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aemail1.jpgGentile direttore,

complimenti per la sua attività giornalistica e la sua attività nelle Isole Eolie, vero patrimonio da salvaguardare, mare, territorio, tradizioni enogastronomiche e gentilezza squisita. Ho avuto modo di tornare a Lipari dopo 20 anni e per questo devo ringraziare il Maestro Gaetano
Bisazza che con il suo stage  di Judo di 7 giorni organizzato insieme al  2 volte campione olimpionico Girolamo Giovinazzo, mi ha dato modo di trascorrere 7 giorni di bellissime vacanze con la mia famiglia formata da 6 persone.  Ho letto casualmente il dibattito tra il maestro Bisazza e Federalberghi  ed ahime’ debbo purtroppo dare ragione ancora una volta al detto latino “Nemo profeta in patria sua” . Quello che ha fatto nel 2010 e negli anni passati il Maestro Bisazza a Lipari è il vero Marketing  dell’ospitalità che dovrebbe essere non solo favorito ma ulteriormente stimolato da una saggia associazione di albergatori. Ricordo  che a Lipari dal 13 al 20 giugno ci saranno state oltre 500 persone nell’isola che hanno potuto usufruire di ristoranti, bar, supermercati, alberghi, residence, appartamenti, pizzerie, noleggio di moto, gommoni, negozi, di ogni genere  e tutto ciò vuol dire turismo ed economia per Lipari e per le isole vicine in un momento di crisi.. Tutte le strutture  turistiche dovrebbero in sinergia affiancare chi propone ed organizza simili manifestazioni  che dovrebbero essere il lustro per una amministrazione
comunale e  dovrebbero essere non solo  incentivate  ma propose anche per altre attività sportive in particolare  nei periodi di bassa ma bella stagione.. Un auspicio per  il prossimo anno  che Lipari diventi per una settimana la capitale Europea del Judo, anche perchè gli atleti della Nazionale Italiana hanno vinto la settimana successiva prestigiosi titoli,  e tutte le Istituzioni lavorino in sinergia con il maestro Bisazza che dovrebbe essere insignito del titolo di Cavaliere del Turismo e ricordo … “che gli alberghi sono fatti per ospitare la gente mentre i musei  per essere visitati”.  Un caro saluto alla bella Lipari.

Dr. Gianluigi Rosi

L’Emailultima modifica: 2010-07-02T07:50:05+02:00da leonedilipari
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cmandarano.JPGdi Claudio Mandarano*

Ill.mo Sig. Piero Roux, ho avuto modo, leggendo i notiziari on-line, di imbattermi in una sua vignetta satirica che ritraeva un gruppo di cacciatori con le foto di alcuni esponenti politici locali e tra questi vi era anche la mia foto, da premettere che il sottoscritto Avv. Claudio Mandarano non è un personaggio politico in quanto non milita in nessuno schieramento, né ha mai tenuto comizi elettorali o sponsorizzato alcun candidato. Personalmente, Le ricordo che non sono un “falso ambientalista” e che non sto svendendo il futuro delle nostre isole né quello di nessuno, come da Lei ritenuto nel commento alla sua vignetta, facendo riferimento a quei volti e scrivendo addirittura a nome di Legambiente!!!. A questo punto mi vedrò costretto a chiedere spiegazioni di un simile operato sia a Legambiente Italia che a Legambiente Sicilia per sentire anche la loro versione ufficiale. Se da un lato può farmi sorridere una vignetta satirica, dall’altro, caro sig. Roux, dovrebbe sapere che nell’esercizio del diritto di satira bisogna rispettare alcuni limiti invalicabili e non uscire “fuori dal seminato”, utilizzando la mia immagine di cittadino, senza che abbia mai prestato alcun consenso, al solo fine di avallare le sue subdole affermazioni.  Le ricordo ancora sig. Roux che il sottoscritto non ha mai deturpato il territorio con discariche abusive, o squarciato montagne per costruirsi le ville, tutt’oggi non sono proprietario di alcuna abitazione sull’isola e vivo a casa dei miei genitori. Pertanto, La invito a rispettare il pensiero altrui, come io ho sempre rispettato il suo, e ad andare a cercare altrove i “falsi ambientalisti”, anche perchè sa benissimo dove trovarli. Con la presente, La diffido a non utilizzare per il futuro mie foto per le sue caricature a sfondo politico, poiché in caso contrario, sarò costretto ad tutelare i miei diritti nelle sedi opportune.

*Avvocato

 

L’Emailultima modifica: 2010-06-26T14:02:00+02:00da leonedilipari
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Caro direttore,

aemail.jpgComplice un film di Nanni Moretti visto in età adolescenziale che ha lasciato il segno, una passione per la Sicilia e vari disguidi aerei che hanno fatto sfumare la meta di vacanza precedentemente scelta, quest’anno andremo alle Eolie, precisamente a Filicudi. Ho scritto “andremo” esatto, perchè andare ormai si va, ma tornare, come? Abbiamo deciso di andare in moto partendo da Roma per imbarcarci a Napoli con la Siremar prenotando direttamente il viaggio Roma-Filicudi. Per il ritorno il sito citava “Orari non ancora disponibili per il mese selezionato”. Ieri ho chiamato il servizio clienti e no, il ritorno non esiste, ecco perchè non è prenotabile!!! Tra scali, scaletti, compagnie che non fanno caricare la moto etc. l’organizzazione di questa vacanza è diventata un incubo. Ci sarebbe costato molto meno andare all’estero con un charter. Penso che queste cose accadano solo in Italia. E adesso dovrò tornare a Roma via Milazzo/Napoli con una nave che impiegherà 17 ore?!?!?! Sto andando mica negli Stati Uniti nel?! facendo tutto il viaggio in poltrona perchè non sono disponibili altre sistemazioni.
Che amarezza!!!

Lettera firmata

L’Emailultima modifica: 2010-06-18T14:18:55+02:00da leonedilipari
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di Dora Esposito

aemail.jpgOltre tre settimane fa un tratto della strada che va a San Nicola  – Capistello è praticamente scivolata verso il lato mare; la frana è circondata da nastri della polizia municipale che sono ormai diventati illegibili. Non solo  in tanto tempo non è stato posto in atto nessun intervento per arginare il danno, ma addirittura ho visto transitare un grosso bus pieno di turisti raccolti all’ingresso secondario dell’hotel Carasco poco distante. Ci vuole molto a capire che si sta mettendo in pericolo la vita delle persone? Riprendendo una citazione attuale in questi giorni vorrei chiedere ai lettori del giornale: “di chi è il sedere che bisogna prendere a calci?”

L’Emailultima modifica: 2010-06-14T14:44:06+02:00da leonedilipari
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gveneroso.jpgdi Gianluca Veneroso

Sono un insegnante dell’I-C. Lipari 1 (scuola primaria di Canneto). Seppur di natali salernitani, per assonanze climatiche e paesaggistiche tra la mia e la vostra terra, ho imparato da subito ad amare questa splendida “scaglia di universo” che le Eolie rappresentano. Leggo e seguo con passione le notizie che pazientemente aggiorna e mette a disposizione di un’ampia utenza e, senza retorica, le chiedo se è possibile poter scrivere di tanto in tanto sul suo web-magazine. Non ho velleità giornalistiche, ma adoro il potere informativo ed emozionale che MAMMA PAROLA custodisce e mi piacerebbe segnalare, a titolo personale e per conto delle mie instancabili colleghe, iniziative formative che gli alunni isolani vivono tra le mura scolastiche e che spesso meriterebbero uno spazio tra le righe degli articoli che colleziona. Per esempio, in data 04/06, i nostri alunni della classe V hanno realizzato uno spettacolo musicale presso il Palazzo dei Congressi che ha avuto enorme riscontro di pubblico, ponendosi come una formula nuova e brillante di connubio tra arte e spettacolo e “sogno” di poter rendere noto ai più questo straordinario traguardo che alcuni giovanissimi Liparoti hanno portato degnamente a segno. La prego di rispondere al mio mess., in nome della sensibilità umana e culturale che notoriamente la caratterizza.

