Ho letto l’accorata protesta del sig. Salvatore Esposito nei confronti dei collegamenti marittimi praticati dalla nuova società di navigazione Compagnia delle Isole che dovrebbe espletare servizi essenziali e non integrativi, e che si somma a tante altre segnalazioni di cittadini indignati. Per noi che ricordiamo le traversate con i piroscafi Eolo, Luigi Rizzo, Basiluzzo e Lipari al comando dei Capitani Bellitti, Cama, e tanti altri, oggi ci poniamo una domanda: è la carne che è dura o è il coltello che non taglia?. Sono i marosi che da quando è in servizio la nuova compagnia di navigazione sono diventati più tempestosi, o sono i mezzi che sono poco sicuri per affrontare il mare in tempesta? Oppure, e questo sarebbe molto
grave, siamo in presenza di una politica che tende a ridurre le corse per ottenere un risparmio. E’ soltanto un caso che ci stiamo riducendo con una nave che forse parte da Lipari la mattina e con una nave che forse torna la sera?
E’ inverosimile che i mezzi della NGI compiano regolarmente la traversata Lipari Milazzo e viceversa e quelli delle altre compagnie restano ormeggiati nei porti.
Per sgomberare il campo a questa ipotesi occorre che le Amministrazioni dei Comuni eoliani chiedano alla Regione Siciliana che il migliatico non effettuato venga detratto dal contributo che annualmente viene erogato alle società di navigazioni che espletano il servizio nelle isole. Probabilmente si calmerà la veemenza del mare. Inutile affermare che i trasferimenti tra le varie isole e la terraferma sono indispensabili per uno sviluppo socio-economico delle popolazioni residenti ed anche turistico. La
programmazione turistica dell’intero Arcipelago infatti, fino a quando non verranno attuati servizi alternativi, può essere efficace soltanto se i collegamenti marittimi sono efficienti, regolari e sicuri. Altrimenti nessun Tour Operator sarà disponibile a correre dei rischi nel vendere le Eolie in periodi di bassa stagione.