Lipari – Nelle ultime settimane e piu’ volte il dissalatore di Canneto Dentro ha sempre funzionato con un modulo invece che con tre. Il fermo di due moduli ha ovviamente creato disagi nell’isola e non è un caso che in qualche zona per alcuni giorni è anche mancata l’acqua, nonostante fossero subito giunte delle navi cisterna. Questa situazione ovviamente in vista della stagione turistica, tra gli addetti ai lavori crea già una certa apprensione. Ma qual’è la situazione. Abbiamo cercato di saperne di piu’. E abbiamo accertato che dal punto di vista tecnico l’impianto è da tempo in grado di andare in marcia con tre unità, qualora però ci fosse il carburante per farlo. Il problema è che da tempo, la società è in amministrazione giudiziaria e non è un caso che dopo 13 anni è stata la prima volta che nel periodo pasquale il dissalatore ha funzionato con un solo modulo. La Regione, dal canto suo, per tramite dell’assessorato regionale all’energia, in particolare del dipartimento che si occupa delle risorse idriche, quindi anche dei dissalatori, a cui sono passate le competenze dopo il forfait dell’ Agenzia rifiuti e acque, ha effettuato i mandati relativi ai pagamenti da accreditare al gestore, senza che ci sia liquidità. Insomma, il colmo dei colmi.  In pratica è come se si pagasse con un assegno scoperto. A questo punto,  è scoppiato un putiferio tra l’amministratore giudiziario e i dirigenti della Regione con il risultato che è sotto l’occhio di tutti. L’impianto non dispone dei quattrini per poter funzionare a pieno regime. Per quel che è trapelato, sembrerebbe che il Comune di Lipari è intenzionato a presentare un esposto alla procura della Repubblica di Barcellona per interruzione di pubblico servizio alla procura di Barcellona. La “querelle” – insomma – se non si sbloccherà, rischia di avere pesanti conseguenze in vista dell’estate. Nella maggiore isola delle Eolie – in questo delicato momento – ci mancava solo questa…