Caro Prof., si metta subito al lavoro insieme alle sue colleghe. Lo slogan di questo giornale è “lettori-scrittori”. Buon lavoro. (bl)

L’Emailultima modifica: 2010-06-08T08:57:53+02:00da leonedilipari
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Gentile direttore,
abambini14.jpgSabato 29 maggio si è svolta a Lipari al palazzetto Nicola Biviano il saggio dell’A.S.D. Le Majorettes di Lipari del progetto scuola “Curiosando nel passato” realizzato in collaborazione con l’Istituto comprensivo Lipari 1 e Lipari 2. La manifestazione si è svolta con una serie di esibizioni di bambini divisi in quattro squadre e con una gara dove solo una doveva essere vincitrice in relazione al tempo minimo di svolgimento. Tale spettacolo poteva avere successo se alla fine non avesse deluso la maggior parte dei partecipanti. Al momento della premiazione è stata dichiarata vincitrice la squadra rossa composta da bambini più piccoli e quindi impiegavano più tempo nello svolgimento dei giochi solo perché nella stessa partecipava la figlia di una componente del gruppo delle majorettes (come evidenziato nella foto). Alla squadra vincitrice è stata consegnata una coppa a ciascun concorrente mentre agli altri partecipanti una semplice e ripetitiva medaglietta. Tutto ciò ha suscitato malcontenti e pianti in molti bambini che si sono impegnati al massimo in questo progetto con sacrifici anche da parte dei genitori che si sono adoperati a vendere biglietti per sostenere l’associazione. Certo che tornare a casa con i bambini amareggiati non è stato piacevole considerando che tutti sono stati bravi e che tutti si sono impegnati nello stesso modo. Una tale discriminazione nessuno di loro se l’aspettava tenendo conto che si trattava di un semplice saggio, non di una competizione, che si sarebbe dovuto concludere con un abbraccio e un ringraziamento ai loro insegnanti. Per i partecipanti delle altre tre squadre, invece, si è concluso dicendo “hanno fatto…!!!!!!!!”
Lettera firmata
L’Emailultima modifica: 2010-05-30T08:13:00+02:00da leonedilipari
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aemail.jpgCaro direttore,

Innanzi tutto complimenti per il giornale online. Apprezzo sempre moltissimo chi riesce o comque cerca ancora di fare giornalismo vero, slegato dalle logiche economiche-politiche che ne  stanno uccidendo la libertà e quindi le fondamenta. Dopo questa sviolinata volevo farle una strana richiesta. Sto cercando di mettermi in contatto un vostro ‘collaboratore’ (ma credo anche amico), Michele Pugliese. Io gestisco un Blog, sul nuovo stadio della juventus (mi pare di aver letto e capito che lei ahimè invece è interista ma può capitare a tutti di sbagliare). Ho visto che il sig. Pugliese lavora all’interno del cantiere e mi piacerebbe chiedergli se è disposto a collaborare. Però non so come riuscire a contattarlo.
Questo è il mio Blog:
http://nuovostadiodellajuventus.iobloggo.com/  e questa la mia mail delsa@tiscali.it

Spero che lei abbia la possibilità di girare questa mia mail al sig. Pugliese o possa darmi la sua mail o riferimento ovviamente dopo avergli
chiesto il consenso. Grazie dell’attenzione.

Andrea Delsanto

Caro sig. Andrea Del Santo,
intanto benvenuto a “Il Notiziario delle Isole Eolie”. Ci auguriamo anche di poterLa incontrare su questi scogli che calcisticamente sono anche
bianconeri ed a breve Pessotto verrà ad inaugurare un Juve club, il cui presidente ha un cognome da ministro: Zaia.
Abbiamo inviato il messaggio al bravo Michele Pugliese che senza dubbio provvederà ad aprire un contatto dentro o fuori dal nuovo stadio Juve che al momento ha bisogno di tutti e sopra tutto …Del…Santo…
Dal sole libero delle Eolie, buon Notiziario anche a Lei. (bl)

Nb Non è che ha sbagliato Lei ad essere juventino. Non le sta venendo il dubbio?

 

L’Emailultima modifica: 2010-05-05T07:47:00+02:00da leonedilipari
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aemail1.jpgCaro Direttore,

“L’Amico che fa anche politica”. Qualche giorno fa discorrevo con un amico, cercando di fare il punto della situazione su cosa è necessario mettere insieme per entrare in modo efficace nella relazione politica-amicizia che chiamiamo comunemente rispettarsi ad ogni costo. Ho scoperto il valore di una teorizzazione che trovo utile fare oggetto di “passaparola” tra amanti di questa “disciplina” perché, si sa, l’oro di seconda mano è buono come quello nuovo … Ebbene, considerate che per l’apertura della porta della dimensione naturale dell’amicizia con qualcuno che fa anche politica siano necessarie ben 6 chiavi, tutte grandi, uguali. L’atteggiamento. Ne esiste uno più efficace degli altri ? Pare di sì.  E, tanto per cambiare, è il meno istintivo ed immediato che – da bravi umani – subito ci viene. Non è facile da descrivere, ma ci proverò.  Innanzitutto è una sapiente via di mezzo tra i “carotisti” ed i “bastonisti”. I primi non sono abbastanza energici (non “violenti”) da farsi rispettare (risultato probabile: amico-politico ribelle), i secondi  non sono abbastanza delicati da farsi accettare, anzi; sono umani temuti (risultato probabile: amico-politico sul chi va là). La via di mezzo consiste nel non essere più delicati di un bambino, né più forti di un altro uomo. Attenzione, però, a come usano la forza gli amici-politici tra loro: anche se è tanta, accade subito e dura poco.

L’atteggiamento dovrebbe essere di giustizia, coerente e perenne. Ciò vuol dire che la richiesta parte sempre dolce, e che – occorrendo – il rinforzo energico arriva, sempre e puntualmente.  C’è chi non è mai dolce, c’è chi non rinforza mai. Si dice che gli uomini sono per natura ottimi gregari: certo, basta solo che trovino buoni leaders naturali. 2) La conoscenza. Il miglior atteggiamento, la miglior buona fede e la miglior buona volontà del mondo non possono compensare la mancanza di conoscenza. Conoscenza dell’interlocutore, che qui è il nostro amico-politico. Non ci credete? Assumete il migliore degli atteggiamenti possibili, mettetevi alla cloche di un jumbo-jet e…fatelo decollare! Peccato che le vere conoscenze su chi sia l’amico, come veda il mondo (le cose, le situazioni e l’uomo) e cosa gli passi per la mente siano: a) raramente diffuse, b) difficilmente credute. 3) Gli attrezzi. Un vero amico-politico si riconosce non solo e non tanto per gli strumenti che usa, quanto per quelli che non usa.
Un comunicatore usa (pochi) strumenti di comunicazione, non (tanti) arnesi da tortura. L’approccio da “cervello più acuto” è più efficiente di quello da “boia”. Invece un sacco di arnesi da tortura riempiono le nostre giornate. Ho visto le più accese resistenze ed i peggiori vizi comportamentali risolti con niente più che una buona parola ed un attento rispetto. 4) Le tecniche. Se la conoscenza è una questione di “sapere cosa”, ed è di natura teorica, la tecnica è una questione di “sapere come”, ed è di natura pratica. L’una è inconcepibile senza l’altra.
Per molti amici-politici a parole che ci sono in giro, ci sono anche molti praticoni che hanno costruito il proprio sistema di amicizia fai-da-te mettendo insieme una “zuppa” fatta di diecimila consigli e trucchetti diversi, del tipo “se succede questo fai quello”, che non hanno una struttura teorica, non hanno principi-guida, e quindi sono destinati a lasciare l’interessato “in panne” alla prima volta che manca il consiglio adatto alla situazione. 5) Il tempo.

