Eolie, sono le Eolie e basta. Ancora non conosco l’esito dei lavori del convegno sul  tema “Nebrodi ed Eolie, due territori uniti dalla biodiversità” Sono curioso di sapere se il Comune di Lipari era presente e che posizione ha assunto. Ritengo  sia giunto il momento di rivalutare con forza il ruolo delle Eolie con una strategia mirata e comune che enfatizzi le peculiarità che le rendono uniche al Mondo. Che i nostri Amministratori diventino consapevoli dell’importante ruolo delle nostre isole nel Mediterraneo. Il Direttore Bartolino Leone tornando dal  viaggio in Sardegna mi ha manifestato tutta la sua ammirazione per i luoghi che ha visitato, per come sono curati e per l’organizzazione perfetta. Certamente la Sardegna è bella, ma è innegabile che un territorio curato ed organizzato può maggiormente valorizzare ciò che la natura gli ha donato. L’uomo in quei luoghi ha saputo pianificare il territorio per organizzarlo secondo una mirata strategia di sviluppo. Spero che il Presidente Felice D’Ambra condivida questa mia riflessione. Noi non siamo neanche in grado di tutelare  il nostro centro storico e perdiamo tempo a discutere sulla realizzazione di infrastrutture avulse dalla realtà ambientale delle isole, che dovrebbe invece rappresentare il nostro capitale d’investimento per lo sviluppo sociale, economico e turistico. Ed allora che ben venga il tavolo di concertazione chiesto dal Presidente della Federalberghi per tracciare un programma univoco di sviluppo e di organizzazione strategica proiettata verso il futuro. Che si cambi finalmente pagina  tenendo presente il binomio inscindibile di tutela del territorio ed esigenze di sviluppo.

Eolie&Nebrodiultima modifica: 2009-10-27T13:22:10+01:00da leonedilipari
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Eolie&Nebrodi

cdelbono3.JPGdi Christian Del Bono*

Non volendo entrare nel merito dei fattori che accomunano le Eolie e il Parco dei Nebrodi sotto il profilo della biodiversità, nel leggere il programma del convegno organizzato per oggi dai “Combattenti e reduci di Ucria” – intitolato “Nebrodi ed Eolie, due territori uniti dalla biodiversità” promosso da Slow Food Valdemone in collaborazione con l’Ente Parco dei Nebrodi – non è facile esimersi dal fare un paio osservazioni. Il Commissario Straordinario dell’Ente Parco, Antonino Ferro ci spiega che “è necessario partire dal territorio per rivalutare la sua biodiversità attraverso la conoscenza del turismo enogastronomico locale, valorizzare la cultura ambientale, paesaggistica e archeologica del Parco dei Nebrodi e delle Eolie in un binomio imprescindibile”. Nella sua forma, l’affermazione del Commissario, ci colpisce sicuramente per l’ineluttabilità con la quale ci viene proposta, nella sostanza, il suo contenuto ci fornisce lo spunto per fare una riflessione: ma chi opera le scelte di marketing strategico per la destinazione turistica Isole Eolie? Chi decide se effettuare operazioni di co-marketing con un territorio piuttosto che con un altro? Chi decide se posizionarsi quale meta per il turismo culturale o naturalistico o enogastronomico o termale ecc. o come punto di passaggio per navi da crociera e barconi che partono dalla costa calabra o proprio dai paesi limitrofi o facenti parte dello stesso Parco dei Nebrodi? Come già evidenziato in passato, questi ed altri quesiti ancora più tecnici e vitali per lo sviluppo dei nostri territori, dovrebbero far parte di un tavolo tecnico che abbia come obiettivo quello di avviare il percorso che possa portarci alla definizione e all’adozione di un piano di sviluppo turistico per le nostre isole. Un “piano industriale” come lo definisce Marco Saltalamacchia. Una cornice all’interno della quale andare a disegnare il futuro delle nostre isole. Diversamente continueremo a brancolare nel buio, addossandoci a vicenda le colpe per l’assenza di una vision condivisa, per la mancanza di obbiettivi chiari e sostenibili e per l’incapacità di individuare e realizzare interventi in grado di migliorare la nostra offerta turistica locale.   

*Presidente della Federalberghi delle Eolie

Eolie&Nebrodiultima modifica: 2009-10-24T08:24:36+02:00da leonedilipari
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