Eolie&caro acqua. La presidenza del consiglio dei ministri “censura” il Comune di Lipari. L’aumento doveva essere dell’1,15% e non del 131%

comuneliparipiccola.jpgLipari – Sul “caro acqua” alle Eolie, la presidenza del consiglio dei ministri ha “censurato il maggior Comune delle Eolie. La lettera è stata inviata dal dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica e i servizi di pubblica utilità che ha risposto al Sindaco di Lipari Mariano Bruno, in merito alle tariffe del servizio idrico per l’anno 2009. Con la nota inviata viene confermato che “gli adeguamenti tariffari del servizio idrico dovevano essere adottati secondo la delibera Cipe n.117 del 18 dicembre 2008, quindi un aumento massimo dell’1,15%”.

L’applicazione della delibera Cipe era stata richiesta da Pinuccio Spinella, commercialista liparoto con una nota inviata alla stessa presidenza del consiglio dei ministri che in modo particolare aveva contestato al servizio idrico comunale l’addebito dei consumi di acqua per l’anno 2009 portante un aumento del 131% ad una società da lui amministrata. “Le tariffe dunque sono errate – ha spiegato il ragionier Spinella – e gli atti posti in essere dall’amministrazione appaiono palesemente illegittimi nonché certamente “dannosi” per la cittadinanza. Considerato che sono scaduti anche i termini per gli adeguamenti, la fatturazione dei consumi per l’anno 2009, deve essere effettuata sulla base delle tariffe applicate dall’Eas, nelle aree di propria competenza e nelle aree comunali per l’anno 2008. Adesso si aprirà certamente un contenzioso con l’utenza, che potrebbe attivare anche una “class-action” promossa dal Codacons (già attivo sulla vicenda con gli avvocati Paolo Intilisano e Antonio Cardile) per avere rimborsato il maggior costo pagato ed avere compensato il disagio economico per essere stata costretta a pagare in unica soluzione cifre non dovute che hanno appesantito il bilancio familiare”.

“Ovviamente – ha aggiunto – anche le casse del Comune di Lipari potrebbero subire un ennesimo duro colpo dalla “censura” sollevata dalla presidenza del consiglio dei ministri. Dovrà infatti farsi carico dei costi di ritiro delle fatture errate e della nuova emissione, secondo gli indirizzi della commissione nazionale della vigilanza delle risorse Idriche – CO.V.I.RI. e del DIPE, nonché eventualmente sopportare rilevanti spese legali per i propri procuratori e quelli di controparte. Con un panorama siffatto, ci si augura che il Comune utilizzi strumenti alternativi al contenzioso per la definizione della problematica, anche all’occorrenza attivando un tavolo tecnico con gli organismi rappresentativi della categoria dei consumatori al fine di addivenire ad una soluzione stragiudiziale della controversia”.

CONSIGLIO DEI MINISTRI IDRICO.pdf

Eolie&caro acqua. La presidenza del consiglio dei ministri “censura” il Comune di Lipari. L’aumento doveva essere dell’1,15% e non del 131%ultima modifica: 2011-08-10T13:47:00+02:00da leonedilipari
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