E’ un fattore cruciale, perché: conta anche tutto quello che l’amico-politico non passa con noi;  Lui lo vive in modo diverso da noi; il nostro è sempre molto “contato” e lo dobbiamo disperatamente far fruttare al massimo; è spesso lui a decidere quando fare e quando non fare qualcosa. Morale: metterci il giusto tempo è l’unico modo per metterci meno tempo. Infine, il tempo nel nostro caso è anche sinonimo di “tempismo”, che è lo strumento di solidarietà principale per l’amico-politico, in quanto per lui non è tanto importante quello che facciamo, ma quando smettiamo di farlo che conta: l’interruzione dello stimolo, la conversione immediata del “discomfort” in “comfort” è la prova dell’aver dato la risposta corretta, quella desiderata dall’amico-politico. 6) L’immaginazione. E’ quello che serve a rendere gustoso il menù da proporre al nostro partner, in mancanza del quale il convitto diventa una noiosissima e sgradevole routine. E’ quello che qualcuno definì “persino più importante della conoscenza”. E’ quello che ci fa trovare il modo indiretto, il “pensiero laterale” per la sintonia, la suddivisione dei singoli movimenti da controllare per ottenere un effetto d’insieme. E’ quello che ci fa superare le difficoltà di comprensione.
E’ quello che ci fa adattare alla situazione per trovare la soluzione. E’ uno dei sinonimi di “intelligenza”. Sta ad ogni amico-politico naturale e non creato in laboratorio procurarsi queste chiavi ed imparare ad usarle tutte insieme. Ringrazio il direttore per lo spazio concessomi.

Francesco Pintus

 

L’Emailultima modifica: 2010-04-21T13:24:05+02:00da leonedilipari
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aemail1.jpgCaro direttore,

 

le volevo chiedere se era possibile reperire (magari tramite il suo autorevole giornale on line) una copia del programma di Pasqua, riguardante le iniziative intraprese dal Comune di Lipari Per le festività pasquali: convegni, meeting, inaugurazioni, conferenze, concerti, spettacoli ecc. Tutto ciò che può interessare i tour operator che ci chiedono cosa possiamo proporgli. Per promuovere un pacchetto efficace volto a incrementare l’accesso turistico nelle nostre isole. Non vorrei, che i gravissimi problemi evidenziati dalla cronaca locale di questi giorni ci allontanassero dalle “Reali priorità collettive” che un paese volto al turismo come prima risorsa economica deve avere. Con affetto e solidarietà (e massima disponibilità).

 

Lettera firmata 

L’Emailultima modifica: 2010-03-12T17:02:59+01:00da leonedilipari
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Da Stromboli in linea Vittorio Ioppolo

di Vittorio Ioppolo

anavespazatura.jpgMa non era cattivo tempo???  7:15 aliscafo Siremar sospeso per cattive condizioni meteo.  10:00 aliscafo Usticalines sospeso per cattive condizioni meteo  e sospesa anche la corsa della NGI delle 13:00.  Con molta riserva parte la LAURANA che arriva alle 16:30. Ore 11:00 ma  che ci fa qua la zattera della spazzatura? A chi chiedere le risposte? Forse al carissimo sign. sindaco?

Da Stromboli in linea Vittorio Ioppoloultima modifica: 2010-02-25T22:52:00+01:00da leonedilipari
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aemail1.jpgCaro Direttore,

Sono il titolare di una piccola compagnia aerea specializzata in voli di feederaggio da e per le isole con aerei Cessna Grand Caravan da 12 posti. Questa estate apriremo le rotte sull’Isola d’Elba e su Figari Corsica partendo da Roma. Gli aerei da noi operati atterrano in piste in erba con lunghezza minima di 650 metri. Seguo con interesse da qualche anno l’ipotesi dell’apertura di un’aviosuperfice a Lipari perchè saremmo sicuramente tra i primi operatori ad usufruirne qualora la costruzione avvenga. Sono convinto che aver presentato in prima istanza l’ipotesi come fosse un aeroporto è stata un errore colossale tuttavia adesso vedo che la questione sembra aver imboccato canali migliori. Sa dirmi se vi sono concrete ipotesi di sviluppo di questa iniziativa o se è meglio abbandonare l’idea di poter servire le Eolie? Le faccio presente che siamo l’unico operatore presente sul mercato Italiano in questo settore e lo sviluppo sebben arduo sta dando ottimi risultati.
Distinti Saluti

Riccardo Paganelli

Gentile Signore, il progetto dell’aviosuperfice esiste solo nel piano regolatore generale del Comune di Lipari  che tra l’altro deve essere ancora approvato dalla Regione Sicilia. Per il resto, c’è solo un dibattito in corso e come in tutti i progetti  ci sono i favorevoli e i contrari. In ogni caso, può mettersi in contatto con l’amministrazione comunale di Lipari, considerato che sta anche portando avanti l’iniziativa di attuare dei collegamenti con elicotteri con gli aeroporti siciliani e calabresi. (bl) 

L’Emailultima modifica: 2010-02-18T09:01:00+01:00da leonedilipari
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fcoscionepiccola.jpgGentile Direttore,

ti invio un invito per tutti i cittadini.achiesa1.JPG

Saluti

Francesco Coscione

L’Emailultima modifica: 2010-01-25T09:20:05+01:00da leonedilipari
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plagreca5.jpgCaro Bartolino,

puoi dire al Sig. Felice D’Ambra che il volume scritto dal professore Pepe Iacolino è presso la biblioteca comunale di BNATALE48.jpgLipari.

Pino La Greca

L’Emailultima modifica: 2009-12-29T19:27:48+01:00da leonedilipari
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ADALBORA.JPGdi Augusto D’Albora

LA FAMIGLIA D’ALBORA E PIU’ PRECISAMENTE IL DR. D’ALBORA, DESIDERANO RINGRAZIARE L’AMMINISTRAZIONE, LA bnatale52.jpgSIG.RA CONTI ED IL SIG. RANDO, PER IL GESTO DI PENSIERO CHE HANNO PROMOSSO E STANNO FINALIZZANDO NELL’ANTEPORRE SULLE FACCIATE DELLE PROPRIE ABITAZIONI, LE TARGHE DI INTITOLAZIONE A COLORO, PERSONE SPECIALI CHE SI SONO CONTRADDISTINTE NEL LORO PERCORSO STORICO EOLIANO E TRA QUESTE MIO NONNO CAV. AUGUSTO D’ALBORA E MIO PADRE MARCELLO D’ALBORA. APPROFITTO DUNQUE PER PORGERE I PIU’ SINCERI AUGURI DI QUESTO NATALE DI SERENITA’ E PACE E DI UN 2010 ALL’INSEGNA DI PROSPERITA’ E CHE POSSA ILLUMINARE QUESTA LIPARI, PROIETTANDOLA IN UN FUTURO MIGLIORE PER UN PROGRESSO E VALORIZZAZIONE DEL SUO TERRITORIO. APPROFITTO PER ESTENDERE I MIEI PIU’ SINCERI AUGURI A TUTTE LE TESTATE GIORNALISTICHE EOLIANE QUINDI ALLA VS/REDAZIONE CHE MI HANNO DATO L’OPPORTUNITA’ DI POTERE ESPRIMERE I MIEI PENSIERI ED I MIEI PROGRAMMI TALVOLTA ANCHE IN SENSO TROPPO METAFORICO E SATIRICO, MA E’ SEMPRE MEZZO DI COMUNICAZIONE E PUBBLICITA’. AUGURI DUNQUE A TUTTI SIA AGLI AMICI CHE MI HANNO SOSTENUTO NELLA MIA DOVUTA RIPETO DISPONIBILITA’ ASSESSORIALE ED AD ALTRI CHE IN SENSO ANCHE DI SFOTTO’…………FORSE PENSAVANO E RITENEVANO DI DERIDERMI MA NON HANNO ANCORA CAPITO CON CHI HANNO DA FARE E PENSAVANO CHE PER ME ERA UN GIOCO……..MA INVECE DI SOLITO E CARATTERIALMENTE QUANDO PRENDO DI PETTO QUALCOSA O MI PREFIGGO DEI PROGRAMMI  DI SOLITO LI HO SEMPRE PORTATI A TERMINE RAGGIUNGENDO L’OBBIETTIVO .

