Eolie&Trasporti. Altro appello a Matteoli e alla Regione

AMARTURANO.gifdi Annibale Marturano*

Abbiamo molto apprezzato l’intervento dei vari Sindaci e consiglieri eoliani, che hanno posto all’attenzione della Siremar ma soprattutto del competente Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e di diversi Assessorati della Regione Sicilia il disagio che le attività produttive isolane, fra cui la nostra, vivono per effetto dei ridotti traffici assicurati dalla Siremar. Aggiungendoci a tale appello vorremmo, dalla nostra esperienza, portare all’attenzione di tutti le problematiche molto serie che stanno investendo i collegamenti marittimi con le nostre isole, per le quali la cosiddetta continuità territoriale tanto sbandierata non è più, di fatto, garantita. Siamo infatti, rimasti di nuovo con solo due navi della società Siremar e non sappiamo di preciso fino a quando. Tutto questo provoca anche per il Gruppo Ormeggiatori una situazione insostenibile e peraltro ci sta creando notevoli disagi sia sul piano organizzativo che economico/sociale. Per una realtà come la nostra: una “comunità” di 50 famiglie, una delle cooperative più numerose di queste isole, che vive ed è stata costituita in funzione di contribuire alla sicurezza ed alla continuità di tali collegamenti, la caduta dei traffici si dimostra deleteria, giova ricordare inoltre che da oltre un anno la m/n Laurana non fa più scalo a Ginostra e che dal 15 Gennaio una parte del porto di S.Marina Salina, per la nota mareggiata, è stata dichiarata inagibile per le navi Siremar. Ma c’è di più.  A preoccupare fortemente noi ormeggiatori e tutti coloro che operano nell’indotto della Siremar, oltre alla situazione contingente –  che ci auguriamo trovi soluzione con un sollecito ritorno in linea della terza nave – sono gli effetti della prevista privatizzazione, ormai avviata e destinata a concludersi entro il prossimo mese di settembre, che hanno ancora troppe incognite, che non possono non preoccupare noi eoliani. Infine, considerato che le isole Eolie non offrono per natura e collocazione alcun tipo di possibilità lavorativa che si possa svolgere in modo duraturo e continuativo durante tutto il periodo dell’anno, tenuto conto dei già i notevoli disagi che noi residenti ci dobbiamo sobbarcare, tenuto altresì conto che la riduzione di una nave Siremar, quasi sicuramente, si protrarrà anche dopo Pasqua, tutto questo continua a svuotare e impoverire drammaticamente queste nostre isole. Occorrono invece iniziative tendenti a facilitare la vita dei residenti e d’altro canto a valorizzazione il turismo che continua a essere la principale fonte di sostegno di queste isole e dei loro abitanti: pensiamo anche agli imprenditori/commercianti eoliani che hanno investito molto in questo settore (nuove costruzioni di alberghi, bed & breakfast, attività commerciali, ecc..). Il nostro appello, che si alza forte verso tutte le istituzioni e le forze politiche siciliane, è quello di sottolineare la drammaticità della situazione particolarmente acuta in un’area come la nostra, basti ricordare cosa è successo agli operai della Pumex, al settore della pesca ecc…   Chiediamo quindi, alle Autorità competenti che si adoperino fattivamente perché un patrimonio come le isole Eolie sia anche un luogo dove si possa vivere, studiare, operare, ammalarsi per tutto il periodo dell’anno e soprattutto continuare a lavorare. 

*Gruppo Ormeggiatori Battellieri isole Eolie

                                                       

Eolie&Trasporti. Altro appello a Matteoli e alla Regioneultima modifica: 2010-03-09T19:32:00+01:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo