Lipari – Un’isola in “vendita”. E’ l’amara realtà di questo grande scoglio in mezzo al mare. In piena crisi. In vendita vi sono lacuni alberghi anche a quattro stelle, recentemente realizzati anche grazie al Patto Territoriale delle Eolie finanziato dal ministero delle attività produttuive con oltre 50 milioni di euro. Sono già oltre 500 gli immobili in vendita nella maggiore isola delle Eolie. E altre 500 si possono contare nelle restanti isole dell’Arcipelago, compresi i tre Comuni di Salina.

Le agenzie immobiliari di Lipari “pullulano” di cartelli con la scritta “vendesi villette e mini-appartamenti”. Ma anche negozi e magazzini. In ogni angolo del centro cittadino e anche nelle viuzze, e nelle borgate marinare di Canneto e Acquacalda (per non parlare delle località alte di Pianoconte, Quattropani, Lami e Pirrera) c’è letteralmente una invasione di cartelli con la scritta “vendesi case”. La situazione non è delle migliori neppure con gli affitti. A Lipari hanno chiuso i battenti diverse attività commerciali e sul corso principale nei magazzini, “impazzano” – quasi l’un dietro l’altro – i cartelli con la dicitura “affittasi”

L’economia liparota – in definitiva – traballa sempre piu’, dopo la chiusura delle due aziende pomicifere, per la pesca in crisi, cosi’ come il turismo ridotto solamente al pienone caotico dei venti giorni di agosto, per l’edilizia ferma per la marea di vincoli, per non traslasciare il commercio ridotto sempre piu’ ai minimi termini. Vivere a Lipari è anche diventato sempre piu’ proibitivo per le difficoltà a livello sanitario (in ospedale non si può piu’ partorire), oltre che per partire e arrivare, visti i tagli già paventati dalla Regione nei collegamenti marittimi. Il pericolo è adesso l'”infiltrazione” di capitali mafiosi nelle Eolie e soprattutto a Lipari. Il sindaco Mariano Bruno ha già lanciato l’allarme.

A livello di ordine pubblico, su iniziativa del prefetto Francesco Alecci è già stato costituito un comitato interforze (carabinieri, guardia di finanza, polizia di Stato, polizia municipale) con la supervisione del questore Carmelo Gugliotta.   

Commenta un giovane ragioniere naturalmente disoccupato che nei mesi estivi fa il cameriere in un bar: “Non ci resta che ripartire per l’Australia che per i suoi 36 mila eoliani (a differenza dei 13 mila che vi sono qui) è considerata l’ottava isola delle Eolie, anche se gli Emirati Arabi che si sono avvicinati al Palermo di Maurizio Zamparini sono piu’ che una speranza…”