L’Emailultima modifica: 2009-12-24T17:59:28+01:00da leonedilipari
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Carissimo Direttore, Bartolino Leone,

ho letto del decesso in Sydney del Sig. Bartolo Giovanni D’Ambra papà dei Sigg.ri Armando e Giancarlo.
Con molta sincerità, non sono in grado di sapere la discendenza e se esiste una parentela fra noi, ma questo non ha importanza perchè è sempre una persona che ha lasciato la vita terrena e dispiace sempre.
Ad Armando e Giancarlo D’Ambra e alle famiglie in Australia e  alle Eolie,
giungano le mie sentite condoglianze.
Desidero anche porgere le mie più sentite condoglianze alle famiglie Biviano e Deidda per la prematura dipartita della loro mamma.
Ebbi, alcuni anni fa, il piacere di conoscere la Sig.ra Francesca Biviano in Deidda, in parrucchieria da mio cognato Enzo Virgona e quando sentii il cognome, (della Sardegna), incuriosito, chiesi alla Gent.ma Sig.ra Francesca la provenienza del marito ed alla risposta affermativa
che era un cognome Sardo, iniziammo a dialogare con molta affabilità e cortesia.
Cav. Felice D’Ambra
 
L’Emailultima modifica: 2009-12-22T16:20:44+01:00da leonedilipari
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rmaio.jpgdi Roberta Maio

Questa sera alle 18 a Lipari inaugurazione della “Typograph”. E’ situata in via Santa Lucia.bnatale8.jpg

 

L’Emailultima modifica: 2009-12-20T09:31:00+01:00da leonedilipari
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di Daniele Corrieri

Vorrei esprimere le mie più sentite condoglianze alla Famiglia Muleta.

L’Emailultima modifica: 2009-12-18T14:46:57+01:00da leonedilipari
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aemail1.jpgdi Stefano Paino

Sulla “frase del giorno” del collega Adolfo Sabatini mi piacerebbe commentare “…..e non sempre lo fa, anche quando bnatale3.jpgdovrebbe!” Saluti.

L’Emailultima modifica: 2009-12-16T07:58:52+01:00da leonedilipari
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aemail.jpgCaro direttore,

“Rispetto a tutte le altre una sola cosa preferiscono i migliori: la gloria eterna rispetto alle cose caduche, i più invece pensano solo a saziarsi come bestie” (Eraclito)

Le Isole Eolie non sono esenti dal graduale inaridimento dei veri “interessi”. Sintetizzando autorevole dottrina (e per tutti cito Luigi Troisi) “La nostra civiltà si appaga ogni giorno di più di fast-food, di compact disk, di hamburger, di macchine sempre più lussuose e sofisticate, di telefoni da utilizzare persino sotto la doccia. Essa diviene sempre più pragmatica, materialista, bramosa di benessere materiale e di ricchezze ed incapace di sollevarsi al disopra del quotidiano, del contingente e del provvisorio. Il più feroce egoismo, il disprezzo dei valori, la rimozione dei bisogni altrui, il disprezzo della personalità e dignità del prossimo rende sempre più arida la nostra vita”. L’uomo di oggi ha urgente bisogno di ideali, è dominato dall’avere, dal successo, dal caduco, dal desiderio di edonismo, dal mito del superfluo, dalla paura di sbagliare. Vive nell’incertezza e nell’insicurezza. Non riesce a capire su quali basi debba progettare il proprio futuro. E’ più informato e meno sapiente, non si chiede che senso abbia la vita. Non collega i dati con i significati. E’ costretto ad una “navigazione di piccolo cabotaggio”. La sua vita si può riassumere in una frase: “Domani è un altro giorno, si’ vedrà”. È circondato dall’indifferenza e dal cinismo. Tutto ciò, nonostante l’importante e arduo ruolo dalla scuola, che nonostante continui tentativi di demolizione, persegue finalità istruttive, e delle altre associazioni che da tempo (Rotary) o neonate (Fidapa, ecc…), rifacendosi a propulsioni di carattere politico, religioso o morali tentano di incitare ad una rinascita globale. Mentre tutto ciò accade intorno a noi c’è chi lotta nella massima riservatezza (e non segretezza che è concetto ben differente), per richiamarci ai valori spirituali, a quelli della trascendenza a quelli che rendono l’uomo degno della regalità che nell’universo gli è sempre stata riconosciuta. Oltre ogni pregiudizio o preconcetto. La Massoneria, quella vera e non scimmiottata dalle varie “Ausonia” di turno. Allora un po di chiarezza è oltremodo necessaria. Secondo Lessin, uno dei più importanti esponenti dell’Illuminismo Tedesco e della Massoneria dell’epoca: “Il Massone è colui che organizza la propria esistenza in modo da contribuire al perfezionamento di quell’opera d’arte che è la vita dell’intera umanità”. Il Massone svolge il proprio lavoro in gruppo, insieme con gli altri fratelli di Loggia, o singolarmente. Il suo è un lavoro di ricerca e di costruzione. Utilizza gli strumenti che gli provengono dall’Arte. Essi sono di due diverse natura. La prima è esoterica, in riferimento alle varie forme del pensiero che non sono comunicabili, come l’intuizione, la riflessione, la contemplazione, la meditazione. La seconda natura è essoterica e si riferisce al raziocinio, alla disciplina e al rigore, che sempre devono accompagnarsi ai lavori interiori.  Il Lavoro massonico nella Loggia propone proprio di accettare il diverso degli altri, quale fonte per l’accrescimento della nostra ricchezza interiore. Egli è uomo libero e di buoni costumi, propone l’unico strumento di vera pace che è la Fratellanza tra gli uomini, ponendosi come punto di riferimento e modello per una società nella quale i “valori tradizionali smarriti” non sono stati sostituiti con valori alternativi. Il Massone, come Diogene, cammina con la sua lanterna fra mille dubbi, incertezze, ma certo che la sua ricerca non deve finire mai, perché, se giungesse a risultati definitivi, cesserebbe il suo anelito di ricerca. Il Massone non si propone di cambiare il mondo imponendo le proprie soluzioni, nè vuole vivere distaccato dal mondo profano, perché la ricerca della verità e il proprio perfezionamento non possono svilupparsi sul completo eremitaggio, ma si sforza per dare equilibrio e giustizia al rapporti tra gli uomini. “Il nostro modo di intendere l’esperienza massonica, ci fa sentire soggetti a pieno titolo della modernità e non cultori di una dimensione occulta e sfuggente, di cui il mondo esterno non comprenderebbe il senso.  Al contrario, come esplicitato negli statuti del G.O.I., è nostro fermo desiderio che le finalità della nostra appartenenza libero-muratoria siano pienamente comprensibili da parte dell’opinione pubblica e di tutte le istituzioni in essa attive, giacché il nostro intento è quello di contribuire in modo costruttivo all’edificazione di una coscienza di pace, tolleranza e libertà, al pieno servizio, quindi, degli altissimi ideali contenuti nella Carta Costituzionale.  La Libera Muratoria è un’officina di libertà, innanzitutto intellettuale e spirituale; essa costituisce un luogo di ricerca esoterica, perché, attraverso simboli e riti, i singoli cittadini iniziati sono chiamati a mettersi in continua discussione ed a procedere su di un cammino di inesauribile perfezionamento interiore.  La Massoneria si propone esplicitamente come una sorta di palestra per spiriti liberi, che da punti di vista diversi hanno trovato nel dialogo uno strumento di mutua educazione permanente. Da questo punto di vista, la Libera Muratoria aspira a dare un contributo forte, ma non dogmatico, alla costruzione dell’autonomia critica dei singoli, i quali non sono chiamati ad eseguire ordini o ad aderire ad un punto di vista unico, ma a confrontarsi tra loro e con il mondo reale, esaltando i valori dell’eguaglianza, della fratellanza e della libertà, che insieme fondano i presupposti intangibili della moderna democrazia.  Il progetto massonico non ha, pertanto, velleità cospirative o ambigue, né agisce nell’ombra per scopi incomprensibili. Esso mira esplicitamente, lo ripeto, a formare ed educare un cittadino maturo, capace di affrontare le sfide poste dalla complessità sociale in quest’epoca di angosce e conflitti, che sempre più emergono nella postmodernità, mettendo spesso in crisi la sicurezza e l’equilibrio del mondo” (Allocuzione pubblica del Ven.mo Gran Maestro Gustavo Raffi alla Gran Loggia 2006).

