Il reportage. Phuket, la ricchezza delle spiagge… E a Lipari si distruggono…

patong.jpgEd eccoci finalmente a parlare delle spiagge di Phuket, tenuto conto che il patong8.JPGcentro dell’isola non è che incanti molto.patong1.JPG

Ma le spiagge con sabbia finissima e vellutata, bianca, fin dentro al mare, rappresentano la grandissima ricchezza per l’isola thailnadese. A Patong beach, la spiaggia piu’ “modaiola”, quest’oggi, in tre chilometri di litorale, vi erano oltre 5 mila turisti, patong9.JPGprovenienti da ogni parte del mondo. Mare da favola, spiaggia patong2.JPGpulitissima, organizzatissima, con servizi garantiti continuamente a prezzi abbordabili. Immaginate in 70 spiagge a quanto ammonta il patong5.JPGmovimento turistico nell’isola thailandese che ha una “industria del sole e del mare” che dura tutto l’anno. A Lipari (la nostalgia è grande) la maggior parte delle spiagge sono state distrutte. Ancora oggi l’ex spiaggia di pomice non ha il suo caratteristico manto bianco. Recuperlarlo è cosi’ difficile?patong3.JPG

Le spiagge più belle e frequentate si trovano nella parte sudoccidentale dell’isola, e si estendono da qualche decina di km sopra Patong fino all’estrema punta sud dell’isola.
patong4.JPGIl mar delle Andamane bagna la costa con le sue cristalline acque di colore verde e azzurro, abitate da molte specie di pesci e coralli.
Non vi sono solo le spiagge di quella costa a Phuket. Oltre alle spiagge (Ao) vi sono le incantevoli isole (Ko) che circondano l’isola. Le più belle per la fauna marina e per l’ambiente pressochè incontaminato sono le Similan Island (Ko Similan) e si trovano circa a 90 Km a ovest di Phuket. In quelle patong6.JPGIsole è fantastico praticare lo snorkeling.
Un po’ più vicine ma in direzione opposta invece le famose Phi Phi Island (Ko Phi Phi), che si trovano a circa 20 km corrispondenti a circa 40 minuti di speed boat (le barche a motore).
Se si è amanti dell’avventura si può visitare Racha Island usufruendo di un long tail boat (quelle caratteristiche barche in legno con il timone lungo).

A partire da Nord si trova la Baia di Phangnga, Laem Sam, Ao Po, Laem Yabu, la Baia di Sapam, LAem Nga e Ko Siray, che ospita un villaggio di zingari del Mare. A scendere verso il Porto di Phuket si trova Ao Makham dove nelle vicinanze vi è l’aquario di Phuket. Continuando verso Sud troviamo infine la Baia di Chalong, Ao Friendship e Laem Ka.
patong7.JPGPartendo sempre da Nord ma scendendo verso la costa occidentale invece troviamo Hat Mai Kao (all’altezza dell’aeroporto di Phuket) e Hat Nai Yang, dove nel mezzo è ospitato il Parco Nazionale Sirinat. Continuando nell’esplorazione si giunge a Ao Nai Ton, molto poco turistica ma frequentata dagli abitanti locali, Ao Laiyang e Ao Bang Tao. L’ultima spiaggia poco frequentata dai turisti è Ao Phansi, ma nelle vicinanze troviamo Surin Beach (Hat Surin)

Nell’immediato si trovamo la spiaggia di Laem Sing Beach famosa tra gli italiani per il “ristorante da Alì”, dove si mangia veramente bene. Tra l’altro la spiaggia è molto ben servita considerando che siamo in Thailandia. Unica cosa è che si sentirà molto parlare francese, dato che la spiaggia è equamente divisa tra italiani e transalpini.
Scendendo ancora arriviamo a Kamala Beach (Ao Kamala), forse la spiaggia “turistica” più caratteristica della zona.
Scendendo troviamo Kalim Beach (Ao Kalim) ch esi può oramai considerare parte integrante o prima patong10.JPGperiferia di Patong Beach (AO Patong), il centro della vita dell’isola di Phuket per quanto riguarda i divertimenti e soprattutto la vita notturna. Anche la spiaggia se vogliamo è quella più “modaiola” se proprio vogliamo usare il termine e vi si trovano veramente persone di tutte le nazionalità (anche se Giapponesi , Australiani e Inglesi la fanno da padroni). Proseguendo verso Karon però ci troviamo ad un bivio proprio alla fine di Patong. Non si può comunque perdere l’occasione di vedere la stupenda e caratteristica Paradise Beach, diventata molto più accessibile grazie ai lavori di asfaltatura della strada che porta sino a quella spiaggia.
Proseguendo si arriva a Karon Beach (Ao Karon), divisa in Karon Noi e Karon Yai, sede di un mercatino non inferiore al Patong Top o al mercato di Kamala. LA strada porta poi a Kata Beach (Ao Kata), anch’essa divisa in Kata Noi e Kata Yai. Prima di arrivare ad un’altra bellissima spiaggia ci si può fermare al Point of view, il punto panoramico forse più fotografato di tutta Phuket dove si vedono le insenature di KAron e Kata nonchè uno splendido panorama.

patong11.JPGA Nai Harn (Ao Nai Harn) si ha l’opzione di proseguire “attraverso” l’hotel che blocca la strada e proseguire per Jungle Beach, oppure godersi il mare.
L’ultima spiaggia, all’estremo sud ovest dell’isola è Yanui Beach (Ao Yanui), da dove si può raggiungere a suon di pagaiate Ko Bon e Ko Aeo in canoa. Sono piccole isole molto caratteristiche e incontaminate.
Prima di Rawai è presente un altro punto panoramico, Phrompthep Cape (il “promontorio”), da dove si gode una fantastica e romantica vista del tramonto. Nella piazza circostante vi è un monumento votivo agli elefanti che si può ammirare nella galleria fotografica.
Ultima spiaggia a Sud ma dalla parte est dell’isola è infine Rawai Beach (Hat Rawai), famosa per ospitare uno degli ultimi villaggi degli zingari del mare (ormai modernizzati anche loro).

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Il reportage. Phuket, la ricchezza delle spiagge… E a Lipari si distruggono…ultima modifica: 2013-01-29T12:42:00+01:00da leonedilipari
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