Il sospetto

aziinoavvocato.jpgdi Alfio Ziino

Luigi De Magistris, Antonio Di Pietro ed Antonio Ingroia sono tre magistrati non soltanto candidati alle prossime elezioni nazionali, ma, ciascuno, capo di un partito o di un movimento dal medesimo fondato.
I tre non sono magistrati giudicanti, nei cui confronti mai ho nutrito, nella loro collegialità, dubbi di sorta, ma sono o sono stati tutti Sostituti Procuratori della Repubblica e, per di più, di Direzioni Distrettuali Antimafia o di “pool” ad esse assimilabili. E’ gente che per anni ed anni ha interrogato, intercettato e spiato una miriade di persone, e non solo delinquenti o presunti tali. Sono soggetti, che per dirla con uno di loro, nelle intercettazioni ha praticato la “pesca a strascico”.Io
intercetto e, chi viene viene, qualcosa salterà fuori.
 
In ogni caso, se nulla di penalmente rilevante appare, certo saprò che l’imprenditore Tizio ha un’ amante, che la signora Caia non è da meno, che Sempronio non vuol far sapere a soci o fratelli di alcuni suoi affari. Non credo di dire eresie se affermo che un soggetto così, in possesso di tali informazioni, è un possibile ricattatore o un possibile estortore. E che se anche tale attività non avesse a praticare, Tizio  Caio e Sempronio, contattati da un De Magistris, un Di Pietro o un Ingroia, possono esser preda, come suol dirsi, di “timore reverenziale”, non liberi nelle loro determinazioni, nel caso, politiche o elettorali. Aggiungo. Non ho memoria di soggetti che mai essendosi cimentati in attività politica oppure avendo svolto lunga vita di partito, improvvisamente si ritrovino ad esser fondatori e capi di movimenti, o appunto, partiti.
 
Nè vale dire che aver condotto, per ragioni d’ufficio, una strenua lotta alla mafia, giustifichi ciò.  Giornalisti, prefetti, questori, che nella lotta alla delinquenza si son più che spesi, non sono stati in grado di far nulla di simile e, se candidati, il più delle volte non son stati premiati.. Come che sia, essere inquieti è lecito. E, per cortesia, non mi si dica che si parla di magistrati. Magistrati di certo, ma uomini e, come tali, imperfetti.
Padre Pintacuda S.J., tanto caro alla sinistra siciliana ed a quella palermitana in particolare, ebbe ad affermare che il sospetto è l’anticamera della verità. Personalmente dubito che sia così, ma sospettare è a volte lecito. 
Il sospettoultima modifica: 2013-01-19T22:09:41+01:00da leonedilipari
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