Lettera Firmata

L’Emailultima modifica: 2009-12-10T08:29:08+01:00da leonedilipari
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alagreca5.jpgCaro Direttore,

la ringrazio di cuore per aver pubblicato il mio sfogo. E’ triste rendersi conto di come, alle soglie del 2010, ci siano ancora così tante e gravi forme d’intolleranza, ma è altrettano bello vedere che ci sono ancora persone sensibili come lei. La prego di non cambiare mai. Con stima.

Assuntina La Greca 

L’Emailultima modifica: 2009-12-03T12:39:36+01:00da leonedilipari
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fbasile4.JPGdi Francesca Basile

Con riferimento alla notizia apparsa oggi circa il fatto che la scrivente sia attualmente  impegnata in un progetto per il Comune di Lipari e quindi incompatibile con un eventuale ingresso nel Civico Consesso, nel solo intento di fare chiarezza, preciso che si tratta di notizie, per quanto mi consta, destituite di ogni fondamento, oltre che strumentali, che pertanto respingo e smentisco.

 

L’Emailultima modifica: 2009-11-21T20:14:54+01:00da leonedilipari
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aemail.jpgCaro direttore,

alfine di non risultare scorretto nei confronti di altri colleghi, le riflessioni sui trasporti marittimi, sono solo mie, non appartengono al pdl di cui non ne conosco il pensiero, per cui come da documento ribadisco la firma come semplice consigliere comunale e non gruppo politico.
Gianfranco Guarino
L’Emailultima modifica: 2009-11-14T17:42:00+01:00da leonedilipari
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di Luca Giuffrè

aemail.jpgApprofitto nuovamente dello spazio che il Direttore mette gentilmente a disposizione dei lettori, stavolta però non per dissertare del nostro sport nazionale, bensì per segnalare un altro tipo di attività ludica che negli ultimi mesi ha generato numerosissimi simpatizzanti ed adepti. Mi rivolgo in particolare a tutti coloro che, armati di una buona dose di pazienza e abbondante tempo libero, si dedicano al nuovo fenomeno di tendenza del momento: il trash-watching! Ebbene si, dopo il fish-watching e il bird-watching, ecco fare la sua comparsa un nuovo filone di intrattenimento tutto nostrano, che nella pratica si traduce nel produrre tutta una serie di immagini che immortalano cassonetti traboccanti di rifiuti e abbandoni di ogni genere. Le vere peculiarità (o le reali mire, a voi la scelta!) di questa disciplina sembrano essere il tentativo di sviare l’attenzione della gente verso argomenti banali nel tentativo di far passare inosservati tanti comportamenti a dir poco disdicevoli messi in atto dalla comunità liparese. Com’è che nessuno ha immortalato ad esempio il costante flusso veicolare in pieno senso vietato nel tratto di strada provinciale che collega l’incrocio della Via Vainicher con l’incrocio delle scuole elementari????? (il tratto discendente che passa davanti al palazzetto dello sport, per intenderci). Eppure è sotto gli occhi di tutti…viene da pensare che i “patentati” indigeni la patente l’abbiano sì a punti….ma presa appunto con la raccolta punti!!! Fateci caso, gli utenti della strada percorrono le vie dell’isola “a memoria”, per abitudine insomma…non ritengono opportuno prestare attenzione alla segnaletica stradale, tanto a che serve posizionarla se poi nessuno la fa rispettare? Io stesso ho telefonato al Corpo di Polizia Municipale di Lipari segnalando questa pratica ormai divenuta consuetudine, sentendomi rispondere all’altro capo del filo un aberrante: “mi dispiace, ma non siamo noi competenti per la risoluzione del problema!”. “Perfetto, lei ha assolutamente ragione!!”, rispondo io, e penso: per un problema di viabilità chi dovevo interpellare….l’ASL??? La prossima volta farò anche quest’altro tentativo, chissà… Quanto ho testè descritto non vuole sminuire il problema “rifiuti & abbandoni”, il quale si ripresenta puntuale ogni volta, e sebbene la causa sia sempre la stessa, cioè la convinzione diffusa che “l’isola è mia e faccio quello che mi pare!!” ergo “perché conferire in un’area attrezzata allo scopo quando posso scaraventare tutto in qualche suggestiva vallata, magari a pochi passi dalla mia abitazione?” Per mesi, se non per anni, si è dibattuto e si dibatte ancora sull’aumento della TARSU….è vero, noi cittadini non lo meritiamo l’aumento del 30, 40 o 70%……noi meritiamo un aumento del 500% e meritiamo di vivere, anche solo per un mese, quello che ha vissuto la città di Napoli. Sommersi dall’immondizia, sperando che l’olezzo ci porti cervello. C’è da vergognarsi per la nostra scarsa propensione alla raccolta differenziata, per la nostra maleducazione ambientale e per la nostra inciviltà. Abbandoniamo per strada, nelle cavità, nei boschi e in ogni anfratto, di tutto. Quanta sporcizia che invade il nostro paese! Immondizia distribuita ovunque. Nei pressi dei siti archeologici, ai bordi delle strade secondarie e di campagna. Che bella figura con i turisti! Forse è anche questa una forma di raccolta differenziata. Noi quindi non preveniamo i mali del futuro ma meriteremmo di subire le cure del presente. Aspettiamo che qualcosa accada per inviperirci, qualsiasi cosa….insomma la ormai celebre “cultura del lamento” che ci contraddistingue e che ci rende celebri, anche fuori dal territorio eoliano. L’Europa lucida e civile si sta convertendo ad una vita eco-compatibile ed eco-sostenibile. Noi invece, pezzo rubato all’Africa, dormiamo sonni tranquilli. E pagheremo il nostro 500%, spero. Ironie a parte, se proprio non ci riesce di differenziare la nostra immondizia, sforziamoci anche solo di differenziare i pensieri della nostra mente, nella speranza che almeno una volta si finisca a pensare al futuro! La qualità ambientale di una città si riflette come in uno specchio nella sua qualità civile e viceversa. La ricchezza o scarsità di “capitale di civismo” in una comunità incide in modo rilevante sulla qualità della vita dei suoi cittadini. In strada, sull’autobus, negli uffici, mentre si fa la spesa o si attende in fila: mille sono le occasioni di incontro con la cortesia o la maleducazione. Occasioni che rendono più piacevole o più pesante la vita quotidiana di ognuno, condizionano gli stati d’animo, generano allegria o malumore. La città è lo specchio di chi la abita e non a caso il filosofo Norberto Bobbio si dichiarava convinto che il fondamento di una buona città siano le virtù dei suoi cittadini. Personalmente sono convinto che la qualità della vita è data sì dall’armonia e dalla pulizia della città, ma anche dall’educazione e cortesia dei suoi cittadini.

