di Silvia Carbone

Oggi ho partecipato al funerale per Acquacalda. E mentre percorrevo il corso in mezzo a tanta gente, piuttosto motivata, pensavo alla dolente lettera di Assuntina La Greca pubblicata ieri da questo Notiziario. Magari non a tutti può apparire chiaro il perché il funerale di una frazione mi facesse pensare al triste caso della maestra di Pianoconte. Invece è molto evidente: la morte della solidarietà. Il Sindaco che dal balcone allarga le braccia (in gesti di troppo recente memoria) e chiede “Ma quale è il problema????” ed il Preside che telefona per allontanare la maestra dalla scuola sono due facce identiche dello stesso problema. L’ ignoranza, che porta alla paura, che porta all’indifferenza,  che porta alla cattiveria, che porta alla mancata solidarietà, ,  che porta al malgoverno, che porta all’arroganza, che porta purtroppo spesso all’intolleranza ed alla violenza. L’incapacità di mettersi nei panni dell’altro. Il  totale spregio delle istanze altrui. L’incoscienza con cui si pensa che ciò che oggi capita a te a me non potrà mai capitare. Queste  emozioni sono il motore che purtroppo oggi muove la gente. Ma non posso accettare che chi ricopre cariche pubbliche, istituzionali, posizioni alle quali solitamente dovrebbe aspirare “gente di cultura” si faccia portavoce di queste vergognose emozioni. A me, semplice cittadina, non resta che continuare a gridare il mio no a tutto questo, ed esercitare la solidarietà nei piccoli gesti di ogni giorno. Quindi coraggio maestra, coraggio Acquacalda, non siamo tanti, ma vi siamo vicini!!!