FEDERALBERGHI, APPELLO A MATTEOLI

cdelbono.JPGdi Christian DEl Bono*

Faccio riferimento al processo di privatizzazione della società Tirrenia e delle sue consociate e al pericolo rappresentato dal protrarsi del ritardo nel rinnovare la convenzione che consente, tra l’altro, alla Siremar di garantire i collegamenti marittimi tra le isole minori della Sicilia e tra queste e la terraferma. Premesso che le consociate della Tirrenia presentano peculiarità gestionali che variano di regione in regione e che nel caso della Sicilia sono chiamate ad operare su tratte di pubblica utilità fondamentali per garantire la mobilità dei cittadini, la continuità territoriale e lo sviluppo socio economico. Posto che tali diritti sono sanciti dal vigente quadro normativo: servizi di collegamento marittimo con le isole minori “debbono assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse con lo sviluppo economico e sociale delle aree interessate,……” ( comma 1 dell’art. 8 della legge n° 684/74), il numero delle linee, la periodicità dei collegamenti ed il tipo di naviglio debbono essere adeguati a soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini, contribuendo a promuovere lo sviluppo socio – economico di ciascuna isola” (art. 3 Legge 169/75); che le modifiche delle convenzioni vigenti sono ammesse solo quando “per esigenze economiche e sociali si ravvisi la necessità di migliorare il servizio” (art. 4 legge 169/75). Considerato che negli ultimi anni e soprattutto nel corso del 2007 e del 2008 tali diritti sono stati calpestati, con la selvaggia cancellazione di corse e linee di trasporto e con l’assenza di adeguate informazioni e garanzie sugli orari, sulle linee e sui mezzi da impiegare, arrecando pesanti disagi agli eoliani, ai visitatori e agli operatori turistici che si sono trovati e si trovano nell’assoluta impossibilità di programmare. Considerata la dissennata gestione Tirrenia della Siremar sia con rifermento al proprio naviglio sia per ciò che concerne i canali di prenotazione e di commercializzazione dei propri servizi. Considerato che è stato abbondantemente provato che in assenza di cospicui contributi pubblici, i vettori privati non sono in grado di garantire i servizi di collegamento necessari se non limitatamente ai brevi periodi di altissima stagione e solo sulle rotte principali. Visto che attraverso i diversi strumenti di finanza agevolata alle imprese (patti territoriali, agenda 2000-2006, 488 ecc.), negli ultimi anni, lo Stato e l’Unione Europea, hanno cofinanziato e incentivato la realizzazione di strutture, prevalentemente, ricettive di livello medio alto (4 e 5 stelle) che ha portato, da una parte, all’aumento del numero dei posti letto alle Eolie (dai 5.204 del 2004 ai 6.175 del 2008; +16%) e dall’altra ad aumentare pericolosamente l’indebitamento da parte degli imprenditori locali per poter far fronte agli impegni assunti. Visto che tali coraggiosi investimenti non sono stati accompagnati dagli attesi interventi di miglioramento dei servizi aggiuntivi e delle infrastrutture del territorio, con particolare riferimento al potenziamento e alla razionalizzazione del sistema dei trasporti. E, visto altresì, che la mancanza di piani organici di sviluppo e la mancata attivazione degli interventi di sistema già previsti dal POR Sicilia non ha portato lo sperato aumento di competitività dell’offerta turistica locale sui mercati nazionali ed esteri bensì ad una contrazione o, nel migliore dei casi, ad una stagnazione della domanda turistica: le presenze alle Eolie per il quinquennio 1992-1996 sono le stesse di quelle del quinquennio 2004-2008 con una diminuzione però, a causa dell’aumento dei posti letto, dell’occupazione media di circa il 10%. Considerato che operare sulle isole minori presenta già in partenza dei costi fissi, dei disagi e degli svantaggi di gran lunga superiori a quelli della terraferma a fronte di una domanda per servizi turistici quanto mai volatile, di natura stagionale e sempre maggiormente globalizzata che ha prodotto un calo di presenze a livello locale pari al 10% (nel biennio 2007-2008 rispetto a quelle del 2006) e che, considerato lo stato di recessione e le ultime previsioni, porterà ad un ulteriore calo per il 2009. Considerato il malcontento dei cittadini che di recente hanno addirittura costituito un Comitato (del quale fanno parte oltre ai rappresentati delle categorie produttive anche quelle dei consigli comunali e delle amministrazioni locali) per l’organizzazione di forme di protesta a salvaguardia dei collegamenti marittimi alle Eolie.  Tutto ciò premesso, chiedo, a nome di tutti i miei associati, che vengano accolte le istanze di cui alla mozione elaborata dal Comitato Trasporti delle Isole Eolie e approvata dai Consigli Comunali dei Comuni di Lipari, Leni, Malfa e Santa Marina Salina (che si allega nella sua parte sostanziale) ed in particolare: Lo scorporo della Siremar dalla Tirrenia. Il blocco del processo di privatizzazione della Siremar. Che vengano mantenuti i collegamenti marittimi già previsti dall’impianto orari/linee Siremar garantito per le annualità 2005 e 2006 (vedi allegato) fintanto che non si sarà in grado di procedere seriamente ad una radicale ristrutturazione e razionalizzazione del nostro sistema di trasporti locale. Che il processo di ristrutturazione e di razionalizzazione di cui sopra preveda il coinvolgimento degli attori locali  interessati e: una valutazione tecnica delle tipologie e delle varietà di mezzi di trasporto da impiegare; una riorganizzazione delle infrastrutture portuali; un’analisi dei flussi rispetto agli scali di provenienza attuali e potenziali; una riorganizzazione dinamica delle fasce orarie sulla base delle reali esigenze della stagionalità turistica; lo sfruttamento delle nuove tecnologie della comunicazione e dell’informazione; l’attivazione e la gestione di sistemi innovativi di prenotazione e commercializzazione dei servizi. Che venga prontamente istituita una cabina locale di monitoraggio dei collegamenti marittimi che sia in grado di far rispettare le convenzioni in atto e da porre in essere con vettori pubblici e privati, a difesa e salvaguardia dei diritti del viaggiatore. Garanzie immediate con riferimento a quanto sopra per consentire alle amministrazioni locali e agli imprenditori di programmare adeguatamente per il prossimo triennio.

*Presidente federalberghi delle Eolie

FEDERALBERGHI, APPELLO A MATTEOLIultima modifica: 2009-01-07T13:41:32+01:00da leonedilipari
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