 

 

 

L’Emailultima modifica: 2009-11-10T18:17:44+01:00da leonedilipari
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ozaia.JPGdi Onofrio Zaia
La presente segue l’e-mail dello scrivente di giorno 5 m.c. , per esaltare le virtù di quei residenti in via Ausonia di Canneto, i quali, per grazia ricevuta da quel sindaco in carica dodici anni fa in questo nostro Comune di Lipari, hanno potuto mettere in bella mostra. Sono arrivati in epoche diverse; hanno acquistato fabbricati da vecchi proprietari quì in via Ausonia residenti, di tanto rispetto e comunione fraterna, sì da formare  una quasi unica famiglia. L’ultimo è arrivato con l’odio nell’animo, al punto di permettersi di minacciarmi di morte e civilmente sputarmi a seguito di mia legittima presa di posizione  per molestie di cui era compartecipe. RITENGO NECESSARIO FARE  CONOSCERE ALLA GENTE CHE HA BUON SENSO CHE COSA E’ CAPACE CAUSARE A UN CITTADINO, UNO QUALSIASI DI NOI, UN SINDACO CHE LA SUA STESSA COALIZIONE AVEVA QUALIFICATO DESPOTA.
Era la fine dell’anno 1999; a novembre era deceduto mio fratello ed eravamo in cucina, che ha finestra  la prostettica sull’ultimo tratto di via Fabio Filzi; allo scattare della mezzanotte una brava famiglia in Via Ausonia inizia a lanciare botti ad alto potenziale verso la finestra, pur avendo tanto spazio per potersi divertire: un ampio giardino e una strada non frequantata da anima viva; mi va di aprire la finestra per accertarmi degli autori; in quel medesimo istantante arriva un botto che mi ha completamento stordito e lasciato con il rimbombo perfino dei miei passi. Al pronto soccorso, il giorno dopo mi tranquillizzavano che il fastidio sarebbe durato una quindicina di giorni; durò di più e mi ha lasciato il trauma. Come di dovere il pronto soccorso informò i Carabinieri ed io denunciai.
La brava famiglia si difese dicendo all’autorità investigativa che la strada era frequentata da tanta gente, era un via-vai di gente, che guarda caso, passando si curava di dare fastidio a me e non ad essa brava famiglia; le altre tre famiglie erano assenti. No! per l’aria c’era quiete assoluta. La gente era nelle discoteca affollata di Calandra; si sentì solo qualche botto in lontananza, poi basta. (segue alla prossima puntata).
L’Emailultima modifica: 2009-11-07T14:01:28+01:00da leonedilipari
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ozaia.JPGdi Onofrio Zaia
 
Un sindaco al Comune dodici anni fa, in spregio alle norme di legge, a un parere pro-veritate pagato ad amministrativista e al parere dello stesso legale del Comune che hanno dato parere contrario, dispose prepotentemente l’istallazione di una rete fognaria ausiliaria in via Fabio Filzi di Canneto. L’opera, finanziata con la cosiddetta legge 18, con progetto regolarmente approvato. ra prevista nella via Ausonia.
La via Fabio Filzi ha una larghezza massima di mt. 1,83 e minima di mt. 0,90. Oltre il relativo articolo del C.C. che dispone l’stallazione di un tubo fognario ad almeno un metro dal confine di qualsiasi proprietà, nel caso di specie dal confine della mia casa di abitazione, costante Giurisprudenza ritiene la presunzione del danno, senza necessità di prova, causa il tubo fognario.
Costi quel che costi, decisi di fare causa al Comune e dopo una serie di eventi incredibli, tra cui minacce di morte e uno sputo in faccia, la Giustizia mi ha dato ragione, ordinando lo spostamento del tubo fognario.
Il giudizio a me è costato un patrimonio, al Comune €9.000 e dispari, che sono soldi dei cittadini delle sei isole.
Al Sindaco in carica chiedo di considerare l’opportunità di farsi rimborsare dal Sindaco di dodici anni fa la somma pagata, che, ripeto, sono soldi dei cittadini ed eventualmente adire l’Autorità giudiziaria.
Al Sindaco in carica chiedo inoltre di attivarsi per lo spostamento del tubo, comunicandomi le disposizioni dell’intervento ai sensi dell’art. 11 della legge reginonale N. 10/73.
 
L’Emailultima modifica: 2009-11-05T13:58:11+01:00da leonedilipari
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aemail.jpgSono trascorsi diversi anni da quando la chiesa di San Bartolomeo, sita nella contrada Piscità sull’isola di Stromboli, è stata chiusa alla comunità e privata d’ogni funzione.

La chiusura risale a circa tre anni fa, quando una piccola scossa di terremoto causò dei leggeri danni alla struttura, quali la caduta di alcune porzioni d’intonaco e la formazione di qualche crepa. Danni che, a detta di alcune persone competenti, che hanno avuto la possibilità di constatarli, richiedono un intervento di consolidazione molto semplice e facilmente attuabile.

La stessa sorte infatti, in un terremoto precedente, era toccata all’altra chiesa di Stromboli, la chiesa di San Vincenzo nella piazza principale del paese; ma in quell’occasione gli interventi furono quasi immediati e la popolazione, nel breve volgere di qualche mese, riuscì nuovamente a recarsi alle funzioni , alla Messa e a poter usufruire del luogo di culto.

La chiesa di San Bartolomeo è stata invece chiusa e abbandonata, e adesso rischia seriamente di degradarsi inesorabilmente, non per mano della natura ma a causa dell’incuria e dell’indifferenza degli Uomini che dovrebbero occuparsene prima che sia achiesasanbartolostromboli.JPGtroppo tardi e che l’isola di Stromboli, i suoi abitanti, i turisti e tutte le Isole Eolie intere, rischino di perdere uno dei beni  artistici e storici più belli e ricchi di storia delle nostre isole.

La chiesa di San Bartolomeo fu costruita e arredata splendidamente dalla stessa gente dell’isola, che con grande maestria e molti sacrifici, riuscì ad edificare questo bellissimo tempio. Vi parteciparono, inviando denaro, anche tanti emigranti dall’Australia, Argentina, Stati Uniti, Canada e Nuova Zelanda. Anche se lontani fisicamente, erano vicini all’isola col cuore e non negarono il loro contributo, grande o piccolo che fosse, e con grande commozione quando  ritornavano nella loro terra , si recavano orgogliosi a far visita al Santo Patrono delle sette isole.

Per quasi cento anni questo meraviglioso tempio è stato luogo di aggregazione, punto di riferimento per la gente che qui si riuniva sia per seguire le Sante Messe che per le processioni, per le sagre e le feste patronali, tutte realizzate con trasporto e grande partecipazione.

La chiesa era un vero punto di riferimento e per molti anni fu inoltre meta anche degli agricoltori che, spesso arrivando anche dalle isole vicine, portavano al frantoio della chiesa le olive per trasformarle in olio.

Coraggiosi parroci, veri e propri missionari, per anni si sono occupati della gente e del loro tempio…E adesso? Chi si sta occupando della nostra parrocchia? Chi si sta prodigando con i fatti e non con le tante chiacchiere, affinché questo tempio non venga perduto con la sua storia e i suoi ricordi?

Ci facciano sapere almeno perché la nostra chiesa è chiusa con dei documenti ufficiali!

Si dice che è a rischio crollo, ma dove sono le carte che attestano che quattro crepe lo possano causare?

Niente transenne, niente puntellamenti, nessun avviso affisso al cancello del sagrato, nessun nastro che la delimiti segnalando il pericolo, nessun avviso alle tante case che la circondano…Un vero mistero.

Intanto la statua di San Bartolomeo, posta  nella nicchia esterna del campanile, che  osserva dall’alto i passanti, è completamente ricoperta dal guado dei piccioni che ormai si stanno impadronendo della chiesa stessa. Un semplice intervento di riparazione potrebbe almeno sollevarci dalla pena e dall’umiliazione di vedere la statua del nostro patrono ridotta in questo stato. 

Ormai rassegnati ci apprestiamo al peggio. Il vulcano con le sue tante esplosioni, talvolta molto violente, non ha mai avuto la meglio sulla nostra chiesa, essa invece rischia di sparire per mano e per colpa degli uomini il cui dovere è quello di occuparsene, uomini dei quali, data la loro indifferenza, faremo volentieri a meno.

Per fortuna non riescono ancora a portarci via i ricordi di una Stromboli di cui abbiamo molta nostalgia e mai come ora ci viene da dire con certezza che “si stava meglio quando si stava peggio”.   

