Eolie&porticcioli turistici

plocasciopiccola.jpgdi Pietro Lo Cascio*

 

 

Meglio tardi che mai? Sulla “folgorazione” del consigliere Mirabito.

 

Qualche giorno fa ho letto, con un certo stupore, alcune dichiarazioni del consigliere Mirabito in merito alla portualità di Lipari, apparse sul “Notiziario” web; ho atteso un’eventuale smentita e, visto che non è arrivata, presumo che le affermazioni del consigliere siano effettivamente sue. Perché tutti questi dubbi? Mirabito, per l’impressione che ho ricavato nel corso della comune frequentazione del consiglio, è una persona equilibrata e moderata; ho notato che manifesta fastidio verso atteggiamenti estremistici e populistici – e in questo ravviso un’affinità – e so che, attualmente, ricopre la carica di presidente di turno del Rotary Club, vera fucina della politica del centro-destra eoliano, carica che – suppongo, non avendo mai frequentato le riunioni rotariane – si attribuisce anche in ragione della rappresentatività dei soci, oltre che della loro anzianità. In sintesi, è persona ben presente a sé stessa, e ciò non può che essere apprezzato.

 

Mirabito è però un consigliere di questa maggioranza, che ha vinto le elezioni del 2007 sull’onda – diciamo emozionale – dei grandi progetti, anzi, del mega-progetto sulla portualità di Lipari; avremmo memoria corta nel non ricordare la massiccia presenza dell’avvocato Scoglio, già protagonista delle fasi salienti della presentazione del progetto Rodriquez-Condotte d’Acqua, accanto al sindaco Bruno sui balconi durante i comizi. La vittoria di questa compagine e il varo del progetto in questione, dunque, erano tutt’uno. La “visione” del porto, così come recentemente resa dal consigliere Mirabito, appare invece molto distante dal progetto sposato dall’amministrazione comunale, e che la Regione Siciliana ha recentemente rigettato per mancanza dei presupposti di legittimità. Dirò di più: personalmente condivido per molti aspetti la “nuova” visione del porto espressa da Mirabito. Sono convinto della necessità di un ampliamento di Pignataro, di possibili perfezionamenti a Sottomonastero, e anche a Marina Corta, e di risparmiarci lo scempio di Marina Lunga.

 

Il punto, che non mi è chiaro, è quando Mirabito parla dei “molti residenti che finalmente potrebbero godersi il loro, anzi il nostro, mare senza la paura di dovere scappare al primo soffio di vento”. Immagino che parli non soltanto dei diportisti, ma anche dei pescatori e degli operatori del traffico locale, che sono molto, ma molto più numerosi di quanti sarebbero stati i posti barca loro “riservati” nelle previsioni di Condotte d’Acqua. Sommati ai diportisti, poi, diventano una moltitudine. Dove si sarebbero goduti il “loro mare”, se il mega-porto non fosse stato contestato dai soliti avversari del progresso – per esempio, anche da me – e poi stoppato alla Regione?

 

La scoperta tardiva dei vincoli imposti dal piano economico di Condotte d’Acqua, secondo il quale – evidentemente – il porto commerciale e quello turistico sarebbero esigenze “imprenditoriali” inscindibili, non risolve però il punto critico evidenziato dal consigliere Mirabito nella sua “revisione” della portualità: ovvero, quello dei soldi, riassunto nella fatidica, conclusiva domanda, “senza il piano regolatore si potrà?”. Caro Mirabito, nessuno è infallibile, e tu ne dai serenamente la prova; ma vorrei ricordarti che esiste un deliberato del consiglio comunale, votato già nel 2007 dai consiglieri di minoranza e da alcuni “indipendenti”, che chiede all’amministrazione di procedere per dotarsi di un Piano Regolatore dei Porti.

 

L’amministrazione che tu sostieni si è guardata bene dal compiere passi in questa direzione, e a una mia domanda – ancora qualche mese fa, durante l’incontro con i frettolosi rappresentanti di Condotte d’Acqua – il sindaco Bruno rispondeva che questo Piano costava ed era inutile, perché in conferenza di servizi avrebbero approvato comunque il megaporto. Le vicende sono andate come sai, e oggi ci troviamo senza finanziamenti, perché nessuno li ha voluti chiedere a tempo debito e nel modo appropriato. Quindi, ben vengano i ravvedimenti, ma permettimi di dire che è il caso di accompagnarli a una verità completa, in modo che la gente capisca cosa è successo, perché, chi ha precise responsabilità, e soprattutto da cosa dipendono le prospettive future (mi rispondo: dal Piano Regolatore dei Porti).

Per il resto, lieto di averti tra chi vuole un porto per gli eoliani e degli eoliani. Certo, non invidio il presidente Mirabito, circondato nelle riunioni rotariane dagli alfieri del megaporto: il sindaco Bruno, il consigliere Finocchiaro, il presidente Corrado, e forse ancora qualche altro superstite.

 

*Consigliere comunale S E L

Eolie&porticcioli turisticiultima modifica: 2011-02-21T07:56:30+01:00da leonedilipari
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Eolie&porticcioli turistici

mscoglio1.jpgdi Marco Scoglio

A proposito del dibattito “Eolie&porticicoli turistici”, sono d’accordo con il concetto espresso per Pignataro e Sottomonastero, contrario ai “porticcioli” nelle altre isole.

Eolie&porticcioli turisticiultima modifica: 2011-02-19T10:29:07+01:00da leonedilipari
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