di Mario Profilio

Cerco di collegarmi spesso al tuo “Notiziario” e a quello di altri tuoi colleghi che così bene lavorate per tenerci informati su tutto ciò che riguarda le nostre amate isole, e di questo ve ne sarò sempre riconoscente… Se gli interventi sono brevi, li leggo tutti d’un fiato, gli altri, se interessanti, li leggo con calma in un secondo momento. Non ti scrivo spesso ma mi collego appena possibile e noto però, con rammarico, che come sta accadendo anche a livello nazionale, anche sui notiziari “eoliani” c’è un certo imbarbarimento nei dialoghi, soprattutto nelle risposte, e ancor di più, ahimè, se queste provengono da persone che gestiscono “la cosa pubblica”, c’è stato un periodo in cui, il tuo “bagghiu” che io avevo amichevolmente e eolianamente definito “bisolo” si era trasformato in una sorta di “ring” dove, virtualmente, ci si prendeva a cazzotti!! Chi è più grande di me, non avrà difficoltà a ricordare che a scuola una cosa importante era la “bella scrittura”, anticamente era addirittura una materia d’insegnamento, e se il compito era in una calligrafia non proprio corretta veniva valutato con qualche punto in meno, a dimostrazione del fatto che la “forma” certe volte vale quanto la “sostanza”, un vecchio adagio diceva che “si prendono più mosche con un cucchiaino di miele che con una barile di aceto”. Leggendo certe risposte date ad alcune mail che hai ricevuto percepisco, se non delle vere e proprie aggressioni, una certa ” malcelata spigolosità”… Ci sono passato io direttamente l’anno scorso e noto che le cose poco sono cambiate, io conosco e rispetto molte delle persone che intervengono nel tuo Notiziario, per cui, se mi consenti,  oserei suggerire, soprattutto a chi è chiamato a ricoprire un ruolo “al servizio del cittadino” di impegnarsi ad essere garbato nelle risposte, la regola “mi dai una sberla e io te ne do due” lasciamola ad altri, se il cittadino manifesta con una certa animosità una questione, non “rispondete per le rime”, siate invece comprensivi con chi subisce o assiste al verificarsi di un torto, anche perchè il più delle volte sono richieste di aiuto rivolte a chi, questo aiuto, lo deve dare. Io sono contrario ai battibbecchi ma molto favorevole al dialogo e al confronto, purchè questo sia costruttivo, che ben venga la collaborazione fra cittadini e istituzioni, se ne potrebbero avere solo vantaggi per la comunità. Distinguiamoci per le cose positive, le brutte figure lasciamole agli altri. Chiedo scusa se ho annoiato qualcuno, ma mi sentivo di doverti dire quello che penso!

Egregio direttore,

Non amo inserire titoli e tantomeno parlare del mio lavoro (che è il mio modo di vita) sia di funzionario del Ministero per i Beni Culturali, incarico che ricopro da circa trenta anni con la qualifica di Direttore Conservatore, sia del mio essere Artista. Purtroppo leggendo gli articoli sul suo autorevole giornale online sono stato chiamato in causa più volte in una accesa quanto sterile polemica su una mia installazione all’interno di una mostra riguardante il martirio di San Bartolomeo come metamorfosi. Metamorfosi che io, ho interpretato con l’installazione incriminata (viva Dio! E la libertà degli artisti di interpretare le proprie visioni). La mostra didattica itinerante non è una mia creatura ma della dottoressa Vega de Martini e non  sta  a me elencare i titoli e la grande professionalità di Vega che  mi ha chiesto semplicemente di inserire una mia visione del martirio all’interno di un contesto in cui il tema dominante era il martirio e che andava collocata in una chiesa barocca e di darle un aiuto per la sistemazione dei pannelli esplicativi e delle illustrazioni digitali, conoscendo la mia esperienza in merito. Esperienza maturata negli anni nei vari musei d’Italia e all’estero, collaborando tra l’altro con autorevoli studi di architetti, ne cito uno solo lo studio B.B.R.   Belgioioso  Beltrami Rogers di Milano con cui ho lavorato per la sistemazione della Galleria Sabauda di Torino.  Ringrazio la dottoressa Borzì  per aver citato Carlo Scarpa alla  cui visione museografica sono molto legato, dato che entrambi abbiamo seguito lo stesso iter scolastico formativo. In merito alla mia formazione artistica negli anni ho lavorato tanto e sono apprezzato (ribadisco ancora sia in Italia che all’estero) come  dimostra il mio curriculum che le allego, e non a caso il mio nome appare nell’elenco dei migliori artisti italiani degli ultimi quarant’anni da Piero Manzoni in poi…… pubblicato dalla prestigiosa rivista  Flash Art la prima rivista d’arte in Europa, e precisamente  nel  n°240 anno XXXVI  giugno-luglio.2003. Miei lavori sono presenti in diverse collezioni sia pubbliche che private, una per tutte   l’autorevole Zentral und Landesdesbibiothek di Berlino e non per essere modesto ma è un piacere dire che il manifesto del prestigioso premio Strega del 2009 è una mia creatura da cui sono state tirate ottanta esemplari in stampa serigrafica numerati e firmati dal sottoscritto inviate a musei italiani e stranieri, non appena tornerò presso la vostra Lipari (splendida  che mi ha dato carica e emozioni nuove) gliene farò omaggio. Ringraziandola per l’attenzione che darà a questa mia precisazione  le rammento che chi fa’ sbaglia sempre il non fare è indice di incultura e il confronto è arricchimento intellettuale quando questo è espressione del cervello e del  cuore.   

Italo Mustone