Lettera firmata 

L’Emailultima modifica: 2009-11-02T08:12:52+01:00da leonedilipari
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gcirino.JPGApprendiamo con rammarico che, persone estranee alla nostra Associazione si permettono di richiedere contributi e sponsorizzazione a nostro nome e per nostro conto. Pertanto con la professionalità, serietà ed ONESTA’ che, ha sempre contraddistinto la Ludica Lipari, V’informiamo che, tali soggetti non sono mai stati autorizzati allo svolgimento dei suddetti compiti, proprio perché come detto, non rientranti nel direttivo societario. Riteniamo che l’essere tifosi o simpatizzanti dalla nostra squadra di calcio non sia da considerarsi autorizzazione valida alla richiesta di contributi. Per quanto sopra detto, si porta a conoscenza che, il direttivo dell’A.S.G.S.C.S. Ludica Lipari è così composto: presidente: geom. Giuseppe Cirino; vice presidente: rag. Daniele Orifici; segretario: rag. Giuseppe Lumia; segretario: rag. Arnaldo Lumia; addette alla segreteria del settore giovanile; sig.ra Monica Hanniman in Iacono e arch.Gabriella Berzioli in Natoli; direttore spirituale: rev. Don Lio Raffaele; dirigente: dott. Carmelo Sparacino; dirigente: sig. Massimo Bertano; allenatori: mr. Bartolo Monte; mr. Annibale Maturano; mr. Fulvio Caruso; mr. Franco Li Castro; mr. Ivan Ferlazzo; mr. Bartolo Giunta; mr. Fabio Currò; mr. Francesco Mazzeo; chiunque volesse contribuire con forme di sponsorizzazione alle iniziative promosse dalla Ludica Lipari potrà farlo, contattando solo le persone sopraelencate e dietro il rilascio di idonea ricevuta  o contattando il numero della società 3467566300 o attraverso il sito www.ludicalipari.it . La società pertanto non risponde, per  somme di denaro o altre forme di sponsorizzazione, incautamente affidate a persone non facenti parte del sopraelencato direttivo e pertanto non autorizzate.

*Dirigenza Ludica Lipari

L’Emailultima modifica: 2009-10-28T13:40:00+01:00da leonedilipari
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aiacullo.JPGdi Antonio Iacullo

E’ stata intitolata una via di Lipari ad una persona speciale: Il Comm. Bartolo Zagami, imprenditore illustre, esempio di bartolo zagami.JPGcapacità, correttezza, umanità e lungimiranza. Un eoliano di cui si può essere fieri di averlo conosciuto.

L’Emailultima modifica: 2009-10-07T06:17:25+02:00da leonedilipari
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gcirino.JPGdi Peppe Cirino*

Tutta la dirigenza ed i calciatori della Ludica Lipari, si stringono intorno al mr Fulvio Caruso ed alla sua famiglia, per la perdita della sua cara mamma sig.ra Anna Grimaldi in Caruso.  Ti esprimiamo  il nostro cordoglio, e  vorremmo dirti mille parole per consolarti e lenire il dolore che, alcuni di noi ben conoscono, ma crediamo che sia più giusto restare vicino a te in silenzio, come molte volte ci fai fare quando negli spogliatoi ci inviti a riflettere. A parlare saranno i nostri cuori, che unendosi al tuo, rivolgono al cielo in un flebile bisbiglio una preghiera. Le nostre più sentite condoglianze rivolgiamo anche, a papà Ernesto,  Maria Teresa,  Fernando, Paola a Tindara, Ruben ed alla piccola Rebecca. Vi siamo vicini. Coraggio MR Fulvio ti vogliamo bene. A nome di tutta la dirigenza , della prima squadra e del settore giovanile.

 *Presidente Ludica Lipari

 

L’Emailultima modifica: 2009-09-30T18:04:00+02:00da leonedilipari
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aemail.jpgCaro direttore,

Il 24 settembre dovendo andare a Messina per motivi di salute ho avuto la disavventura di assistere a fatti veramente incresciosi. E’ gia’ increscioso che mezzi che stipulano una convenzione con la regione diano forfait per avverse condizioni meteomarine(?!). Ancora piu’ deleterio, che un mezzo destinato al turismo ,non so sino a che punto legittimamente,decida di viaggiare sulla tratta Lipari,Vulcano,Milazzo. Alcuni giovani marinai del mezzo della ditta Merenda Navigazione a terra mi comunicavano che il costo del biglietto sarebbe stato 20 /25 euro. Ma a bordo di questo mezzo che si autoincaricava  delle mansioni di pubblico servizio,la bigliettazione avveniva in modo alquanto strano. Nulla da dire che presumibilmente il comandante ospitasse gratuitamente alcuni viaggiatori. Si tocca il fondo con le tre o quattro categorie di biglietto che essendo la tipologia del servizio unica e gli ambienti talmente ristretti rispondevano ad una classificazione soggettiva del comandante.Infatti  avevamo: TURISTI 50 euro; RESIDENTI SIMPATICI 20 o 25 EURO RESIDENTI COSI’ COSI’ 30 EURO RESIDENTI ANTIPATICI 40 EURO. E ancora di piu’ si perfora il fondo raggiunto con la gabbia di bigliettazione, quando, come da comunicazione ricevuta prima di imbarcarmi, ho consegnato 20 euro. Il comandante,invece, inveisce ed urla contro di me che se non avessi pagato 40 euro mi avrebbe sbarcato a Vulcano svergognandosi o, secondo lui, svergognandomi di fronte a tutti i malcapitati che condividevano questa triste esperienza. Ma la solidarieta’ eoliana dovè? Rimane solo la ricerca del facile,piratesco arricchimento e della cafonaggine gratuita che impera come principio primario e viene ostentato anche di fronte ai turisti che sicuramente non vorrano ripetere l’esperienza.

L’eoliana antipatica da 40 euro Lucia Favaloro.

P.S. il biglietto consegnatomi recava una vistosa correzione da 20 a 40 euro, non capisco come la societa’ puo giustificare fiscalmente parlando biglietti diversi a fronte di un unico servizio reso
L’Emailultima modifica: 2009-09-29T13:47:41+02:00da leonedilipari
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aemail.jpgMi spiace di avere suscitato polemiche per l’email non firmata, ma sia per mio carattere, che per la delicatezza della mia professione preferisco non apparire. Terrei a precisare però  che l’espimere delle opinioni,  se valide, dovrebbe  suscitare  discussioni costruttive indipendentemente da chi le abbia prodotte. Mi viene un dubbio: le idee vengono prese in considerazione per quel producono o per l’appartenenza ad un gruppo sociale o ancor peggio ad uno schieramento politico?  Se fossero valide quest’ultime ipotesi,  mi sentirei “onorata” a non aver esplicitato la mia appartenenza.  Se le considerazioni espresse ieri  sono degne di nota, discutiamone e magari organizziamo dei dibattiti aperti ai quali, sarei onorata di partecipare. Ringrazio voi direttori dei Notiziari online per avermi dato questa opportunità.

