Eolie, scatta la missione di recupero delle reti da pesca disperse nei fondali

Healthy Seas, in collaborazione con l’Aeolian Islands Preservation Fund (AIPF), Blue Marine Foundation (BLUE) e la Ghost Fishing Foundation, si fa promotore di una missione di recupero delle reti da pesca perse o abbandonate nei fondali marini al largo delle isole Eolie. La missione è interamente sponsorizzata da Aquafil, con un contributo di AIPF e BLUE.

Healthy Seas opera nel Regno Unito, in Italia, in Grecia, nei Paesi Bassi e in Belgio. In cinque anni, con la collaborazione di subacquei volontari e pescatori, ha raccolto oltre 375 tonnellate di reti da pesca, l’equivalente del peso di 2 balenottere azzurre.

Secondo i report dell’UNEP e della FAO, ogni anno 640.000 tonnellate di attrezzi da pesca vengono persi in mare e negli oceani, danneggiando l’ecosistema marino. Nello specifico le reti da pesca, chiamate anche “reti fantasma” perché invisibili sott’acqua, non solo diventano vere e proprie trappole per molte specie marine, vulnerabili (come delfini e tartarughe) e d’interesse commerciale (come cernie e aragoste), che una volta incastrate muoiono, ma permangono nei mari centinaia di anni senza biodegradarsi.

Una volta recuperate, le reti da pesca saranno ripulite ed inviate all’azienda Aquafil che si occuperà di trasformarle in nylon rigenerato ECONYL®, il nylon riciclabile all’infinito.

Eolie, scatta la missione di recupero delle reti da pesca disperse nei fondali

Eolie, scatta la missione di recupero delle reti da pesca disperse nei fondaliultima modifica: 2018-10-08T08:54:22+02:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo