IL DOLORE DI UN SICILIANO

34108720.jpgdi Luca Chiofalo

Mi succede di dimenticare che vivo in Sicilia…
A ricordarmelo ci pensano con scadenze regolari i fatti di cronaca nera, gli abusi e le miserie che segnano i giorni di questa terra “maledetta”.
L’ultimo episodio della serie è il suicidio di un docente universitario di Terme Vigliatore con cattedra a Messina impegnato nella lotta antimafia.
Il gesto estremo scaturirebbe dalla frustrazione per l’isolamento a cui era stato confinato dalle istituzioni (compresa la magistratura) per il suo costante impegno contro le organizzazioni criminali, che in una terra come la nostra ti rende paradossalmente personaggio scomodo.
Sembra abbia lasciato un carteggio nel quale denuncerebbe “contiguità”, per dirla alla Falcone, tra mafia, politica e una certa magistratura (il riferimento è alla procura di Barcellona) , quest’ultima accusata di essere impegnata ad insabbiare denunce e processi.
Se questo fosse il quadro reale non ne sarei sorpreso. Aspetto però, da siciliano non rassegnato, che qualcuno con coraggio si impegni ad appurare se davvero la legalità e la giustizia in Sicilia sono una chimera e, se così fosse, cancelli le illusioni di chi ancora combatte e dica chiaramente che qui non c’è posto per chi fa dell’onestà un valore irrinunciabile della propria vita. I Siciliani, quelli veri, sentirebbero forse la dolorosa necessità di costruire altrove il loro futuro…

IL DOLORE DI UN SICILIANOultima modifica: 2008-10-07T19:55:49+02:00da leonedilipari
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