Lettera firmata

L’Emailultima modifica: 2009-09-26T13:54:31+02:00da leonedilipari
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aemail.jpgSono un operatore sociale e seguo spesso “I Notiziari locali”; devo dire che nelle ultime settimane vedo una grande confusione di idee e di proposte per il nostro arcipelago sia tra i  “vecchi” che tra i giovani ( tra quest’ultimi qualcuno anche indolente ) tendente, per la maggior parte, a sfruttare anziché preservare e custodire questo patrimonio dell’umanità…, frase molto abusata, forse senza capirne il vero significato. Mi ha molto colpito l’analisi fatta  alcune settimane addietro dal Dott. Saltalamacchia, sulla situazione socio-culturale- ambientale del territorio molto veritiera e corrispondente a ciò che anche noi operatori abbiamo sempre evidenziato. Ma vi siete accorti di come sono le nostre famiglie ed i nostri giovani? Abbiamo tutte le caratteristiche negative della società moderna pur vivendo in un contesto piccolo e per certi versi protettivo. I nostri giovani lavorano soltanto 4-5 mesi l’anno con qualifiche inferiori e gli altri 7 mesi sono in “depressione” e non vogliono lavorare anche perché per il 90% trattasi in nero. Le azioni politiche attuate sono soltanto per l’incremento del turismo. Ma la nostra vita e quella dei  nostri figli? Sono stati previsti dei progetti sociali per affrontare le problematiche giovanili, ma, nonostante le risorse finanziarie siano ferme da molti mesi, non vengono attivati perché i vari politici di turno “non vogliono trovare i locali disponibili”. Si parla solo di incrementare il turismo come l’unico toccasana per il nostro benessere. Penso che noi cittadini  non ci rendiamo conto che le nostre, sono isole e come tali, hanno dei limiti, positivi e negativi, come d’altronde accade per Ustica, Capri, Ponza, etc. ( a proposito, qualsiasi paragone per lo sviluppo deve essere fatto con tali realtà e non con la Sardegna, un pochino più grande!) Se io vivo o scelgo di fare vacanza alle Eolie devo sapere che posso avere dei problemi di trasporto con il mare in tempesta, altro discorso se invece non posso viaggiare perché con il mare forza 3 l’approdo non è sicuro o, ancora peggio, le corse sono poche ed i mezzi spesso in avaria perché obsoleti. Abbiamo bisogno di collegamenti quotidiani tra le isole, con Milazzo e Messina. Sembra che la cosa importante sia progettare aeroporto, megaporto, strade e quant’altro per distruggere il territorio e richiamare il turismo. Mi chiedo: se non abbiamo acqua, fogne, depuratori, adeguato smaltimento dei rifiuti, come facciamo a sostenere l’arrivo dei turisti? Le barche da diporto dove smaltiscono i liquami ed i rifiuti? Forse a mare come avviene da sempre? Infatti dopo le ore 13.00 molto spesso i litorali sono talmente sporchi da non poterci fare il bagno. Forse per questo che il sindaco chiede l’emergenza turismo? Credo che il turismo che possiamo permetterci, data la limitatezza del territorio, debba essere un turismo di qualità: “ poco ma buono”, che  desidera nuotare in acque pulite e non vedere immondizia o sentire rumori di ogni genere. Turismo di qualità e sostenibile, a mio parere, significa valorizzare e preservare le bellezze naturali esistenti ed incrementare altre attività collegate alla vocazione turistica che vogliamo darci: per esempio incrementare l’agricoltura ed  iniziare a produrre in loco i prodotti che i ristoratori potranno offrire ai loro ospiti (degli imprenditori del Nord stanno investendo in viticolture e noi locali stiamo a guardare); incrementare le attività inerenti la trasformazione dei prodotti ittici ed alimentari; incrementare l’artigianato locale, tutte attività che permettono ai nostri giovani di lavorare 12 mesi l’anno e di poter avere progetti per il futuro anziché precarietà e superficialità. INSOMMA BASTA ALBERGHI E CEMENTO. Ma tutto questo, come diceva il Dott. Saltalamacchia, deve innanzitutto cominciare da una diversa offerta formativa e dalla preparazione culturale.

Lettera firmata

L’Emailultima modifica: 2009-09-25T13:38:15+02:00da leonedilipari
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aemail.jpgGentile direttore,

leggo quotidianamente il suo Notizario e mi accorgo che spesso si discute sulla questione Terme di San Calogero.
Non ho le giuste competenze per disquisire su questo argomento ne tantomeno mi permetto di entrare in querelle politiche che spesso perdono di vista le reali esigenze della comunità a favore di questioni che talvolta non proprio sembrano a tutela della polis.
Questa premessa per dire che, sia il vecchio stabilimento termale nonchè il vecchio palazzo sito sul corso Vittorio Emanuele di Lipari dove, per molti anni ricordo esserci stata la sede dell’edicola Belletti potrebbero essere siti adibiti ad accogliere gli anziani bisognosi di cure. Si pensa ai giovani ma non ci si rende conto come ormai l’80% delle famiglie ha in casa anziani bisognosi di cure e assistenza che spesso, vengono invece affidati a badanti che sicuramente non hanno preparazione ne assistenziale ne infermieristica.
Come lei sicuramente saprà talvolta bisogna rivolgersi a strutture riabilitative o assistenziali che si trovano sulla terra ferma e questo, ovviamente, crea disagio sia ai familiari che agli anziani stessi i quali non sempre possono godere della compagnia dei propri cari o delle persone amiche. Avere un anziano in casa non perfettamente abile comporta notevoli sacrifici a volte anche a scapito del lavoro in situazioni familiari che ormai non si possono più  considerare monoreddito. mi sono permessa solo caro Direttore di lanciare un sassolino in uno stagno, magari potrebbe essere fonte di riflessione. Spero che lei voglia darmi spazio nelle pagine del suo Notiziario e cordialmente la saluto.

 Angela Russo

L’Emailultima modifica: 2009-09-24T20:29:11+02:00da leonedilipari
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gmichele1.jpgdi Michele Giacomantonio

Chiedo scusa al Cav. Felice D’Ambra se si è sentito offeso perchè gli ho attribuito il titolo di “dottore” ed ho detto che era Presidente degli Albergatori di Cagliari invece che Presidente dell’Associazione dei Direttori Albergo della Regione Sardegna. Ne ho preso buona nota e non sbaglierò più. Quanto al progetto di Aviolipari, nella stessa trasmissione in cui ho parlato dell’aeroporto ho trasmesso ben due volte il filmato che si trova nel sito www.aviolipari.com.

L’Emailultima modifica: 2009-09-21T10:05:57+02:00da leonedilipari
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aemail.jpgRispetto a tutte le altre una sola cosa preferiscono i migliori: la gloria eterna rispetto alle cose caduche, i più invece pensano solo a saziarsi come bestie” (Eraclito)

La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha più volte condannato l’Italia ritenendola responsabile d’aver violato con varie normative regionali (Regione Marche da ultimo), il diritto d’associazione (art. 18 della Costituzione italiana e 11 della Convenzione europea), ai danni dei Liberi Muratori.
In tali leggi  veniva richiesto ai candidati a cariche regionali di fornire anche la dichiarazione di non appartenenza a Logge massoniche.
Le decisioni adottate dalla Corte Europea obbligano il nostro Legislatore a uniformarsi spontaneamente a quanto stabilito dalla Corte Europea e che le Regioni e gli Enti pubblici adottino ogni misura necessaria per rimuovere le violazioni censurate.
Con tali sentenze si è interrotto il lungo sonno della ragione e s’archivia la stagione di criminalizzazione e discriminazione nei confronti dei Liberi Muratori.
A prescindere da ogni strumentalizzazione o devianza (purtroppo a volte esistente in ogni Istituzione e/o associazione, dalla Chiesa ai Boy scouts…) secondo Lessin, uno dei più importanti esponenti dell’Illuminismo Tedesco e della Massoneria: “Il Massone è colui che organizza la propria esistenza in modo da contribuire al perfezionamento di quell’opera d’arte che è la vita dell’intera umanità”.
L’Emailultima modifica: 2009-09-18T08:09:24+02:00da leonedilipari
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L’Email

aemail.jpgCarissimo Direttore,

scrive un cittadino eoliano che coglie l’occasione (dopo l’ultima lettera dell’assessore degli affari generali del comune di Lipari) per esprimere piena solidarietà ma anche profonda vergogna ed indignazione in merito al comportamento scorretto, a dir poco educato con toni bruschi e violenti nei confronti di una libera cittadina, incitando la popolazione eoliana ad uscire il “famoso orgoglio” per dire che è un’ospite non gradito nella nostà comunità solo perchè  ha espresso  delle opinioni su argomenti di sua conosenza e su alcuni disagi avvenuti durante la sua pemanenza a Lipari. Vorrei pecisare che la Dott.ssa è una donna veramente PREPARATA e COLTA rispettosa e rispettabile lottatrice contro le ingiustizie, che solo noi esseri umani sappiamo creare, con MODI ed EDUCAZIONE. A tal proposito mi chiedo: visto e considerato che, la Dott.ssa in questione è la mia FIDANZATA, sarò anch’io un ospite poco gradito???!!!!!!  Fiducioso come sempre ringrazio.
 
Tullio Favaloro  

L’Emailultima modifica: 2009-09-17T08:03:57+02:00da leonedilipari
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L’Email

aemail.jpgGrazie Direttore,
la ringrazio tantissimo per l’interessamento.
Già da domani mi metterò in contatto con il Dott. la Greca.
A presto e complimenti per il suo lavoro.
Erminia Borzi’

L’Emailultima modifica: 2009-09-14T07:47:00+02:00da leonedilipari
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